World Press Photo
[ARTI VISIVE]
ROMA- Dal 14 maggio al 6 giugno al Museo di Roma in Trastevere ci sarà la mostra World Press Photo: promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam.
Scatti di un anno di storia, foto che scandagliano la sofferenza delle guerre, il pericolo rappresentato dal nemico, l’urgenza di un aiuto nella malattia. Volti di etnie e colori diversi, dettagli di un manto stradale dissestato dalle bombe o scorci di una natura sconosciuta a molti occhi. Fatica e impegno nello sport, degrado e povertà di alcuni angoli di mondo.
Il carattere internazionale della mostra è in grado, da anni, di dimostrare quanta capacità hanno le immagini di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere immediati livelli di comunicazione.
Il Premio World Press Photo, giunto alla 53° edizione, rappresenta uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del fotogiornalismo. Una giuria indipendente, di esperti internazionali ha scelto le foto vincitrici su migliaia di scatti pervenuti.
Le foto che si trovano all’interno della mostra sono quelle premiate e pubblicate sul libro World Press Photo – Fotografia e giornalismo: le immagini pubblicate nel 2010 (€ 24). L’introduzione è stata curata dal presidente della giuria Ayperi Karabuda Ecer. Le immagini, come nella mostra, sono suddivise per categorie: Vita quotidiana, Protagonisti dell’attualità, Sport news, Notizie generali, Natura, Storie d’attualità, Arte e Spettacolo, Ritratti, Sport in primo piano e Sport in azione. Insomma si tratta di foto che hanno accompagnato e documentato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali.
Sono stati premiati 63 fotografi di 23 diverse nazionalità. I fotografi italiani premiati quest’anno sono ben nove: Marco Vernaschi (Notizie Generali), Michele Borzoni (Protagonisti dell’attualità), Pietro Masturzo (Protagonisti dell’attualità), Stefano De Luigi (Storie di attualità), Tommaso Ausili (Storie di attualità), Luca Santese (Vita quotidiana), Francesco Giusti (Arte e spettacolo), Paolo Patrizi (Natura), Alessandro Imbriaco (Storie di attualità).
Anche la foto vincitrice dell’anno 2009 è di un italiano: Pietro Masturzo. Lo scatto coglie, in notturno, una donna che urla da un tetto di Tehran, il 24 giugno, per protestare contro l’elezione di Ahmadinejad. L’urlo si staglia in cielo come la richiesta di aiuto al proprio Dio (Allahu Akbar, che vuol dire “Allah è grande). Questa foto fa parte di una storia realizzata la notte successiva alle elezioni presidenziali in Iran; l’intera storia ha vinto il premio nella categoria People in the News. Interessante ricordare la menzione speciale a un fotogramma tratto da un video pubblicato su YouTube (e ripreso con un cellulare) che ritrae una donna che giace a terra col volto insanguinato dopo essere stata colpita. Un’immagine non professionista, degna di riconoscimento, proprio perché ha avuto un forte impatto come documento storico visivo.
Ma chi vedrà la mostra troverà anche un uomo con il volto coperto che tiene in mano una pietra, pronto a scagliarla contro il nemico, nel Kashmir indiano (Michele Borzoni); e un soggiorno col tetto sventrato da una bomba nella zona settentrionale di Gaza (Kent Klich); o il ragazzo dal volto triste e assorto su fondo azzurro che soffre di anoressia dall’età di 14 anni (Laura Pannack); il martin pescatore intento a catturare la sua preda in acqua (Joe Petersburger); o le coperte dei senzatetto parigini messe ad asciugare, quasi fossero umani seduti al sole, su le Champs Elysées (Pierre-Olivier Deschamps). Solo per citarne alcune. È proprio una carrellata di immagini che suggestionano e fanno comprendere la storia più di tante parole.
Vedere per credere!
Elsa Piccione
arti visive, Elsa Piccione, fotografia, martelive, martemagazine, News, World Press Photo