Woody Allen and New Orleans Jazz Band
[MUSICA]
ROMA- Veder salire sul palco dell’Auditorium Conciliazione di Roma, lo scorso 26 marzo, Woody Allen è stata un’emozione. Sentir suonare per quasi due ore Woody Allen e la sua New Orleans Jazz Band è stata un’esperienza indimenticabile.
Poche parole per descrivere l’inenarrabile susseguirsi di suoni, vibrazioni e percussioni che hanno entusiasmato il pubblico romano: sia i fan del regista e attore newyorkese, sia i tanti appassionati di sonorità jazz. Il direttore artistico della band è Eddy Davis con al pianoforte Conal Fowkes, alla tromba Simon Wettenhall, al trombone Jerry Zigmont, alla batteria John Gill e al basso Greg Cohen, al clarinetto, ovviamente, l’accigliato e contratto Woody Allen amante di jazz sin da bambino.
La New Orleans Jazz Band da più di 35 anni propone musica ispirata all’ambiente di New Orleans. Un repertorio composto da oltre 1200 pezzi con motivi popolari, inni, blues e rags dei primi del ‘900. La band ha cominciato dalle jam sessions informali per poi proseguire, nel tempo, con concerti veri e propri. Il primo tour europeo di Woody Allen e della sua band risale al 1996 come tra l’altro narra il piacevole film-documentario dal titolo “Wild Man Blues” di Barbara Kopple.
Quella di Roma dello scorso 26 marzo è stata l’unica data italiana del tour 2011. Una piacevolissima immersione in sound e ritmi jazz ispirati a leggende del genere musicale che Woody Allen apprezza sin dall’infanzia: Sidney Bechet, George Lewis, Jimmie Noone e Louis Armstrong. E pensare che spesso questi concerti si basano per lo più sulla pura improvvisazione. Di certo l’apice di gradimento da parte del pubblico si è avuto quando la band ha eseguito le canzoni italiane “Bella ciao” e “Arrivederci Roma”. La seconda probabilmente per sottolineare che presto Woody Allen tornerà nella Città Eterna per girare le scene del suo prossimo film.
Woody Allen prima di congedarsi ha regalato una perla di saggio cinismo “tra poco sarete liberati!” ha promesso (risate ovviamente) e poi ha ringraziato il pubblico per aver preso parte all’evento i cui ricavati sono stati devoluti a favore del Bambino Gesù Associazione, la Onlus dell’omonimo ospedale pediatrico romano.
Un saluto con la mano dal palco verso il pubblico e un’andatura imperfetta, da antidivo infastidito, hanno suggellato la parentesi jazz di quasi due ore con Woody Allen. E magari ha perso la testa per il Jazz anche per portare una bella donna su qualcosa di colto, di interessante, come direbbe lui “…che so, su un divano per esempio!”.
Elsa Piccione
Foto di Francesco Chiatante
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