I Fisici? Il teatro in movimento
[TEATRO]
ROMA- Dall’11 al 16 maggio è andata in scena sul palco del Teatro San Genesio di Roma una brillante commedia teatrale I fisici?, ispirata al testo di Friedrich Dürrenmatt e fantasticamente reinterpretato dalla Compagnia Fuoriterra, la quale ha impreziosito l’opera con l’aggiunta di elementi che hanno offerto un tocco di vivacità e dinamismo alla loro esibizione.
Il primo di questi è la comparsa sul palco di omini danzanti con addosso tute luminose, esattamente dei Led, i cui colori ricalcano l’avvicendarsi degli elementi interni alla psiche umana: il verde, il blu, il bianco e soprattutto il rosso che rappresenta la raccolta di emozioni e sensazioni.
Dunque, la danza cromatica dei neuroni interpretati dagli attori che si avvicendano sul palco, è uno dei punti di forza dei Fuoriterra: essa accompagna la narrazione delle vicende dall’inizio alla fine dei due atti in cui è suddivisa la rappresentazione, mantenendo un legame vivo tra le scene che si svolgono sul palco e gli spettatori che si lasciano coinvolgere emotivamente dal cambio dei colori in prossimità dei dialoghi o di un evento. In tal senso, attori e spettatori sembrano creare quell’effetto dionisiaco di cui Friedrich Nietzsche ci parla ne La nascita della tragedia, in cui il palco diventa il punto di incontro tra la realtà che guarda e l’illusione che si lascia da essa osservare.
La scena, come ci ricorda l’opera del suo ideatore, si svolge all’interno di una casa di cura svizzera Les Cerisiers dove si muovono nove personaggi in cerca di un rifugio o di informazioni indicibili. Tra essi figurano: Möbius (Marco D’Aleo), un fisico nucleare che scopre la formula universale applicabile per tutte le scoperte e si finge malato per sottrarre le sue carte a occhi indiscreti, un agente segreto americano che finge di essere il fisico Isac Newton (Simone Castano) e una spia comunista che si spaccia per Albert Einstein (Alessandro Amici). Inoltre, Richard Voss, un commissario poco credibile (Niki Deleonardis) e uno strampalato e divertentissimo (soprattutto bravissimo) aiutante Blocher (Gabriele Guarino), si occupano delle indagini relative alla morte delle infermiere che prestano servizio presso la clinica, ovvero Monika Stettler (Jvana Tranchina) Uwe Siewers (Alessandra Fabiano) e Irene Strauss (Sefora Edith Bello), mentre le incursioni della moglie di Möbius, la Signora Rose (Sefora Edith Bello) e della sua nuova fiamma (Gabriele Guarino) rendono incandescente le azioni che si svolgono sul palco.
Chi di questi personaggi riuscirà ad emergere? La Dott.ssa Mathilde von Zahnd (Mariangela Iula) che sembra l’unica in possesso delle carte di Möbius?
E’ qui che entra in scena la capacità della compagnia Fuoriterra di sovvertire le regole imposte dal testo originale non soltanto attraverso l’uso di effetti; poiché lo scopo ed il merito dei Fuoriterra consiste nel presentare uomini e donne che nascondono la loro vera identità o semplicemente si divertono a giocare con essa, come viene sottolineato dal punto interrogativo posto a fianco al titolo della commedia. Sono dei personaggi che interpretano un copione o si tratta di malati di mente che si divertono durante l’ora di ricreazione? La voce fuoricampo non lascia dubbi e gli spettatori si compiacciono dello spettacolo a cui hanno partecipato: la partecipazione è il vero teatro.
Eva Di Tullio
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