CINEMA & VIDEOCLIP_ Serata finale con CineTeatro
Giunti all’ultimo appuntamento del MArteLive di maggio e salutandoci per la finalissima di settembre, ripercorriamo insieme alcuni Videoclip che ci hanno accompagnato durante queste serate calde, di arte e spettacolo.
In fondo alla sala C abbiamo potuto assistere alle ultime proiezioni, con tre cortometraggi ancora in concorso e con l’evento speciale rappresentato dal CineTeatro di Roma.
Dopo una performance nella sala principale del concerto, dell’aggressione poetica breve Il Pugno e la Rosa, uno dei fondatori del CineTeatro, Antonio Bilo Canella, ci ha parlato dei corsi di formazione, dell’obiettivo che la scuola tende a raggiungere e dei prodotti che stanno a poco a poco distribuendo. Entriamo così in un mondo dove attori e registi vengono quasi immediatamente buttati nella mischia, all’interno del Set che è quasi sempre paragonato ad “una giostra che va a mille”; si cerca così di stabilire un equilibrio perfetto tra ambizione e fattibilità, quindi la fatica di affrontare un vero mestiere, in tutto e per tutto, con ciò che concerne la lavorazione sul set e nelle conseguenze della diffusione e della distribuzione.
Di certo il CineTeatro non è fatto per chi non è destino ad intraprendere questa carriera artistica, o per chi crede che siano solo rosa e fiori, l’eterno olimpo dorato del cinema: la passione che circonda questo gruppo di persone, fa sì che i prodotti siano non solo ambiziosi ma anche di alto livello qualitativo.
Proprio su queste premesse vengono proiettati tre promo, su dei progetti in uscita, interamente realizzati dagli allievi dei corsi di cinema e tv: il lungometraggio Quilty, una pellicola all’apparenza sperimentale, rappresenta cinque giovani attori disposti a tutto pur di fare un provino con il famoso regista italo-irlandese Charles Quilty, famoso più che altro per essere bizzarro quanto misterioso. Il lungometraggio è stato diretto da cinque registi differenti, ognuno con una sceneggiatura basata sul proprio personaggio, attuando così un’unione finale particolare quanto curiosa.
I due ultimi promo invece si basano sulla fiction Assolti e Rimborsati e il suo spin off (incentrato sul personaggio esilarante di Padre Lamort, interpretato da Antonio Bilo Canella), costituiti in cinque episodi da dieci minuti l’uno, in cui ci vengono narrate le rocambolesche avventure della bizzarra famiglia Tanzi. Qualche risata e tanta compagnia, per assistere ad anteprime, cortometraggi e videoclip, con una sola parola d’ordine: passione.
Risorse Umane (fresche di giornata)
Regia: Marco Giallonardi
“Dall’introduzione della Riforma Universitaria, la percentuale di laureati in Italia è lievitata dal 19% al 39%. Ma ogni 100 assunti nelle aziende italiane solo 10 sono laureati”.
Il cortometraggio di Giallonardi, “Risorse Umane”, ci mostra in maniera ovvia e amara, come vanno le cose in un paese dove ormai la qualifica della laurea non è più un prestigio “lavorativo”.
Nella storia Fabio, il protagonista, non ha lavora e la sua ragazza lo ha da poco lasciato. Il suo coinquilino ormai resta a casa, e non prova nemmeno più a cercare un lavoro.
Paolo come ogni mattina raggiunge il luogo dove spera che verrà preso per una quotidiana giornata di lavoro. Tutti i presenti, seppur inadeguati, sono lì insieme a Paolo, nell’attesa.
Io Prigioniero
Regia: Alessandro Amori
“Questa notte ho fatto un sogno che sapeva di speranza e libertà”, ed è proprio così che ci si sente all’inizio del corto di Amori, nel pieno di una distesa verde, in cui il sole batte sulla testa del nostro protagonista. Un viaggio a ritroso che pian piano discende totalmente nell’angoscia, mostrandoci alla fine l’unica verità delle cose.
Immagini oscure, primi piani affascinanti, di un’opera che inquieta l’animo, e dona una sottile sensazione di soffocamento. Si può continuare, quindi, a sperare nella libertà, anche solo attraverso un sogno?
Solo di passaggio
Regia: Alessandro Zonin
Ispirato alla novella Il mantello di Dino Buzzati, il cortometraggio di Zonin è una dedica ai caduti in guerra, in quelli che dovrebbero essere periodi di “pace”.
Un figlio, prima di rientrare alla base, va inspiegabilmente a trovare la madre, per darle il suo estremo ultimo saluto. Triste e commovente, Solo di passaggio, del gruppo Cineroad, ci mostra uno scenario lineare e al quanto breve, dove i due protagonisti interagiscono meravigliosamente, fino all’attimo finale.
She is Happy, di Marco Modafferi e Davide Marchi
Band: Aedi
Ottimo sound e musicalità, per questa canzone interpretata dalla voce soave e femminile del gruppo.
Molto colorato e particolareggiato il videoclip, con trucchi affascinanti e giochi assoluti di pittura.
La band indie-rock di Macerata ci trasmette così la sua vivacità, e la sua totale bellezza sia interna che esterna.
Maggio, di Piero Costantini
Band: Leonora
Romantico il video e melodica la canzone, in Maggio, dove un robottino percorre quasi tutta la città, nella lunga notte che muta nelle sue tante sfaccettature. Un piccolo viaggio, una fiaba tutta Romana, che ci porta tra metro, vicoli e fiorai. Tutto nell’aria, fino all’alba che sorge dal mare.
Alessia Grasso
31 maggio, Alessandro Amori, Alessandro Zonin, Alessia Grasso, Antonio Bilo Canella, cinema, CineTeatro, Davide Marchi, Marco Giallonardi, Marco Modafferi, martelive 2011, martemagazine, Piero Costantini, videoclip