Arte ed erotismo: Giordana Napoletano
[ARTI VISIVE]
ROMA- Siamo stati per voi a vedere la mostra Devadāsī di Giordana Napolitano, un evento che rientra nel progetto Il Prossimo Mio e che si svolge presso la galleria d’arte Whitecubealpigneto fino al prossimo 7 gennaio.
Vi invitiamo a gustarla come abbiamo fatto noi: semplicemente lasciandovi trasportare dalla seduzione che le immagini suggeriscono. Le opere dell’artista romana ritraggono figure femminili erotiche, corpi sinuosi dediti al piacere, quello dell’eros che coinvolge lo sguardo dello spettatore: colori vivaci come il viola intenso e il verde, in aperto contrasto, si posano su seni e visi che ispirerebbero le poesie di Baudelaire, nel candido splendore dell’emozione che si trova nell’atto sessuale che i dipinti dell’artista incorniciano sulla tela.
Senza mai scendere nella volgarità, le donne rappresentate da Giordana Napolitano chiedono a chi le guarda di soffermarsi ancora un secondo, perché il mondo che esse vogliono raccontare è quello dell’eros femminile, che fa diventare il corpo della donna il soggetto e non più l’oggetto del desiderio fortemente condizionato dal volere maschile. Le sue donne chiedono di ricevere piacere, si lasciano amare nel profondo dei loro sensi e sono loro i soggetti che adombrano quelle figure maschili che su di esse si posano: il viso dell’uomo non è mai visibile agli occhi dello spettatore, non è all’uomo che l’artista vuole indirizzare le sue opere, ma alla donna e alle sue emozioni che si spingono oltre il gioco erotico.
La sensualità delle sue donne nude viene accompagnata dalla danza seducente delle Devadāsī che compaiono in molti dipinti: esse sono molto più che danzatrici, molto più che vestali indiane dedicate agli Dei, esse sono la spiritualità e l’eros venuti intorno a noi ad inebriare i nostri spazi, il nostro tempo che, condizionato dalle leggi imposte dall’uomo, non si accorge nella sua folle corsa di questi esseri femminili che come farfalle, vengono trasformate in merce per il puro divertimento dell’uomo, a giustificazione della prostituzione.
È grazie all’arte che queste fanciulle possono esprimere se stesse, la loro essenza rinvigorita dalla danza che le accompagna, che nutre la coscienza di tutte noi donne che avvicinandoci ad esse cerchiamo di ricreare quella sensualità femminile che vive in ognuna di noi, in ogni corpo che seduce e incanta.
La Napolitano fa della sua arte lo specchio su cui viene riflessa l’immagine di una donna nel pieno potere della sua capacità erotica, che, in attesa del piacere, infonde essa stessa piacere, ne diviene la fonte e qualsiasi scena di aperto erotismo presente in alcune opere, altro non è se non la trasposizione in arte della bellezza del “femminile”, a tutti i livelli.
Eva Di Tullio
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