TNT: Giovani talenti Vs Mondo
[MULTIARTISTICO]
ROMA- TNT, Festival dei giovani Talenti: dal 17 al 21 novembre l’Eur è stato invaso da 200 giovani che si sono raccontati ed esibiti nella prima edizione di uno dei più grandi Festival dedicato ai giovani e ai loro percorsi.
Da musicisti, a giocolieri, da scienziati a web designer, da architetti a fotografi, da sportivi a gente impegnata nel sociale, tutti si sono “esibiti” e confrontati con le proprie discipline per parlare del presente. Per descrivere il mondo che li circonda, per renderlo migliore, sempre più vivibile e per non farlo nella solitudine, ma nella comunione delle idee.
Il Palazzo delle Esposizioni e Spazio Novecento hanno costituito le mura di cinta di una vera e propria “città dei giovani” e hanno fatto da scenario ad un evento unico nel suo genere, che ha fatto incontrare giovani da tutti Italia uniti da una sola caratteristica: il talento nel proprio campo.
Un micro-mondo in cui gli adulti ascoltavano incuriositi e con ammirazione i giovani e quello che hanno da dire. Uno spazio creato per loro e per le loro creature.
Quattro giorni per dare spazio a 200 menti del presente e del futuro, 200 talenti seguire ed ascoltare, per non chiudere le menti e per non essere sopraffatti dal pessimismo e dalle ragnatele che stanno avvolgendo i tempi moderni. 200 storie per far riflettere sulle possibilità e per dare possibilità. 200 storie di ragazzi coraggiosi che hanno deciso di rischiare e hanno vinto.
Testimonial l’étoile di fama mondiale Roberto Bolle, la campionessa del mondo e recordwoman Federica Pellegrini, il campione della Nazionale Italiana di Rugby Mirco Bergamasco, la cantante Malika Ayane, il fuoriclasse di pallacanestro della NBA Andrea Bargnani, l’attrice Cristiana Capotondi, l’artista Simona Atzori, il cardiologo Ruggiero Mango e l’operatrice del mondo del non-profit Selene Biffi, tutti giovani che, grazie alle loro storie di successo in Italia e nel mondo, confermano che con il talento, l’impegno ed la determinazione, tutti possono raggiungere risultati importanti nei diversi settori.
Ma anche i giovani talenti hanno bisogno di confrontarsi con chi è più avanti nel cammino professionale ed artistico, per avere sempre stimoli nuovi e non fermarsi mai nella crescita. E’ così che nasce Indeependance di Vittorio Cosma, Masbedo e Aldo Nove (rispettivamente musicista e compositore, video artisti e scrittore ) che con un’esplosione finale infiammerà i fortunati presenti del Palalottomatica che saranno coinvolti a 360° in uno spettacolo senza precedenti.
Indeepandance è un viaggio sensoriale emozionale in 13 quadri che fonde musica, parole, immagini, poesia e sonorità per raccontare l’uomo alle prese con il mondo contemporaneo. Un viaggio che tocca i temi cruciali del Pianeta, dalla biologia dell’universo, ai sentimenti più profondi dell’uomo.
Il pubblico del parterre si troverà a ruotare per seguire gli eventi che non solo si svolgeranno sulle quattro facce del cubo centrale e le sue quattro facce, ma anche all’interno di esso. Così si eleveranno le voci del Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano nascosto tra la folla, compariranno i tamburi della Fonderia delle Arti e sul palco si alterneranno le voci di attori come Pier Francesco Favino e la musica di artisti del calibro dei Subsonica, dei Marlene Kuntz featuring Gianni Maroccolo e di Riccardo Sinigallia. Elementi uniti dalle immagini proiettate alternativamente su quattro schermi che faranno da filo conduttore dello spettacolo assieme alla musica di una resident band costituita da David Rhodes, Ged Lynch, Richard Evans, Valgeir Sigurdsson e dalj Howie B e alla delicata ed emozionante presenza dell’Orchestra Roma Sinfonietta diretta dal maestro islandese Borgar Magnason.
Un evento unico dove ogni singolo artista diventava parte di un flusso creativo unitario. Dove il singolo diventava parte di un tutto che inebria, stupisce e fa riflettere, che travolge, avvolge e stordisce.
Un unico momento in cui i vecchi talenti e i giovani talenti si incontrano per godere della potenza della comunicazione e delle emozioni, nella speranza di un mondo diverso fatto da persone migliori. Bastava fermarsi a guardare ed ascoltare. Bastava guardare verso il centro della fiamma e lasciarsi incendiare per far esplodere il vuoto che ci circonda: the life is hard then you die.
Paola Zuccalà
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