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Un tea per tre

ROMA- Un bellissimo esperimento, un appuntamento unico e originale, un progetto diverso che ha destato curiosità è andato in scena, lo scorso 11 luglio,  all’interno del ricchissimo e invidiatissimo festival dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’ormai immancabile Luglio Suona Bene.



Nel ricchissimo programma della manifestazione romana, accanto al concerto di Cindy Luper nella Cavea, è andato in scena in Sala Petrassi il progetto intitolato Tea for 3, del trombettista Dave Douglas, che ha riunito un mostro sacro della tromba italiana, Enrico Rava, e un giovanissimo promettente e bravissimo trombettista di origini israeliane, Avishaiavishai Cohen, da non confondere con il suo omonimo e forse più conosciuto contrabbassista. Tre trombettisti jazz, coadiuvati da una ritmica imponente ed eccellente, Uri Caine al piano, Clarence Penn alla batteria e Linda Oh al contrabbasso.
Il quintetto assemblato dal trombettista americano, ha proposto brani scritti per l’occasione proprio da Douglas, tutti brani che avevano come filo conduttore il brano “Tea for two”, appartenente al musical No, No Nanette, con musica di Vincent Youmans e parole di Irving Caesar. Il tema orecchiabile e riconoscibile è tornato più volte nelle improvvisazioni delle tre trombe, e anche proprio nelle strutture dei pezzi pensati e musicati da Dave Douglas.

I tre strumenti solisti hanno animato il concerto con una serie di bellissimi dialoghi, districandosi tra momenti in tre, soli e duetti sul magnifico tappeto ritmico e melodico degli altri tre strumenti. “The golf”, “Strong out”, “Green Tea”, “Valori bollati” sono alcuni dei titoli dei brani ascoltati.
Stupefacente è stato il modo in cui i tre musicisti, pur così diversi tra loro nel modo di suonare, si siano integrati perfettamente l’un l’altro, creando delle atmosfere sonore interessanti. Da una parte la tromba di Douglas, sperimentale e classica, ricercata e semplice nello stesso momento, dall’altra la performance strabiliante del giovanissimo Cohen, tecnicamente impeccabile nel suo be-bop e liricamente pungente, una goduria per le orecchie e per l’umore, e poi Rava, dall’ alto dei suoi quasi 72 anni, portati magnificamente, davecon le sue frasi free e il suo modo pungente di far parlare lo strumento. Ma molto interessante è stata anche la performance della piccola contrabbassista di origini asiatiche, più precisamente della Malesia, Linda Oh, giovane promessa del suo strumento. E naturalmente, uno strabiliante Caine al piano, uno dei più grandi pianisti contemporanei, e un grandissimo Penn alla batteria hanno completato il quadro dipinto dalle note di Douglas.
Tre musicisti così diversi, tre modi di suonare lo stesso strumento, tre generazioni differenti, hanno portato in scena un progetto molto interessante, che sarà in tour in Europa per tutta l’estate e che è diventato un disco, o meglio una pennetta Usb, con tanto di cover esplicativa e file multimediali di alta qualità, prodotto dalla casa discografica dello stesso Dave Douglas.

Valeria Loprieno

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