Immensamadre
[TEATRO]
CALTANISSETTA- Addormentata, addolcita, addolorata così e in mille altri modi si può descrivere la donna rappresentata in Immensamadre nella Profondità delle Madri, delle Dee, della Terra: Viaggio nella SICILIA della Memoria lo spettacolo teatrale, con drammaturgia di Elisa Di Dio e Filippa Ilardo, per la regia di Sebastiano Gesù, prodotto dalla Compagnia dell’Arpa, che il 28 dicembre scorso ha emozionato il pubblico del Teatro Margherita di Caltanissetta, in Sicilia.
Immensamadre percorre la storia e preistoria della donna e del femminile, tra sacro e profano, prendendo spunti da Rilke, Levi, Buttitta, Bufalino, Esiodo, Testori.
Uno spettacolo con Lucia Sardo, Elisa Di Dio e Patrizia Fazzi scandito dalle voci di un coro di nove giovani attrici, rigorosamente donne, che nel binomio cromatico di abiti bianchi o neri, assistono alla narrazione e contemporaneamente ne sono protagoniste, preparano la scena, scandiscono il ritmo del racconto con nenie e filastrocche o urla laceranti. Splendide donne che si velano o si espongono, piangono o sorridono.
Invocano la Luna, cantano la Terra, pregano la Madre di Dio, si disperano e lavorano. Sono le donne di ogni luogo e di ogni tempo, perdute in quell’ineluttabile dicotomia dell’essere streghe e sante, madri e figlie, amanti e amate.
Immensamadre rappresenta la storia della Dea-Madre della Terra, della più potente manifestazione del divino. Parla del mistero della creazione, dell’universo che si racchiude in ogni madre, in ogni tempo. Ma lo spettacolo scava anche nella tradizione siciliana tra riti e miti, per raggiungere infine la storia della madre della cristianità, Maria, che si trafigge il petto per il dolore della perdita del suo unico figlio.
Un omaggio emozionante, quindi, anche ai riti del Venerdì Santo, che in Sicilia assumono forme teatrali e cantate e presentano, agli occhi dei fedeli, il senso del nascere e del morire.
A suggellare questo straordinario rito della Passione di Cristo una splendida Lucia Sardo nelle vesti della Madonna Addolorata, che ripropone “l’annacata” di molte statue portate in processione in diverse località siciliane nel corso delle feste sacre. Una marcia funebre in sottofondo e qualche attimo prima un’esibizione emozionante dei LAMENTATORI di Assoro (paese della provincia di Enna).
Un intreccio appassionato di ombre e luci, bianco e nero, sicilianità, proverbi e sonorità armoniche affidate al musicista Giuseppe Di Bella.
Tutto questo, con la direzione artistica di Angelo Di Dio, è Immensamadre: un’ode alla donna; un canto di donna; un “cuntu” (racconto) che coinvolge il pubblico e testimonia l’immenso potere creativo che la donna, al di là di ogni epoca e pregiudizio, ha e continuerà sempre ad avere.
Elsa Piccione
Foto di Maria Catalano
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