Wow: i Verdena!
[MUSICA]
ROMA- Una serata umida quella di domenica 17 luglio a Villa Ada per Roma incontra il Mondo, sul palco gli attesissimi Verdena pronti a regalare ad un numeroso pubblico assiepato sotto palco e gradualmente distribuito su tutta l’area concerti, uno strepitoso live di quasi due ore.
Visibilmente stanchi dal lungo tour, sull’intro faticano a carburare. Il brano di apertura “Sorriso in Spiaggia” sembra un miscuglio di suoni difficilmente comprensibili, ma fortunatamente è solo la parte di assestamento.
Sistemati gli strumenti e sciolta la tensione i Verdena soddisfano le attese di coloro i quali non erano riusciti ad assistere alle due date romane di gennaio (sold out in pochi giorni).
La scaletta è densa di brani, oltre venti, e il tempo scivola veloce tra successi vecchi e nuovi. La prima sensazione è quella di assistere all’esibizione di una band che si può (con estrema soddisfazione) annoverare tra quelle poche perle preziose italiane in continua evoluzione.
Sappiamo che la discografia nostrana è piena di band che pubblicano al massimo due album di successo per poi cadere nell’oblio del voler bissare la gloria ottenuta in passato. I Verdena no, senza nessuna difficoltà e dopo quattro anni da Requiem registrano un album che definire sperimentale è riduttivo. WOW fa il verso a tutti quegli artisti che non vogliono perdere i loro aficionados. E loro si mettono in gioco, non perdendo mai le sonorità rock, esplorano dentro se stessi per elaborare un doppio album stracolmo di roba e suoni, ottenendo consensi dal vecchio pubblico e acquistandone di nuovo.
E sono un meraviglioso spettacolo da vedere e ascoltare, coinvolgono e la gente poga sotto gli occhi soddisfatti di Alberto & co. “L’ora è buia”, “Lui gareggia” (un brano sulle “auto”, così lo ha definito Alberto), “Angie” e “Muori delay” su cui Villa Ada esplode. La scaletta dimostra inesorabilmente la crescita, compositiva e musicale, della band che negli anni ha perfezionato anche la scrittura dei testi.
Un lunghissimo encore, dovuto anche alla presenza degli undici minuti di “Gulliver”, e grazie a tutti, ma in realtà siamo noi a dover ringraziare i Verdena per averci regalato due ore indimenticabili.
Paola D’Angelo
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