Laura Marinaccio @ OcchiRossi 2010
[ARTI VISIVE]
21 maggio 2010: al Forte Prenestino si apre la tre giorni della seconda edizione di OcchiRossi, festival indipendente di fotografia. Un’occasione – nelle intenzioni degli organizzatori –, per avvicinare alla fotografia appassionati ed esperti, nel contesto labirintico ed espressivo del Forte Prenestino. Ma non solo.
OcchiRossi è un festival che nasce con un messaggio di fondo ben preciso, dichiaratamente antifascista, antisessista e antirazzista. Un festival inclusivo e non esclusivo, aperto alla partecipazione di coloro che ne condividono l’impostazione di base e che perseguono almeno come direttiva generale, valori coerenti con le linee guida dentro le quali esso si muove.
Circa 160 artisti in mostra, fotografie, installazioni, videoproiezioni e workshop. Realtà grandi (Contrasto) e piccole si susseguono nei cunicoli del Forte, nelle tante celle che si aprono una dietro l’altra in una prospettiva sfuggente e che pretende per questo un visitatore attento.
Uno spazio libero in cui per tre giorni si sono susseguiti lezioni, incontri e semplici dibattiti, in un’impostazione “orizzontalistica” e partecipativa della cultura, troppo spesso riservata a salotti che contano ma spesso carenti in qualità.
Tra gli artisti in mostra, citiamo orgogliosamente una nostra conoscenza del MArteLive, la giovane fotografa pugliese Laura Marinaccio. Il suo progetto affonda le radici nella meravigliosa terra dalla quale proviene, la Puglia, di cui racconta un aspetto fondamentale: la musica popolare e il suo essere arte a tutti gli effetti.
In particolare, gli scatti proposti nascono nel 2008 nel contesto del Carpino Folk Festival, del quale si terrà la XVI edizione il prossimo agosto.
Nella presentazione del progetto, accanto alle incisive fotografie esposte, leggiamo:
“Italia del sud. Sul promontorio del Gargano, che pianta il suo artiglio nell’Adriatico, dei cantori-musicisti fanno vibrare l’aria in un modo del tutto particolare.
Testimoni di una società contadina in via d’estinzione, celebrano la tarantella, un ballo fuori del tempo, che inebria pubblico ed interpreti, abbeverandoli con amore e follia. Accompagnata da melodie e melopee, questa tarantella procura emozioni di una straordinaria intensità, e ritraccia, una dopo l’altra, le fasi dell’idillio amoroso.”
Le fotografie di Laura Marinaccio catturano dettagli e istanti della musica e del ballo, e nella loro mobilità sembrano quasi suggerire il ritmo incalzante della musica che suonerà dagli strumenti ritratti, così come pure l’armonia dei corpi che danzeranno dopo essere stati bloccati in quegli scatti.
Cos’altro è la fotografia se non il cogliere un attimo e fissarlo, il notare prospettive nuove in cui oggetti e ambienti quotidiani si confondono, dando luogo a suggestioni tanto evocative e potenti quanto insospettabili e appena intuibili?
Laura Marinaccio ritrae la sua terra con cura e passione, facendoci immergere per un attimo nelle calde atmosfere del Carpino Folk Festival e di tutta la sua gente.
Chiara Macchiarulo
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