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Tribeca Film Festival

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[CINEMA]

tribeca_2NEW YORK- 27 aprile 2011, Elton John dentro la pellicola e Julia Roberts nelle vesti di produttrice. Si è svolto all’insegna dell’originalità la decima edizione del Tribeca Film Festival.

La rassegna cinematografica newyorchese, creata da Robert De Niro per ridare respiro e visibilità al quartiere dopo gli attacchi dell’11 settembre, si è aperta il 20 aprile con Union, il documentario di Cameron Crowe che vede protagonisti Elton John e l’amico ritrovato Leon Russell: un dietro le quinte che racconta la strada percorsa dai due artisti per la realizzazione dell’album uscito l’ottobre scorso.
Commedie con risvolti drammatici e documentari d’attualità sono stati gli spunti predominanti delle proposte in gara. Ne è un esempio la pellicola prodotta dalle sorelle Roberts: Jesus Henry Christ , la storia di un bambino geniale di 10 anni concepito in provetta dalla sua mamma femminista, deciso a trovare il suo padre biologico.
L’Italia quest’anno è stata rappresentata da due pellicole: Oltre l’arcobaleno nero (Beyond the Black Rainbow), anteprima internazionale dell’emergente italo-canadese Panos Cosmatos, e Una vita tranquilla, in anteprima newyorkese, di Claudio Cupellini.

Per l’edizione 2011 sono stati selezionati 93 film, le proposte erano più di 5500. Ampio, come sempre, il settore dei documentari. Tra questi: Jiro Dreams of Sushi, l’arte giapponese di preparare quello che per noi occidentali rappresenta solo un’opzione per il pranzo;  Fire in Babylon: lo sport del cricket come collante tra le isole caraibiche. Ma soprattutto God Bless Ozzy Osbourne (Dio benedica Ozzy Osbourne), in anteprima mondiale al Tribeca: il racconto della vita dell’artista che prima in gruppo con i Black Sabbath e poi come solista ha rivoluzionato tribeca_3e fatto la storia dell’Heavy Metal.
Non è mancata neanche quest’anno l’impronta araba. Tra i più attesi e apprezzati: Cairo Exit, la storia struggente di due fidanzati di religione diversa che provano a inseguire la felicità in una delle aree più povere del Cairo,  e Love during wartime, (L’amore durante il periodo di guerra): una coppia, lei ebrea, lui palestinese, che decide di sposarsi nonostante gli ostacoli posti dai governi dei rispettivi Paesi.
Presto nelle sale italiane potrebbe arrivare Last Night (L’Ultima Notte), di cui la bellissima Eva Mendes è protagonista. Al Tribeca il film giocava in casa: la storia di una coppia perfetta di giovani sposi in una città come New York, alla prese con la minaccia incombente delle tentazioni.

Donatella Mulvoni

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