CINEMA_ Il seme della solidarietà
Se volete saperlo ogni martedì noi siamo lì! Sì, percorrendo la sala principale e scendendo tutte quelle scale. E’ un po’ strano, un po’ magico, ma sotto i rombi dei concerti ci siamo noi, seduti tranquillamente sulle nostre sedie che chiacchieriamo e commentiamo davanti ad uno schermo ricolmo di personaggi.
Ci sono i folli, i cattivi, i buoni, donne un po’ sataniche e deejay che, attraverso un programma notturno, vivono tutti i pensieri dei loro ascoltatori. Siamo un po’ cinefili, forse strambi, ma tanto Marteliveani ed è in questa occasione, alla terza serata, che ci viene proposto un evento davvero speciale.
Alla fine dei cortometraggi e videoclip in concorso, è stato proiettato un documentario diretto da Renato Giugliano, Cooperanti- Il seme della solidarietà, omaggio puro ai “cooperanti” e all’Albania odierna.
Gettiamo così un lungo sguardo sull’opera di Giugliano, che ci racconta in maniera ben diretta il degrado e la forza di una popolazione, che spesso fugge altrove per cercare una “ricchezza” che ormai è quasi considerata utopia. Miseria che si trova di paese in paese, facendoci considerare sotto un certo punto di vista ciò che ci appartiene e la situazione stessa, attuale, del nostro paese.
Osserviamo così una terra verde, che sprofonda tra macerie e vasti campi, dove ricostruire è la prima parola che viene in mente, in un sistema che deve vedere una nuova luce, tra disoccupati, vagabondaggio e violenze subite.
Qui subentrano le Organizzazioni Non Governative, particolari Onlus che concentrano le loro attività nello sviluppo (ambiente, osservazione dei diritti umani, l’incremento del benessere, ecc), che promuovono le nuove cooperative a favore della situazione che vige, in particolare, ad Elbasan: il documentario si prefigge di mandarci immagini di un paese ancora sospeso tra passato e futuro, e su come tutto pian piano stia cambiando proprio grazie alle cooperative, fatte di emozioni e duro lavoro, di persone che hanno voglia di crescere, di spingersi oltre e farsi forza esclusivamente attraverso la propria volontà.
Cooperanti è un importante quanto essenziale testimonianza, su ciò che solitamente non arriva fino ai nostri occhi, per chi almeno ha voglia di ignorare, riuscendo ad introdursi violentemente nei nostri cuori in piccole quanto semplici immagini di scorci esistenziali.
Provaci ancora
Regia: Rosario Capezzolo
Ottima trama, che snocciola il racconto narrativo attraverso delle piccole pause, fatte di intrecci e parole che solo fino all’ultimo doneranno un reale senso. Una coppia al centro della scena, alle prese con tentati suicidi, mai andati in porto. Ci riflettiamo qualche minuto dopo alla fine del corto, in quella stretta di mano più che significativa, nel momento in cui la morte la si vede veramente in faccia. A volte basta esprimere idee solo attraverso qualche sguardo e lì, di colpo, si crea lo spettacolo.
Dentro lo specchio
Regia: Luca Caserta
Come una mantide religiosa, la nostra protagonista si destreggia in tresche non poi così pulite ed innocenti. Il cortometraggio di Caserta, si fa forte di scene inaspettate e forti, nel turbamento di una ragazza ormai sull’orlo della follia. Inquietante e a tratti macabro, lo specchio stesso ci riflette la maschera di una donna, che ogni notte ne indosserà una differente, tra rosse vesti e trucco ben accentuato.
Live Radio
Regia: Giorgio Galieti
Un deejay, con il suo programma notturno, ascolta le critiche e il malcontento di una popolazione odierna, che vivono in una Roma dove il sole è ancora lontano. Noi, come spettatori, ci muoviamo lungo le strade Romane, in voci confuse, veloci ma ricolme di significato. Come un angelo custode, un prezioso ascoltatore, il nostro protagonista si fa portatore di opinioni, emozioni e vite vissute, come in un vasto collage di voci prive di reali volti.
Alessia Grasso
17 maggio, Alessia Grasso, cinema, Cooperanti- Il seme della solidarietà, Giorgio Galieti, Luca Caserta, martelive 2011, martemagazine, renato giugliano, Rosario Capezzolo, Sezione Cinema