M.E.I. 2010
La musica lotta contro la crisi
La crisi economica ha colpito anche il mercato discografico (ma soprattutto culturale) e il ridotto numero di stand, rispetto alle edizioni precedenti, all’interno dei due grandi padiglioni della fiera di Faenza, ci ha mostrato come con difficoltà, e non pochi sacrifici, il mondo culturale stia cercando di affrontare il problema.
Il MEI quest’anno si è trasformato in una grande agorà, uno spazio di discussione grazie a cui tutti gli addetti ai lavori hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di raccontare come la cultura piano piano si stia logorando.
Nonostante le palesi difficoltà, l’Italia continua a produrre talenti musicali, cerca di puntare sulla promozione sfruttando tutti i mezzi forniti dalla comunicazione 2.0 e spinge gli artisti in nuove forme di espressione.
Un esempio è stato il Festival Indipendulo (quest’anno alla sua quinta edizione). Per la prima volta la direzione artistica di un evento così importante non è stata affidata a discografici o amministratori, ma a coloro che la musica la vivono tutti i giorni e che conoscono bene le difficoltà di farsi strada all’interno di un mondo governato dalle major. Loro sono una delle band rivelazione degli ultimi anni: i Calibro 35, capitanati da Enrico Gabrielli, uno dei musicisti più colti e versatili del panorama indipendente.
Dodici ore di live per una vetrina resa così importante anche grazie ai mediapartner della manifestazione: XL di Repubblica, Rai Music e Sentireascoltare.com.
All’interno dell’attuale scena artistica italiana orgogliosamente s’inserisce anche il Festival MArteLive. La curiosità intorno al concorso è cresciuta a dismisura e il lavoro di talent scouting, che negli anni MArteLive ha svolto, ha avuto un riscontro importante sul pubblico e sugli esperti del settore. Da Nathalie Giannitrapani ai Nobraino, MArteLive ha dato dimostrazione di essere una realtà importante ed efficace.
Tanti gli artisti di valore presenti al MEI, tra questi Simone Agostini, un chitarrista di enorme talento. La sua musica è un miscela di John Legend e Kaki King, Simone ha lasciato senza fiato il pubblico presente alla Casa Booklet e sicuramente in futuro sentiremo parlare di lui. Successivamente si sono esibiti gli Inbred Knucklehead, l’ultimo orgoglio di casa MArteLive, che con la loro musica, tra il metal, l’hard rock, lo ska e il country, sono riusciti a riempire un tendone quasi deserto mentre domenica sera, durante un mini-live organizzato sul palco di Altipiani e Cinico Disincanto all’interno del padiglione A, hanno scatenato le ire del direttore di un noto concorso musicale, che si è scagliato contro la band accusandoli di fare troppo casino: anche questo è rock’n’roll!
Domenica 28 al Palazzo delle Esposizioni è stato presentato, inoltre, il progetto La leva cantautorale degli anni Zero, una raccolta della migliore musica d’autore indipendente degli ultimi dieci anni, scelti dal Club Tenco in collaborazione con il MEI. Trentasei artisti per un progetto che punta a valorizzare il patrimonio artistico e culturale delle “giovani leve”. Fra i tanti troviamo: Dente, Brunori Sas, Erica Mou, Alessandro Mannarino e Mariposa, ma soprattutto il talentuoso Piji ed i Nobraino.
Da dicembre La leva cantautorale degli anni Zero prenderà vita diventando un tour live lungo tutta la penisola, nei club, nei teatri e all’interno d’importanti trasmissioni radiofoniche. Quindi non nasce come una semplice raccolta, ma come reale opportunità di espressione per un genere musicale che da sempre caratterizza la nostra nazione.
Il MEI ha consegnato, inoltre, numerosi premi:
– Premio Italiano Miglior Tour agli Zen Circus e ai Litfiba;
– Miglior Produttore Giulio Ragno Favero;
– Miglio Album A Sandue Freddo de Il Teatro degli Orrori;
– Miglior Band A Toys Orchestra;
– Miglior Etichetta Indipendente La Tempesta.
L’ennesima dimostrazione che la musica quando è di qualità trova sempre uno spazio per esprimersi, dei riconoscimenti e un pubblico sempre presente.
Appuntamento, quindi, alla quindicesima edizione con la speranza di vedere un movimento sempre maggiore e una situazione economica più florida: la musica ne ha davvero bisogno!
Paola D’Angelo
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