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MUSICA VI_ Variegato al rock

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laura_marinaccio__MUT_musica_emergente_DSC_7100E’ la dark lady dei MUT a fare gli onori di casa stasera, infatti ci pensano loro ad aprire l’ultima serata in concorso prima delle finali di luglio, del MArteLive di quest’anno, e lo fanno in modo soft, pensato e gradevole.

Loro sono in due, la cantante e il pianista che l’accompagna sia strumentalmente sia vocalmente. I due hanno un non so che di anni ’40, la musica suona un po’ inglese, oltre all’utilizzo della lingua sono i ritmi a suonare europei, lenti ma determinati, precisi, ma trasognati. Il pianoforte, con l’ausilio del synth che manda in loop alcune sequenze, fa la gran parte del lavoro e la presenza scenica e vocale del pianista chiude il cerchio, come se la cantante e il musicista non potessero che suonare insieme e non avessero fatto altro per tutta la vita. Entrambi a loro agio sul palco e con il partner ci trasportano verso una serie di concerti che prenderanno tutta un’altra piega.

Infatti i Sula Ventrebianco cambiano del tutto registro e ci “spettinano”, nel senso più rock del giovanni.buonomo-emergenti-8240termine. Una formazione dalla strumentazione ricercata, il bassista sfoggia un basso della Epiphone da far invidia ai Beatles, e dall’affiatamento incredibile, ci porta nel mondo del rock più pesante, quello più vero e diretto, fatto di distorsioni e batteria, di basso suonato con il plettro, di capelloni che agitano le teste, e questi cinque ragazzi lo fanno senza snaturare le loro radici napoletane. Ai testi in italiano, già un azzardo per un genere così pesante ed internazionale, alternano testi in napoletano, che a quanto dice Frank Zappa, è la lingua più musicale del mondo, e riescono a dare una nuova veste ad una musica altrimenti troppo inflazionata. La chicca è un pezzo del tutto rock basato sulla Tarantella, a simboleggiare quanto le radici possano essere importanti se si sa come reinventarle.

giovanni.buonomo-emergenti-8334E rimaniamo in tema popolare, seppur variando del tutto strumenti, formazione, musica, con il Gruppo ZED. Un gruppo che non si sa ben definire dentro canoni prestabiliti, come ad esempio numero dei componenti, visto che ad un certo punto ne sbuca fuori qualcun altro, per proporci una rivisitazione neppure troppo snaturata della pizzica e taranta pugliese, e della musica popolare in genere, non solo suonata, ma anche ballata da preparatissime danzatrici che si esibiscono intrattenendo e divertendo il pubblico. Tra fisarmoniche, chitarre acustiche, cantanti dalla voce potente, ci arriva una ventata di terre marittime che fa proprio venire voglia di vacanze!

Ma i Faunalìa fanno presto a riportarci con in piedi per terra, infatti i loro testi in italiano sono trascendentali, a volte criptici, a volte spezzacuore, ma interpretati in modo convincente dal cantante chitarrista vestito di nero che ci ispira un mood decisamente più dark. Bassista, con ben cinque corde e una pedaliera da far paura, e l’altro valeria.dovidio.emergenti.IMG_2997chitarrista, incredibilmente somigliante a Muccino Junior, ma non per questo meno rock, ci catapultano in una dimensione onirica e scura, dove il buio si confonde al fumo per evocare immaginari mistici e sotterranei abitati da creature surreali come, perchè no?, fauni, forti e affascinanti. Il pubblico di affezionatissimi canta a gran voce le loro canzoni e l’atmosfera fa il resto, il rock d’altronde, lo si sente con la pancia e con il cuore, come questi ragazzi.

L’Ultima Mezz’ora è il gruppo dell’ultima mezz’ora, lo so sembra una battuta poco spiritosa, ma è così. Un cantautore, dei musicisti, testi in italiano d’amore perlopiù, autobiografici, come ci spiega l’autore e interprete. Chitarra acustica che dopo due pezzi viene sostituita dall’elettrica il che dimostra eclettismo e capacità di variare, ma sempre sul tema, infatti stiamo parlando di musica leggera italiana nell’accezione più classica, seppure con delle intenzioni moderne nell’utilizzo della voce e nelle melodie. Niente di troppo innovativo all’orizzonte, ma l’importante è fare quello che ci viene meglio, soprattutto nella musica…

Mikaela Dema

1 giugno, Faunalìa, Gruppo Zed, L'Ultima Mezz'ora, martelive 2010, martemagazine, Mikaela Dema, musica emergente, MUT, Sula Ventrebianco

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