La Narcotici: anteprima mondiale
[SPECIALE ROMA FICTION FEST]
ROMA- RomaFictionFest 2010 ha proposto una lista lunghissima di prodotti televisivi. Nuove serie, aggiornamenti e anteprime. L’8 luglio alle 18 in anteprima mondiale, è stata la volta di La Narcotici per la regia di Michele Soavi, che rappresenta uno dei tasselli mancanti nel panorama delle fitcion italiane dedicate alle forze dell’ordine.
Dedicata alla lotta contro il narcotraffico, è una produzione GoodTime Srl per RAI FICTION.
Una squadra antidroga affidata, sin dal primo episodio, all’agente di polizia Daniele Piazza (Gedeon Burkhard). A lui è stato proposto l’incarico di occuparsi della nuova sezione narcotici di Roma. Una sezione dove è piuttosto facile, ed è successo in passato ad alcuni agenti, di cadere vittime della corruzione. Al fianco di Daniele ci saranno Daria Silvestri (Raffella Rea), Conte (Sergio Fruscia), Anselmo Rocca (Denis Fasolo), Paolo Corsi (Valentino Campitelli) e Mila Cerin (Alina Nedelea). I loro sforzi saranno rivolti a ostacolare il narcotrafficante soprannominato “Ottavo Re di Roma” (Stefano Dionisi) ai vertici della criminalità romana.
In sala 5, al Cinema Adriano di Roma, l’8 luglio scorso, nel pieno del festival, sono stati proiettati i primi due episodi della serie: il primo intitolato “Temporada de Azucar” e il secondo “La notte è lunga…”. Presente in sala il regista, Michele Soavi, e alcuni interpreti tra cui Gedeon Burkhard, che ha mostrato la sua gratitudine per aver interpretato il ruolo dell’agente Piazza nella serie per la TV.
La serie completa è composta da sei episodi che legati assieme rappresentano un lungo-(lunghissimo)-metraggio che prosegue al di là degli episodi stessi. Concludendosi davvero solo alla fine.
Troviamo scorci suggestivi della Capitale disseminati lungo tutto il racconto. Incidenti e morti violente, purtroppo. Amori spezzati o appena nati. E se è vero che troviamo l’hacker tenero e “bonaccione” o la fascinosa donna poliziotto coraggiosa e inarrestabile, che rappresentano ormai maschere riconoscibili della fiction “all’italiana”, la regia di Soavi rappresenta quella perfetta media res tra serialità televisiva e unicità cinematografica. Dimostrando che, con alcune scelte, un prodotto televisivo può essere ancora di ottima qualità. Dimostrando anche che cinema e TV, sebbene distanti e distinti, possono contaminarsi positivamente.
Crudo e quasi crudele in certi attimi il racconto per immagini di Soavi, sa perfettamente trasmettere al pubblico il valore degli uomini che racconta. Di eroi del XXI secolo che al servizio della Nazione mettono ogni giorno la vita e non solo quella. Ce lo aveva marchiato a fuoco nelle menti (anche per l’esplosione con cui si concludeva) con Nassyria, e uno splendido Raoul Bova. Ce lo ripropone, rinnovandosi, con La Narcotici” e un altro bello di discendenza nostrana: Gedeon Burkhard. Non ci resta che aspettare i prossimi mesi per gustarci questa nuova storia di coraggio. Sicuri che almeno in TV (r)esistono uomini di valore che amano fare bene il proprio lavoro.
Elsa Piccione
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