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L’Isola del cinema e il suo Festival Isola mondo

Alessia_Grassoi
[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiAncora una volta l’Isola del Cinema di Roma, con un fitto programma di eventi e proiezioni, workshop e laboratori, si apre al mondo. L’immagine del 2011 rappresenta un volo e un’apertura dell’Italia: una stampa gigantesca di una ragazza avvolta nel Tricolore italiano.


All’inaugurazione di questo nuovo anno, in tema con i 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato proiettato il film Noi Credevamo di Mario Martone. Con parte del cast in sala tra cui Francesca Inaudi, Luigi Lo Cascio e alcuni ospiti del mondo del cinema come Rocco Papaleo.
A costituire un aspetto interessante, da incoraggiare senza dubbio per gli anni a venire, l’omaggio dell’Isola del Cinema al cinema del mondo. Attraverso la seconda edizione del Festival Isola Mondo che ha proposto film di diversi paesi, nuovoheaderspesso inediti in Italia, realizzati da registi emergenti. L’obiettivo è stato quello di promuovere le culture straniere, far comprendere linguaggi e nuovi modelli espressivi, facendo dell’Isola del Cinema di Roma un luogo di scambio culturale. Anzi “il” luogo dello scambio con il mondo. Di cinema, lingua, arte e gusto. A coronare questo nobilissimo obiettivo sono stati organizzati degli spettacoli tradizionali di musica, danze o piccole degustazioni di prodotti tipici.

Tra i titoli più rappresentativi proiettati nel corso delle serate Isola Mondo ricordiamo il giapponese Zatoichi di Takashi Kitano, Mother Theresa of cats di Pawel Sala (polacco), All this love di Jacek Borcuch (brasiliano), Happy Happy (norvegese), El regalo di Cristian Galaz e Andrea Ugalde (cileno), Opera Jawa di Garin Nugraho (indonesiano), Zamora Tierra y hombres libres di Roman Chalbaud (venezuelano) e altri. Tutti momenti indimenticabili di contaminazione con altre parti del mondo.
Noi qui vogliamo ricordare in particolare la ricchezza di sensazioni regalate dalle danze indonesiane della serata del 12 luglio 2011. Particolarmente emozionante la danza del ventaglio in cui giovanissime indonesiane muovevano ventagli rossi IMG_0682al ritmo dei tamburi. Tutti gli abiti dei danzatori erano ricchi di lucenti particolari e, senza dubbio, almeno per pochi minuti, hanno lanciato un invito a conoscere più da vicino l’Indonesia. Deliziosi i piatti tipici offerti nel buffet prima di avviare la proiezione del film Opera Jawa alla presenza dell’Ambasciatore Indonesiano.
Il film è un musical dalla fotografia struggente con una bellissima protagonista, Artika Sari Devi, che racconta di un piccolo villaggio controllato dal potente Ludito. Qui vivono Setio e la moglie Siti commercianti di ceramiche. Quando l’azienda fallisce Ludico ne approfitta per sedurre la donna di Setio. La rapisce e innesca l’ira omicida di Setio. Al di là del bene e del male, si racconta l’amore.
L’esperienza dell’Isola mondo è (e si spera continui a essere nei prossimi anni) profondamente necessaria per gli appassionati di cinema. Vale sempre la pena di scoprire mondi diversi dal nostro, seducenti, colorati o violenti. Lasciarsi incantare da poetiche visive disparate e lasciarsene contaminare. E noi speriamo che questo angolo cinematografico di mondo torni presto a Roma. Per i cinefili e per i curiosi.

Elsa Piccione
Foto di Francesco Chiatante

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