WRITING_ La parola a Teddy Killer e Simone
Ci risiamo! Anche stavolta lo spettacolo del MArteLive ha riservato delle belle sorprese a tutti gli appassionati di writing, come la sottoscritta, che hanno preso parte alla terza serata all’Alpheus, dove la protagonista indiscussa della serata è stata sempre lei, l’arte.
Gli artisti che si sono esibiti in questa occasione per la Sezione Writing sono Teddy Killer e Simone, due tipetti cresciuti a pane e bombolette spray con cui riversano la loro creatività sui muri della Capitale e su ogni supporto atto a trattenere il colore.
Ieri sera li abbiamo visti all’azione, insieme hanno lasciato il loro segno, inconfondibile per chi è abituato a vedere i loro lavori in giro per le strade romane, sul nastro trasparente preparato appositamente per loro.
Simone vive a Roma e ha 23 anni. Quando ancora era poco più di un’ adolescente ha iniziato a muoversi nell’ambito del fantastico mondo del writing, mentre oggi è uno studente di Storia dell’Arte all’università. L’arte dei graffiti è il suo passaporto nella vita di tutti i giorni, ma ama cimentarsi anche con altre forme di arti visive, come la pittura su tela che gli consente di ampliare la tecnica, nonché aumentare la propria dose di creatività ed espressione artistica.
Teddy Killer è di origine peruviana, ma la città di Roma lo ha adottato all’età di 7 anni. Nella nostra Capitale si diverte a comporre realizzazioni su diversi supporti con soggetti distorti del mondo dei cartoni animati, i quali alienati dal loro contesto fiabesco sembrano tutt’altro che gli amici della notte dei nostri bambini. Nel 2009 ha partecipato alla sua prima mostra “Vinyl Factory” e ieri sera lo abbiamo voluto con noi al MArteLive.
Un lungo graffito sulla superficie trasparente ha immortalato i due artisti, i quali hanno confezionato un regalo da gustare con la vista per i colori utilizzati, quel verde acido che cattura lo sguardo di chiunque, misto a sfumature cromatiche ricalcanti un orsetto, un Teddy formato gigante, che compare a metà della scritta graffiti, il quale tiene in mano un cuore.
In un paio di ore, tra una birra e una spruzzata di colore, Teddy Killer e Simone hanno dato vita ad un esperimento in cui forma e colore prendono il potere sulla parola.
Che vi piaccia o meno, l’arte dei graffiti è una realtà ormai indiscutibile di Roma, fa parte dell’universo simbolico di questa città, è una passione che unisce la nostra capitale con altre grandi realtà metropolitane del nostro continente: Londra, Berlino, New York, soprattutto quest’ultima, sono luoghi che nel nostro immaginario si traducono in arte ed espressione di creatività. Esse sono dei punti di riferimento per la street art: all’arte ampiamente discussa e osannata di Bansky, all’invasione dei mostriciattoli di Ivader, ai manifesti iconici di Obey, ci piace affiancare la street art made in italy, quella che parte dall’underground romano come quello di Teddy Killer e Simone che vi abbiamo raccontato in queste righe.
Sotto a chi tocca!
Eva Di Tullio
Foto di Edoardo Ferrini
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