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Uncontrollable Urge_ Dirge

uncontrollable_urge_cover

uncontrollable_urge_coverUn approccio radioattivo quello dell’opera prima di questa band toscana che accozza stili diversi senza stonare. Che omaggia i pilastri eccentrici del post rock e della new wave, i Devo, per assorbire soprattutto l’umore surrealista e il fascino del kitsch. E’ un richiamo simbolico quello degli Uncontrollable Urge, infatti, che ne estrapola un modo di prendere le cose con ironia e il risultato è tutt’altro che surreale.

Dirge approda sulla terra come qualcosa di alieno e pericoloso (come si evince anche dai simpatici avvertimenti del booklet) ma di molto prezioso, ecco perché va maneggiato con cura. Saranno soddisfatti i musicofili che si approcciano alla musica senza pregiudizi: gli Uncontrollable Urge, infatti, spaziano su onde sonore che vanno dalla strumentalità black metal, con annessi piacevoli attimi di screaming, a tutto quello che sfiora il prog rock, il noise, senza disdegnare ritmiche tribali.
Un disco che scorre senza stacchi fastidiosi, nonostante i cambi di tono. Le atmosfere sono claustrofobiche, come in “Therapee”, in cui sonorità cupe e concentriche, fatte di riff possenti e deliranti, sono capaci di portare l’orecchio in quegli spazi più angusti dell’anima per poi salutarlo con note calde. In altre tracce (“An An Hat”) si nota un bel coacervo di creatività con cui si passa a pezzi melodici ribaltati da voci navajo, marranzani, o qualcosa di simile agli orientali sitar, altre le fanno rimbalzare nella stessa traccia tra post rock e spazi più strazianti (“Acrotomophilia”, “Dislessia Diseidetica”). In altri momenti ci si distacca di molto dal mood generale come nell’inizio “funkedelico” di “Into The Wild”, con un giro che ricorda un intro di aerosmithiana memoria, per mantenere poi ritmiche leggere ed evolvere, nel silenzio della traccia nascosta in strani suoni materiali e immateriali e nel sound più potente e aggressivo con cui hanno aperto il disco, speziato com’è da una fantastica ironia sonora, verbale e rumoristica. Tutti timbri ben riassunti dalla prima traccia, “Your Way to See” che, come una perfetta illustrazione, apre l’ascolto.
Aspettiamo fiduciosi le future urgenze di questa promettente formazione.

TRACKLIST:
1. Your Way To See
2. Dislessia Diseidetica
3. Sorprendido Por La Muerte
4. An An Hat
5. Inti-Capped
6. Acrotomophilia
7. Which
Is The Colour Of Jack’s Pants
8.
Therapee
9. Intro The Wild
10. (hidden track)

Gli Uncontrollable Urge sono:
Mr. Far – voci, tastiera, xilofono
Lexo – chitarre, cori, organo, marranzano
Tomas Garlomi – batteria, percussioni
Jackie le Blonde – chitarre, cori tribali, voci navajo
Vrolok Mørksjellet – basso, sintetizzatore, voci

MySpace: http://www.myspace.com/uncontrollableurge09

Emiliana Pistillo

Emiliana Pistillo

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