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Aspettando EDWIGE: Pierpaolo De Sanctis

Alessia_Grassoi
[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiRoma, 8 Aprile 2011, ESC Atelier, via dei Volsci 159: in attesa che cominci Edwige, brand dal sapore cinematografico quanto basta ad incuriosire l’ignaro spettatore. Ne abbiamo parlato con Pierpaolo De Sanctis, curatore dell’evento che si ripropone ogni mese con una veste diversa…

Cos’è Edwige?
Edwige è una festa legata a un immaginario sixties (con un pizzico di seventies) alimentato dal cinema, dalla cultura pop e dalle icone di riferimento tipiche del periodo (del resto, il nome non può non evocare una certa famosa-formosa attrice dei ’70…). Non un semplice dj-set, ma un party vero e proprio dove entrano in gioco molte componenti: le proiezioni dal vivo, una scenografia a tema, l’attenzione verso certi oggetti di design anni ’60 – 70′, il look, le locandine di oscuri film di genere appese alle pareti, uno show con sketch e coreografie sintonizzate sul tema particolare di ciascuna edizione, e naturalmente la musica, che è il motore attorno al quale tutte le altri componenti si muovono, e che fa scatenare la gente in pista.

Come nasce questa idea e da chi?
L’idea nasce come naturale evoluzione delle serate che organizziamo come LA COLONNA INFAME, dove io mi occupo dei dischi e il mio socio, Eugenio Barzaghi, dei visuals creati e manipolati in diretta a tempo sulla musica. Ad unirci è stata la comune passione verso il mondo delle colonne sonore e le immagini miracolose di alcuni film; i nostri cult personali sono LA RAGAZZA CON LA PISTOLA di Monicelli, o ADULTERIO ALL’ITALIANA di Pasquale Festa Campanile, con musiche del maestro Trovajoli. EDWIGE non è altro che la prosecuzione di questo percorso, ampliata e condivisa con uno staff di amici e collaboratori preziosissimi, primo tra tutti Orazio Tetti, che segue con noi tutta la parte artistica dell’evento, dalle scenografie all’organizzazione di ogni edizione.

Perchè Edwige?
Più che un nome, EDWIGE è un brand, dal sapore cinematografico esotico-erotico in grado di evocare subito certe atmosfere… non dovreste pensare subito alla Fenech, che pure rientra in questo nostro immaginario, ma al mondo pop, lounge, festaiolo di certe commedie simbolo della modernità, da Hollywood Party a La poliziotta, dalle commedie con Gassman della seconda metà degli anni Sessanta (Lo scatenato, ll tigre, Il profeta…) a certi paesaggi thriller-pop firmati da Bava, Lenzi, Farina. Di tutti questi film, nei nostri party, utilizziamo le colonne sonore per scaldare la pista e far ballare la gente, scegliendo il vinile (preferibilmente il singolo a 45 giri) come supporto privilegiato.

Quando nasce l’evento EDWIGE?
La sua data di nascita è il 3 dicembre 2010, primo party all’ESC Atelier.

Quante serate avete già organizzato?
Questa è la quarta. Siamo appena agli inizi, ma già è diventato un appuntamento fisso, mensile, dell’ESC, e un evento underground della Capitale che attira ogni volta una folla di persone impressionante.

Come scegliete i temi?
Ogni volta lavoriamo su un immaginario cinematografico legato a un genere o a un film in particolare. Abbiamo toccato la commedia scollacciata, quella delle insegnati-soldatesse, ma Edwige_BREAKUPanche il filone calcio-brasile, nell’appuntamento di carnevale EDWIGE GOES TO RIO… un evento pazzesco dove abbiamo coinvolto anche la BRASSMATI AW!RKESTRA, street band strepitosa che ha scaldato la festa in un modo speciale.

Perchè il tema Ballon per la serata dell’8 aprile?
Ci siamo ispirati a un film abbastanza poco conosciuto di Marco Ferreri, BREAK UP – L’UOMO DAI CINQUE PALLONI, la cui versione integrale non è mai uscita in Italia. In questo film c’è una sequenza ambientata in una discoteca di fine anni Sessanta dove Mastroianni entra in preda alla sua ossessione principale, ovvero “fino a che punto si può gonfiare un pallone senza farlo esplodere”, e si trova invischiato in un turbinio di palloncini colorati, ragazze che lo desiderano e sonorità shake-tribali dal potere dionisiaco. La nostra coreografa-danzatrice, La Pat Movie-Shake Her, ha curato la rivisitazione di questa sequenza con un live show dove parteciperanno attori, musicisti e soprattutto il corpo di ballo de Les Edwigettes, che ogni volta, durante la nostre serate, lancia con la sua esibizione l’inizio del dancefloor vero e proprio…

Il genere musicale cambia in base al tema?
Tocchiamo tutti i generi musicali degli Sessanta – Settanta, con una particolare predilezione per le sonorizzazioni strumentali e lo shake, che si può definire come la versione bianca del soul, macchiata dal beat. Ma ci divertiamo a miscelare nel cocktail sonoro della serata anche surf, twist, boogaloo, latin, exotica, freakbeat, french pop, funk, e molto altro ancora. Oltre al sottoscritto, in consolle c’è il grande DandywOlly, dj resident del Micca Club, e questa sera avremo l’onore di avere anche la guest di MisterStereo8, tra i più talentuosi selecters della capitale.

Ogni serata/evento Edwige è organizzata come questa sera (musica, photo shooting, show…) ?
Sempre. Tra i collaboratori fissi ormai ci sono anche Adelina Sampieri, stilista, e Paolo Ciofetta, fotografo, che curano la parte del photo-shooting vintage, con modelle e modelli coordinati dal nostro Orazio. I risultati sono visibili sul blog e sul profilo facebook di Edwige Shakeparty, Ma la cosa più interessante del photo-shooting è che avviene ad inizio serata, quando il pubblico comincia ad arrivare e si trova così ad entrare davvero in un contesto “altro”: è come essere catapultati improvvisamente nella swingin’ London del 1969 o da Parigi 1972, o almeno questo è l’effetto che tentiamo di dare. Anche qui, l’ispirazione non può che venire dal cinema (ricordate lo shooting in Blow-Up tra David Hemmings e Verushka?).

Qual’è l’obiettivo dell’evento Edwige? Divertirsi e condividere il divertimento?
Lo spirito di EDWIGE è quello di un party fatto in casa, homemade, dotato di autoironia. Divertirsi con pochi ma precisi elementi, con una semplicità e una naturalezza da condividere con tutti i partecipanti alla festa. Ma con una serie di materiali che scegliamo di comporre per creare un contesto unico nel suo genere, un’esperienza che vuole coinvolgere e toccare il pubblico a 360 gradi. E’ un po’ una sorta di happening, tanto per tornare a riferimenti del periodo…

edwige3Edwige è un evento partecipato?
Moltissimo, parliamo di cifre come 800-1000 persone, con punte anche più alte…

Se ha una location stabile, credete comunque sia un evento “presentabile”  in diverse location?
Assolutamente sì. Per ora abbiamo solo tentato degli assaggi in altri locali della città, dei party più piccoli dove sondare la risposta del pubblico. E ci siamo convinti che EDWIGE sia assolutamente da modulare in altri contesti, per esempio, abbiamo molta voglia di portarla sulla spiaggia del litorale romano questa estate, vedremo. Di sicuro credo che all’ESC la serata abbia trovato per ora la sua dimensione ideale.

Avete qualche anticipazione da fare per il prossimo evento EDWIGE?
Segreto… ma troverete tutti gli aggiornamenti, i video, le foto, sul nostro profilo facebook EDWIGE SHAKEPARTY e sul nostro blog: http://edwigeparty.blogspot.com/. Intanto vi aspettiamo il prossimo 6 maggio sempre all’ESC Atelier…

Maria Caterina Bascerano 

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