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ARTIGIANATO & ECODESIGN finalissima_ L’artigianato IN- Contra la Natura

Artigianato2

Artigianato2L’Artigianato è una di quelle sezioni del MArteLive dalla quale non si sa mai cosa aspettarsi, questa forma di Arte è talmente eclettica e variabile da permettere ogni sera ad ogni singolo artista di esprimersi e sorprendere i proprio interlocutore con iniziative personalissime e sempre nuove.

Le finali, durate tre giorni, hanno racchiuso la créme de la créme dei nostri artigiani/artisti per presentare in estemporanea creazioni e performance sul tema della natura e in modo particolare In-Contro Natura. Il gioco di parole intende essere una provocazione per i nostri artisti e allo stesso tempo una onte di ispirazione, considerando anche il fatto che la maggior parte di loro si confrontano quotidianamente con essa attraverso il riciclo e l’eco-design.

Il 9 settembre è stata la serata dedicata all’ arte del monile, durante la quale abbiamo incontrato tre maestre del creare da piccole cose gioielli singolari, da indossare in  qualunque occasioni per stupire e distinguersi.
Elodie Ripani
ci ha presentato i suoi gioielli coloratissimi, mescolando ispirazioni anni ’60, come cerchi colorati, spirali e colori sgargianti, alla modernità delle forme geometriche ed asimmetriche, smalti accesi e sgargianti che risultano essere il suo marchi di fabbrica e ispirazioni immediate  e momentanee. In un angolino del suo banco tre piccoli fagiolini che hanno germogliato nel cotone in un fondo di bottiglia di plastica, proprio come le maestre insegnano alle elementari, un modo di interpretate il tema delle serate di artigianato che rievoca ricordi da bambina, forse lo stesso spirito che la fa giocare con le forme e i colori.
A seguire Bibijou è il marchio di Barbara Brancaleoni che inanella dischi di pelle per creare bracciali, orecchini e collane realizzando parure inattese dai colori caldi della pelle e dalle forme Artigianatoche ricordano conchiglie e curve morbide naturali rievocando un immaginario ancestrale che si trasforma in inediti gioielli appunto che acquistano un aspetto importante e vistoso, nonché particolare una volta indossati.
L’ultima rappresentante, ma solo in ordine di banchetto, della sezione del monile è MariaGrazia Palmaccio, un’artigiana che interpreta il tema della natura riciclando e dando nuova vita ad oggetti che hanno esaurito le loro funzionalità in quanto tali ma che possono trasformarsi nelle sue mani in incredibili creazioni. Si tratta delle posate della vecchia zia, dell’orologio del nonno che ha smesso di funzionare e tutte quelle piccole cose prettamente metalliche che ispirano l’artista. Gli ingranaggi degli orologi la fanno da padroni, per le loro forme rotonde e macchinose si prestano per diventare spille, orecchini, ciondoli di grande effetto, o addirittura armature, cinture e ali metalliche dalla vena goth femminile sottolineata dai manichini vestiti di tulle che li indossano, mentre cucchiaini storti o forchette accorciate diventano orecchini pendenti lucidi e splendenti come nemmeno al ricevimento più importante al quale hanno preso parte nella loro passata vita di stoviglie.

10 settembre: si definisce uno scultore e in realtà ne incarna l’essenza alla perfezione perché nella sua opera d’arte manca un’utilità di fondo, cosa che contraddistingue ogni opera artigianale (parole sue!). Usa sempre materiali riciclati: legno delle potature urbane, vetro di bottiglia riciclato, pietre di scarto. È Jacopo Mandich che interpreta il tema In-contro Natura al MArteLive realizzando, ingiovanni.buonomo-artigianato-0273 estemporanea, un opera in legno e ferro. Il legno materiale organico che rappresenta la natura, il ferro minerale freddo che rappresenta l’uomo. Un incontro che si addolcisce a tratti o diventa brusco e selvaggio. Tra armonia e scontro. Jacopo è convinto che l’opera d’arte per l’artista è la sola parola che è in grado di codificare sensazioni in forme. E osservando le opere esposte Jacopo ne ha tante di cose da dire!
Francesco Lucatelli instancabile creatore di monili e preziosi esposti con tanto di titolo e descrizione, affronta il tema del MArteLive realizzando una grande mano in creta che apre un guscio di noce per trovare un invito della natura al genere umano Know me. Dall’altro lato una nuova “Genesi” del XXI secolo alcuni uomini RI-nascono da gusci di noci. Un messaggio di speranzoso incontro tra due mondi, quello umano e quello naturale, che a volte sembrano non comunicare più.
Salessenza è Toni Annunziata. Un paziente assemblatore di infinitesimi granellini di sale colorato in bottiglie di vetro da cui prendono vita paesaggi, personaggi, sirene, tramonti e vite reali o sognate. Ha appreso la tecnica per passione, 12 anni fa, e non ha più smesso. Per il MArteLive ha realizzato in estemporanea un’opera che, un po’ come una moneta, è composta da due facce. Un lato presenta una natura pacata e serena, armoniosa. L’altro tutti gli elementi che la inquinano, la deturpano e ne impediscono l’incontro con l’uomo. Tentando di andare In-Contro natura.

Saltando da una serata all’altra la Natura e l’In- Contro con essa si accentuano, infatti sabato sera,giovanni.buonomo-artigianato-0626 11 settembre, è la volta dell’eco-design, ed ecco che tutto, anche la cosa meno ecologica e più inquinante possibile, diventa magicamente utile, bella ed eco-sostenibile.
Ne sa qualcosa Federica Ripani che di design è ottima rappresentante, soprattutto di quello più moderno e minimale, ma allo stesso tempo colorato ed eclettico. In particolare in quest’occasione ha creato un minisalotto a cielo aperto: uno specchio che diventa un tavolo, cestelli delle lavatrice e manichini che diventano poltrone e vinili che si trasformano in découpage vintage su mobili smaltati. Quando il riciclo si fa chic.
Juicy Design Studio
crea lampade ricilando cartoni e scarti industriali in modo che assumano forme inaspettate, come ad esempio, proprio per omaggiare la natura una pianta di tarassaco in vaso, oppure la creazione estemporanea “Fiori in scatola”, una lampada da terra contenente fiori-lampada di cartone che ironizza sulla mania dell’uomo di inscatolare qualunque cosa, persino i fiori, stavolta realizzati con quelle che erano scatole una volta.
E sempre in merito al riciclo di scarti industriali e , in questo caso particolarmente inquinanti, Nico Perrotta espone e proietta la realizzazione delle sue lampade  e complementi d’arredo realizzati con pistoni, motori delle auto arrugginiti, boiler dell’acqua, lavorati a laser e fiamma ossidrica per poi essere uniti al legno, come durante l’estemporanea, oppure smaltati con vernici naturali profumate che rilasciano il profumo con il calore della lampada quando è accesa che filtra dai “ricami” fatti  sulle lastre di rame. Il metallo e altri elementi dannosi per l’ambiente vengono salvati e riutilizzati da questo artigiano per “scaldare” le case e gli ambienti con la loro luce e calore.

Mikaela Dema, Elsa Piccione

artigianato, Ecodesign, martelive, martelive 2010, martemagazine, Mikaela Dema, settembre 2010

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