Ania Tomicka: voglio superare Ryden!
Da aprile a maggio Mondo Bizzarro Gallery ha ospitato The New Lost Generation, una collettiva ricchissima. Trenta artisti di fama internazionale affiancati alle nuove scoperte di Cristiano Armati e Dario Morgante.
Le due teste della galleria arricchiscono sempre di nuove perle il loro caveau, poi le incastonano assieme ad altri preziosi in mostre che esportano in tutta Italia e all’estero. Ania Tomicka è di sicuro una delle scoperte più interessanti di quest’anno.
Come sei venuta in contatto con Mondo Bizzarro?
Ho mandato i miei lavori, ho saputo che stavano cercando qualcuno per Italian Pop Surrealism, (la mostra d’arte italiana dedicata al genere curata da Andrea Oppenheimer, N.d.R) E poi sono venuta a Roma (Ania vive a Firenze, N.d.R.) per presentare i miei lavori. Quando mi hanno inserito tra gli artisti della galleria non ci credevo.
Dalla Polonia in Italia, da quanto vivi nel Bel Paese?
A nove anni sono venuta a vivere a Belluno, nel Veneto. Poi mi sono trasferita a Venezia per studiare arte, ma ho proseguito trasferendomi a Firenze dove ho concluso l’Accademia di Belle Arti, adesso, sempre a Firenze, frequento una scuola di illustrazione: Nemo.
E Roma?
Qui a Roma grazie a Mondo Bizzarro ho conosciuto tante persone fantastiche, tanti artisti fantastici! Vorrei trasferirmi qui solo per stare con loro.
Cosa ti ha dato lo studio accademico?
L’accademia non mi ha dato moltissimo, mi spiace dirlo. Mi costa ammettere che mi sento un’autodidatta, anche dal punto di vista tecnico. È con la scuola di illustrazione che sono arrivata al pop surrealismo.
Nei paesaggi che circondano i tuoi personaggi fantastici ci sono dei forti richiami rinascimentali. Che confermano, tra l’altro, quanto tu sia legata al movimento pop surrealista, che richiama l’arte rinascimentale e anche barocca.
Amo l’arte rinascimentale, e parto da quello per realizzare il miei quadri. I paesaggi di Raffaello e le luci di Caravaggio, che è successivo, sono sempre nella mia mente.
A quale artista di questa corrente, che sta andando tanto in voga in questo periodo storico, ti ispiri?
Mark Ryden, sento vicino a me la sua tecnica, il suo mondo inconscio e le rappresentazioni del sogno. I miei quadri sono molto onirici.
Cosa non ti piace di Ryden?
Forse è diventato troppo “personaggio”.
E cosa gli chiederesti?
Vorrei che spiegasse il suo ricco e contorto simbolismo
E tu ci spiegheresti il tuo?
È difficile parlare dei propri quadri. Posso solo dire che i miei quadri rappresentano me.
Cosa ti ha spinto a definirti un’artista?
Ammiravo ed ammiro Audrey Kawasaki (artista che ha esposto anche da Mondo Bizzarro nel 2008, e in gallerie come la Copro Nason Gallery di Los Angeles, e la Jonathan Levin Gallery di New York; N.d.R.), mi piacevano le sue donne erotiche e delicate, le trovo molto particolari, e poi ho scoperto che è una mia coetanea. Io non credevo che si potesse fare l’artista a quest’età oggi come oggi, lei era troppo giovane! Allora ho pensato: forse ce la posso fare anche io!
Cosa vuoi fare della tua arte?
Sono molto insicura e so che devo crescere tanto, ma voglio superare il mio mito. Voglio superare Ryden!
Cosa leggi prima di andare a letto?
Il manuale di tecniche pittoriche. Vivo la mia arte e mi sento un po’ fuori dal mondo. Sono due anni che non ho la TV.
La prossima mostra di Ania Tomicka sarà sempre in una collettiva, ma stavolta scenderà ancora più giù per lo Stivale: a Salerno nella Galleria Studio 21, Ania esporrà Envy, in una collettiva che presenta una selezione di artisti della factory di Mondo Bizzarro.
Elena Di Legge, una delle due titolari della galleria, ci ha confessato: “Amo la Tomicka, non so se riuscirò a staccarmi dal quadro che esporremo in collaborazione con Mondo Bizzarro. È troppo bello per separarsene!”
Dal 17 giugno fino al 23 luglio Mondo Bizzarro Show presso Studio 21, in via delle Botteghelle 30 ospiterà Ania ed altri sedici artisti, vedremo se qualcuno porterà via il quadro di Ania Tomicka alla gallerista salernitana…
Rossana Calbi
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