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Una nota per un sorriso

La musica come fuga per evadere dai momenti più tristi. La musica come medicina alternativa per sperare in una guarigione a volte impossibile. E la musica è anche aiuto e sostentamento della ricerca e cura medica nei confronti dei più piccoli, i bambini.

È un po’ il senso, e la speranza, del nuovo progetto musicale realizzato per finanziare l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, una delle prime strutture in Italia ad essere costituite per occuparsi in maniera esclusiva dei problemi di salute dei bambini, dalla nascita all’adolescenza. Costruito nel 1884 da Giovanni Meyer, è oggi un polo di eccellenza nella pediatria e nella cura delle condizioni patologiche neonatali.
Si chiama Quante Storie ed è il titolo del nuovo cd dell’artista Luca Maris in uscita ad ottobre 2010 in tutti i migliori negozi di musica in Italia, Svizzera e successivamente anche in Spagna. Maris, cantautore napoletano giramondo, è al suo primo album da solista contenente dieci canzoni dal genere pop, nove in lingua italiana e una in lingua spagnola, adatte ad un pubblico vasto e di tutte le età; la produzione artistica ed esecutiva sono della produttrice discografica spagnola Ines Diaz. L’album vanta collaborazioni d’eccezione del calibro di Enzo Gragnaniello (alla chitarra classica), Tony Esposito (alle percussioni e batteria), ed Ernesto Vitolo (al piano rhodes ed organo hammond), che hanno suonato in studio insieme ad altri musicisti come Gaetano Diodato al basso, Carmine Napolitano alla batteria, Pippo Seno alle chitarre acustiche ed elettriche, Rosario Jermano alle percussioni e Sasà Piedepalumbo alla fisarmonica. Gli arrangiamenti sono stati curati dal Maestro Gianni Cuciniello.

Il comun denominatore dei brani è l’amore universale e spirituale: «In un mondo di problemi dove i messaggi musicali sono in gran parte negativi, desideriamo dare un messaggio positivo d’amore, spirituale e solare verso un futuro di speranza migliore per l’umanità» sono le testimonianze del simbiotico duo Maris&Diaz. Mai parole furono più appropriate visto e considerato il fine importante del progetto, per una volta non soltanto artistico e commerciale: per ogni copia venduta del cd sarà devoluto un euro alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer n.131che da dieci anni si adopera, ricevendo numerosi premi di riconoscimento, per sostenere la struttura con diverse attività, dalla raccolta fondi alla ricerca sulla tematica del bambino ospedalizzato, supportando tutte quelle azioni che la rendono qualificata agli occhi dell’opinione pubblica. Una Onlus che si occupa di sostenere la ricerca scientifica, del continuo miglioramento delle attrezzature e dei macchinari tecnologico/sanitari dell’Ospedale Meyer e dell’accoglienza del bambino e delle famiglie con particolare riguardo ai nuclei che sono costretti a soggiornare per la cura fuori dalla loro residenza. Tra i fiori all’occhiello la lunga lista di eventi di beneficenza i cui ricavati vengono devoluti appositamente per il Meyer: tornei sportivi, concerti, libri, manifestazioni teatrali e gastronomiche. Tutti si adoperano per aiutare le terapie e la guarigione dei bambini.

Quante storie, che sarà presentato a settembre al Mercat de Mùsica Viva de Vic di Barcellona, in Spagna, contiene anche il brano “Sbiancheremo deserti”, canzone a sfondo sociale il cui videoclip musicale vede la partecipazione di numerosi bambini. E sono proprio loro d’altronde i protagonisti sfortunati intorno ai quali tutto ruota. Si cerca di farli stare bene, anche se bene non stanno, e di farli divertire, anche se c’è molto poco da scherzare. Clown, animazione, angoli ricreativi, giochi, animali, musica: l’Ospedale Pediatrico Anna Meyer vuole essere un ambiente vivace che si discosti il più possibile da quello di un tradizionale istituto sanitario, dove i “piccoli” ospiti possano trascorrere le loro giornate nel modo più sereno possibile. La musica sa fare miracoli si dice e, in questo caso, quale miracolo più bello del sorriso di un bambino?

Teresa Gentile

Foto di copertina in home page per gentile concessione della fotografa Elena Givone
DIDA foto: Orfani presenti presso l’Associazione S. Francesco ONLUS Bimbi Burundi

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