Mordimi, regia di J. Friedberg e A. Seltzer
CINEMA- Siete davvero convinti di voler sapere la trama di questo film? Cominciamo: Becca Crane (Jenn Proske) é costretta ad andare a vivere dal padre perché la mamma é fuggita da poco con un importante golfista professionista (Sì. Si tratta di Tiger Woods).
Il padre di Becca, oltre ad essere un padre impreparato per la sua lunga assenza nella vita della ragazza, sembra essere l’unico agente di polizia di un piccolo e sperduto paese del nord America. A Becca non aspetta solo un tortuoso progresso d’integrazione all’interno di un anno scolastico già a metà del suo corso, ma una controversa ed intricata storia d’amore con uno schivo e mite ragazzo: Edward (Matt Lanter), un ragazzo che cela molto più di una natura insolita o deviante; si tratta infatti di un nosferatu: un morto succhiasangue che cammina. Insomma, un vampiro. Immaginate il tutto in maniera assai confusionale tra i tre capitoli della serie della Meyer – Twilight, New Moon e Eclypse – per poi aggiungerci delle gag che sanno più di un Natale a Rio alla Neri Parenti, che di un L’Aereo più Pazzo del Mondo, ed avrete esattamente l’idea del prodotto del quale stiamo disquisendo.
E’ ossessionante vedere come, per certi versi, il metodo realizzativo degli effetti, ed in alcuni casi addirittura di intere sequenze d’inquadrature, siano esattamente combacianti tra i capitoli originali e la parodia. Sì, stiamo parlando dell’ostentato rallenty nelle scene d’azione (delle coreografie non ne parliamo; almeno sui capitoli originali c’é assai più pensiero), della corsa ridicola in groppa ad Edward nel bosco, nella ridicolezza di alcune battute che danno il LA per una presa in giro becera e popolare (come ampiamente ne possiamo saggiare in Mordimi) e nella computer grafica ai livelli dei telefilm Hercules e Xena Principessa Guerriera, prodotti da Sam Raimi negli anni ‘90.
Tranne qualche impercettibile chicca, a livello di trovate e di sketches, il film é una vera boiata che non raggiunge neanche lontanamente i livelli del terzo capitolo di Scary Movie (a parer di massa, il più esaltante; sia per la presenza degli storici Leslie Nielsen e Charlie Sheen nel cast artistico, sia per quella di uno dei leggendari fratelli Zucker dietro l’obiettivo).
A me, personalmente, piange il cuore quando il cinema parodistico e demenziale rasenta livelli così bassi e imbarazzanti. Da sempre amante dei fratelli Zucker e del titanico Jim Abrahams, ed ammiratore indiscusso di pellicole come Hot Shots! 1 e 2, la saga de Una Pallottola Spuntata, Palle in Canna di Quintano e dell’epocale Top Secret!, con un protagonista giovane e rampante come Wal Kilmer, mi sento violentato ad assistere a qualcosa che sia così privo di fantasia, ingegno e senso ilare nell’accezione più ampia del termine. Un film del genere lo poteva scrivere anche un semplicissimo frequentatore di bische di periferia dedito, nei fine settimana e solo nei fine settimana, agli scontri in curva sud. Pessimo, siamo ai livelli di 3ciento – Chi l’ha Duro… la Vince; difatti i realizzatori sono gli stessi.
Luca Vecchi
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