Camera, Voci nel Deserto, John De Leo, Underdog
Una serata unica quella di martedì 24 maggio. Il MArteLive si appresta ad ospitare alcuni dei più importanti e talentuosi musicisti italiani e l’adrenalina è palpabile fin dall’ingresso, dove una fitta folla aspetta di poter assistere a quello che sarà un grande evento.
Il sipario virtuale si apre sui Camera. Musica, immagini e racconti, la band campana ci propone uno show in cui il suono e la narrazione si intrecciano per sviluppare il tema centrale dello spettacolo: la maternità. La performance infatti prende il nome di Concerto per madre. Quello di stasera è stato un live breve, ma intenso ed è nata molta curiosità intorno a questo progetto, che speriamo di poter approfondire per conoscerne tutte le sfaccettature.
Si presentano come frammenti di libertà e di pensiero. Nella grande sala dell’Alpheus si passa dalla musica alla recitazione, al teatro “instabile” delle Voci nel Deserto, collettivo di attori professionisti che prestano la loro voce e le loro emozioni contro il dissesto sociale e i diritti violati. Si alternano, quasi fossero sequenze animate, piccole oasi di conoscenza, per ricordare le tanti voci che hanno parlato e decantato le lodi della libertà: Flaiano, Gaber, Primo Levi; personaggi che hanno fatto del senso civile e della libertà di pensiero il loro credo. Le voci nel Deserto sono: Maria Luisa Bigai, Patrizia Loreti, Piji Siciliani, Clara Galante, Marco Giandomenico, Ketty Roselli, Barbara Folchitto e Tiziana Profumi.
E’ difficile trovare le parole giuste per descrivere quello che è accaduto sul palco della sala Mississipi, un’inarrestabile fiume di passione e affiatamento.
La band di John De Leo si materializza silenziosamente sul palco e pochi secondi dopo la sua voce, quel magnifico strumento naturale e perfetto, comincia ad emettere dei suoni ipnotici. L’attenzione si concentra subito sul centro della scena dove De Leo, in uno stato quasi di catarsi, fissa il pavimento e segue la melodia per creare un dialogo con tutti gli strumenti.
Osservati da un pubblico in estasi i musicisti seguono John in ogni sua fantasia, sia sui brani di apertura “L’uomo che continua” e “”Vago svanendo” (brani che possiedono delle scale vocali parecchio complesse), che sui pezzi in cui la sovrapposizione della voce registrata in loop creerà degli echi ridondanti e allucinogeni.
Poi finalmente giunge il momento di Fabrizio Bosso e da qui i dialoghi si faranno più intensi. La tromba lancia delle provocazioni sonore, a cui la voce risponde con prepotenza e questa magnifica sfida continuerà fino alla fine del live.
Si giunge così all’ultimo brano, ma De Leo annuncia al microfono che stasera con lui e la sua band oltre Bosso ci sarà un’altra sorpresa speciale. Con enorme stupore e visibile emozione, da parte del pubblico, sale sul palco una delle leggende del jazz italiano: Roberto Gatto. Altri due pezzi con l’accompagnamento di uno dei batteristi più geniali al mondo e il concerto piano piano si trasforma in un evento unico. Gli applausi, tanti e sinceri, suonano come un ringraziamento per aver assistito a un’ora di formidabile spettacolo.
In chiusura una delle perle di MArteLabel, gli Underdog e con loro la serata si conclude nel migliore dei modi: suggestionante musica che si alterna tra l’etereo (Bascia) e lo psicotico (Diego).
Finisce qui il quarto appuntamento con MArteLive che vi aspetta martedì 31 maggio per l’ultima serata, in compagnia del cantautore livornese Bobo Rondelli.
Paola D’Angelo
Foto di Federico Ugolini & Giacomo Citro
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