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Mini K Bros, Orchestraccia e Tonino Carotone

Foto di Paola Zuccalà
Foto di Paola Zuccalà

ROMA- MArteLive è l’espressione dell”arte in tutte le sue forme, ma martedì 17 maggio ha sicuramente regnato la danza sfrenata. I primi passi si muovono ancora un po’ timidamente con il funk-pop dei romani Mini K Bros, ormai una vecchia conoscenza del MArteLive.

Stasera a loro è affidato il compito di riscaldare la sala che trepida per l’headliner e possiamo felicemente affermare che l’impresa è riuscita. Sul palco anche Roberto Angelini con la sua paola.zuccala.1705.minikbros4inseparabile chitarra slide, accompagna i quattro musicisti in un live energico e (molto) sudato.
Dopo i Mini K Bross rimaniamo sempre a Roma con il collettivo de L’Orchestraccia. Un progetto di musica popolare nato dall’unione di vari musicisti e attori, insieme per creare una nuova forma di teatro-canzone ripercorrendo inoltre la musica tradizionale romana. Sono prima di tutto un gruppo di amici e stasera sul palco ci regalano una performance allegra e divertente inserendo, tra un brano e l’altro, alcuni video della satira politica di Diego Bianchi in arte Zoro, oggi nella veste di percussionista. Sul finale l’amatissima “Tanto pè cantà” con cui il pubblico dell’Alpheus si infiamma e insieme all’Orchestraccia intona fabio.ventrone-salaBig2-17_05-IMG_5457l’indimenticabile ritornello. Un po’ di romanità alla “volemose bene” che non guasta mai.

E giungiamo alla performance più attesa, quella dell’eccentrico Tonino Carotone. Lui è un personaggio sui generis, al limite tra il cantautore e il gitano. Ha un sorriso beffardo e al tempo stesso accogliente, un corpo che ruba adrenalina dal pubblico e la trasforma in uno spettacolo sorprendente.
Carotone supera qualsiasi analisi: c’è a chi piace a prescindere, c’è chi lo scopre come instancabile performer e lo apprezza soprattutto per questa qualità e poi ci sono quelli che hanno dei preconcetti, ma quando ascoltano per la prima volta la sua versione di “Ragazzo di strada” non possono che apprezzarne l’originalità.
Oggi sul palco dell’Alpheus lui e la sua band ci hanno regalato quasi due ore di musica e danza. fabio.ventrone-salaBig3-17_05-IMG_5630Iniziano con “Guarda che luna” per poi aprire una lunga parentesi spagnola in cui non mancano gli storici successi come “Il Santo”.
Tonino canta con enfasi e trasporto cercando di provocare il pubblico, invitandoli a ballare e dettandone le movenze. E’ sorprendente osservare come riesca a mantenere la stessa energia, durante tutto il live e quanto abbia bisogno del calore della gente. La sua “banda” lo segue divertita, improvvisando canti e coreografie dietro il ghigno compiaciuto del Maestro dell’ora brava.
A fine esibizione, dopo avere eseguito “Me cago en el amor”, si ferma d’avanti ai camerini a scambiare due chiacchiere nel suo “italioto” e probabilmente avrà chiesto a uno dei suoi fan di accompagnarlo, per un’ultima lunga bevuta, al quartiere di San Lorenzo.
Finisce qui l’appuntamento con Tonino Carotone, MArteLive vi aspetta martedì 24 maggio con una delle voci più belle del panorama musicale italiano: John De Leo che per l’occasione sarà accompagnato da uno dei jazzisti più amati e apprezzati nel suo genere, il trombettista Fabrizio Bosso.
Un concerto assolutamente da non perdere!

Paola D’Angelo
Foto di Paola Zuccalà & Fabio Ventrone

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