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N. Hornby, È nata una star?

coverLIBRO- Dopo aver finito di leggere È nata una star? ciò che più vi sarà rimasto dentro è l’imbarazzo. Concetto che nei nostri tempi sembra quasi accantonato e lontano dal suscitare rossori, ma che Lynn riscopre prepotentemente sulla propria pelle grazie a una vicina pettegola.

Non tutti, infatti, sarebbero in grado di reggere la scoperta di avere un figlio protagonista di un film porno; e Lynn non è tra questi. La scoperta del video incriminato nella sua cassetta delle lettere trascina la donna, dopo un iniziale momento di smarrimento, in crisi per il non sapere come affrontare il problema con il marito Dave. E, soprattutto, come parlarne insieme allo stesso protagonista della pellicola, il loro unico figlio adolescente Mark.
La loro è la classica famiglia “normale”: due genitori che vedono crescere il proprio figlio e lo credono speciale solo per il suo status filiale, ma che non lo vedono realmente dotato di una dote che gli consenta di trovarsi il suo posto nel mondo. Mark ha invece delle “doti” nascoste, a quanto pare non ereditate dal padre, sconvolge l’esistenza ordinaria e ovattata di questa famiglia della provincia americana. Certo non è nulla di grave, perché Mark non si buca, non spaccia e non ruba. Ma sicuramente, dopo la scoperta del vizietto del figlio, le cose non saranno più come prima.

Per chi già conosce Nick Hornby, ritroverà la sua prosa asciutta, ironica e diretta e quell’analisi della famiglia e degli individui contemporanei già trattati nei suoi precedenti romanzi. Per quanti non lo conoscessero, questo racconto di poco più di 70 pagine, che raccoglie le caratteristiche principali della sua scrittura, può essere un ottimo modo per avvicinarsi al mondo dello scrittore e giornalista inglese.
Per tutta la durata del libro, una serie di doppi sensi costella le conversazioni di Lynn, Dave e Mark alla scoperta del passatempo di quest’ultimo, nel tentativo di fare piena luce sulla situazioni. Conversazioni inizialmente spezzate e frammentate dalla realtà perbenista in cui vivono i protagonisti, alla ricerca del modo giusto per dire la verità. Ben più oneste e reali, però, di quelle a cui i tre erano ormai abituati da tempo.
In questo suo racconto, edito in Gran Bretagna e Irlanda nel 2005 nella collana Open Door, Nick Hornby insiste proprio sull’importanza del dialogo e delle parole e dell’importanza che questi hanno nelle nostre vite. Solo grazie a loro infatti, riusciamo ad arrivare alle verità, spesso anche scomode, che ci circondano, mentre i silenzi e le mezze parole ci lasciano solo sbirciare dal buco della serratura.

Nick Hornby, È nata una star?, Guanda, pag. 73, € 10

Alessandro Sgrò

Alessandro Sgrò, È nata una star?, Guanda, letteratura, martelive, martemagazine, Nick Hornby, Recensioni

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