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Il Centro America a Roma

Alessia_Grassoi
[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiRoma apre le porte all’America mediana o meglio, alle sue pellicole. Si è appena conclusa la prima edizione del Centro America Film Festival, andato in onda nella cornice capitolina dal 14 al 19 dicembre. Un’occasione appositamente studiata per portare in luce una cultura, cinematografica soprattutto, spesso soppiantata dall’America più in auge.

Una vera e propria vetrina sulla filmografia centroamericana che ha visto la proiezione di tre film in prima europea e tre in prima nazionale. Il Festival è stato organizzato dall’Associazione Culturale Cinem’Art, promosso dalla Regione Lazio, patrocinato dal Comune di Roma, dalle Ambasciate di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, dall’Istituto Italo-Latino Americano e sostenuto da Amnesty International.
L’Associazione Culturale Cinem’Art è una giovane realtà nata nel 2005 che vuole diffondere la conoscenza della cultura contemporanea in tutte le sua sfaccettature, mettendo al primo posto il rispetto delle diversità e cercando di dar voce e spazio a tutti quei flussi sotterranei validi alternativi alla cultura di massa. La sua mission è quella di creare uno spazio intellettuale, sociale, etnico, “italiano”, ma allo stesso tempo internazionale, in cui possano confluire creatività e progetti che Immagine_025ruotano attorno al mondo del cinema, del teatro, della musica e dell’interscambio culturale. Non solo film quindi (suddivisi in tre sezioni tra concorso e fuori concorso), ma anche convegni e reading letterari per promuovere la letteratura centroamericana focalizzando anche la situazione economica e sociale dei paesi in questione. Si è parlato di sviluppo per queste aree geografiche, delle problematiche e dei punti di forza di questa industria cinematografica con l’obiettivo di diffondere nel nostro Paese la cultura centroamericana.

Oltre alle proiezioni dei film in concorso (tra gli altri Cinema Libertad di Arturo Menéndez e Las cruces poblado pròximo di Rafael Rosal) il programma si è arricchito dei documentari Encontrado. La historia de Luis Alonso fornito da una delegazione di Amnesty International; Tierra arrasada presentato dal Centro Internazionale Crocevia allo scopo di fare luce su alcuni aspetti sociali presenti nei territori latino-americani. Immagini, ma anche parole in equilibrio tra due lingue, quelle recitate dalle attrici Francesca Di Vincenzo e Norma Beatriz Santillo che hanno rievocato le storie di Rigoberta Menchú Tum, Ernesto Cardenal Martínez, Juan Ramón Molina, Gioconda Belli, Rosa María Britton, Roque Dalton e Ricardo Fernández Guardia, in un intreccio tra poesia e narrativa.
Comunicare prima di tutto. Questo è stato l’obiettivo del convegno: stabilire un ponte tra due culture e mondi lontani e differenti.

Teresa Gentile

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