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FUMETTO_ Stilizzazioni Manga: da Escher a Sailor Moon

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10-05_fumetto_enricocarnevale_img1Prosegue senza sosta il cantiere MArteLive dedicato alla narrativa sequenziale. Nel secondo appuntamento della kermesse fumettistica, abbiamo finalmente avuto modo di conoscere alcuni dei concorrenti all’edizione 2011.

Giovani illustratori come Enrico Carnevale, di 24 anni, che ha studiato presso una scuola di fumetto a Cassino, durante gli anni del liceo. Le fonti d’ispirazione di Enrico sono molteplici: dal manga Berserk ai fumetti classici disney, da Gipi ad Andrea Pazienza. Nelle tavole che ha realizzato possiamo trovare contemporaneamente delle illustrazioni comiche stilizzate affiancate da un fumetto medievale fantasy. “Ogni tanto – spiega Enrico – ho delle idee nate da eventi quotidiani della mia vita, che rielaboro e trasformo in una vignetta. Amo lavorare su tutto, così come mi piace creare qualcosa che faccia ridere. Ma lavoro anche su temi più seri, se riesco e quando riesco”.

Ad affiancarlo al banco dei partecipanti c’è Joi@, di 29 anni, autodidatta del fumetto ma con un 10-05_fumetto_concettagioia_img4passato presso l’Accademia delle Belle Arti. Joi@ (nome d’arte di Concetta Gioia) legge fumetti dalle superiori, con un particolare affetto nei confronti dei manga fantasy. “Tra i miei ispiratori iniziali – afferma – ci sono sicuramente il Sailor Moon di Naoko Takeuchi e Slayers di Hajime Kanzaka. Con il passare degli anni il mio stile è diventato molto più stilizzato e personale”. Ma non si parla solo di ispirazioni fumettistiche. “Nel campo della pittura- prosegue- mi muovo molto di più”. E in questo senso uno dei suoi artisti favoriti è sicuramente Escher, grazie soprattutto “al suo modo di rappresentare e stilizzare l’immagine in base al disegno”.

Non sono mancati gli inquietanti ospiti di Shinigami: oltre ad Andrea Olimpieri, la seconda serata ha visto anche la presenza di Nathan Ramirez, 28enne diplomato alla scuola Internazionale di Comics. Nathan ha già pubblicato una storia per I-Comics e sta lavorando sul personaggio di Heavy Bone (scritto e ideato da Enzo Rizzi). I suoi autori di riferimento spaziano tra Greg Ruth e Rembrandt, tra Caravaggio e Sergio Toppi. Il suo stile, ci spiega lui stesso, si basa su un inchiostrazione avvicinata a colori a olio. “Con dei colori altamente malleabili, e che possono mischiarsi tra loro, ottengo un disegno molto plastico a livello cromatico”. Il tutto per un unico prodotto omogeneo: nelle sue tavole nero e colore assumono lo stesso significato, la stessa angoscia. E la stessa grave inquietudine.

Presente alla serata anche Paolo di Orazio, direttore artistico della testata, vent’anni prima a capo di un progetto analogo: Splatter. Durante tutto questo tempo, afferma Paolo, “non credo di essere cambiato molto: ho solo visto più film e sperimentato un po’ di più a livello narrativo. Ho cercato di modernizzarmi, secondo una normale evoluzione di stoccaggio di idee. Vent’anni fa le cose erano diverse, non c’era internet è il fumetto era amato in quanto fumetto. Ora invece la fruizione è più veloce, la lettura più rapida e disincantata”. Ed è proprio per questo, conclude Di Orazio, che Shinigami punta a far soffermare il lettore un po’ di più sulle singole vignette, “e soprattutto sulle emozioni che l’intera tavola tende a scandire. Un intuizione un po’ assorbita dai manga, che usano uno stile più lento e dilatato, con un linguaggio più rarefatto, che contrasti con la verbosità di molti fumetti contemporanei”.

Giampiero Amodeo
Foto di Sabrina Pic

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10 maggio, Andrea Olimpieri, Enrico Carnevale, fumetto, Giampiero Amodeo, Joi@, martelive 2011, martemagazine, Nathan Ramirez, Shinigami

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