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Simona Di Gianfelice: donne con la matita in mano

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Nell’ultima edizione del MArteLive ha incantato tutti disegnando bellissime figure femminili, sensuali quanto battagliere. In quest’intervista l’autrice di quelle fanciulle guerriere immerse in scenari alieni, dimostra la stessa determinazione e passione per il lavoro che ha scelto, o che forse ha scelto lei. Vi presentiamo Simona di Gianfelice, vincitrice della sezione fumetto 2009…

Ciao Simona. E’ il tuo momento per farci conoscere qualcosa in più sulla fumettista più apprezzata del concorso…
Ciao a tutti! Da dove posso incominciare? Mi chiamo Simona Di Gianfelice e sono nata a RomaCopia_di_Senza_nome-scandito-26 il 18/05/1984. Sin da piccola, o meglio, sin da quando ho iniziato a tenere una matita in mano, per quello che mi ricordo, ho cominciato a disegnare e disegnare e disegnare!!! Prendevo spunto da qualsiasi cosa: da tutti i cartoni animati della Disney, dai cartoni giapponesi che trasmettevano in TV… e diciamo che avevo (e credo di avere tuttora) una fervida fantasia che mi portava ad inventarmi storie!
Durante gli ultimi tre anni del Liceo Classico ho sentito sempre più forte il bisogno di potermi esprimere e così ho frequentato, contemporaneamente al liceo, la Scuola Internazionale di Comics.
Terminata la scuola di fumetto ed il liceo, mi sono iscritta all’Accademia di belle Arti di Roma, con indirizzo pittura, con lo scopo principale di poter approfondire la tecnica del colore; una volta diplomata in pittura, ho iniziato un tirocinio come designer, della durata di 6 mesi, in una piccola azienda di bomboniere ed articoli da regalo. Durante il periodo del tirocinio ho partecipato anche al concorso per fumettisti emergenti al Mantova Comics and Games 2009, che ho vinto e al MArteLive che ho vinto!!!

Parlando della scuola di fumetti, qual è stato l’insegnamento maggiore che ti ha trasmesso?
La Scuola Internazionale di Comics mi è stata di grandissimo aiuto, durante i tre anni sono maturata notevolmente! Mi ricordo che appena entrata il mio stile di disegno era molto acerbo, influenzato moltissimo dai manga, ma senza un’anima propria, per così dire. Il confronto con i professori, fumettisti professionisti, e soprattutto il confronto con gli altri allievi mi ha fatto crescere “professionalmente”, ho iniziato così a leggere qualsiasi tipo di fumetto, da quello di autore ai supereroi della Marvel, dalla Disney ai manga più seriosi; in questo modo le mie tavole miglioravano a vista d’occhio, fino ad arrivare al terzo ed ultimo anno, durante il quale ogni allievo aveva il compito di progettare un vero e proprio fumetto da presentare ad un’ipotetica casa editrice. 

E l’esperienza come designer di bomboniere invece ti ha permesso di esprimere il tuo lato artistico anche in quest’occasione? E come?
Il tirocinio come designer presso l’azienda di articoli da regalo non è stata un’esperienza particolarmente positiva. L’azienda voleva rinnovare il proprio marchio con delle creazioni proprie, “fatte in casa” (in quanto la maggior parte degli oggetti venivano importati dalla Cina), ma c’è stata molta disorganizzazione: mi incaricavano di disegnare sempre oggetti differenti senza seguire una logica ben precisa, si cambiava idea e poi dopo un mese si ritornava sull’idea precedente! 

Avendo avuto già esperienze di partecipazione a concorsi, eri a tuo agio nel disegnare inTAVOLA_N_8_copia pubblico?
Durante la Scuola Internazionale di Comics ho partecipato ai vari ExpoCartoon (prima che diventasse il Romics) come disegnatrice, insieme ad altri studenti, per rappresentare l’istituto: disponevamo di un lungo bancone per poter disegnare tutto quello che ci veniva richiesto! E’ stata un’ottima esperienza, direi, ma totalmente differente da quella del MArteLive, in cui si disegnava in pubblico per competizione!
Durante le due serate in cui ho partecipato al MArteLive mi sono davvero divertita: la prima sera ero un po’ in ansia mentre in finale mi sono lasciata andare, soprattutto grazie all’armonia che si era creata con gli altri partecipanti; è stata una bellissima competizione! Inoltre il confronto non era solamente con gli artisti in gara, ma anche con tutte le persone che si avvicinavano e chiedevano informazioni riguardo l’elaborazione delle mie tavole e con gli stessi giurati che mi hanno criticato ed elogiato!  

Infatti, sei stata sottoposta al giudizio di alcuni addetti ai lavori per poter ottenere la vittoria. Qual è stato il complimento più bello ricevuto e la critica che consideri giusta invece?
Durante il MArteLive ho ricevuto moltissimi complimenti, soprattutto per il mio tratto morbido che ricorda molto quello disneyano. Ma ho ricevuto anche critiche costruttive, come ad esempio quella di esercitarmi sempre di più, in particolar modo nella resa delle tavole in bianco e nero!

Sei la partecipante che ha mostrato il livello più maturo non solo nel disegno, ma anche nella creazione di storie compiute. Ti piace sia disegnarle che scriverle?
Mi piace inventare storie, dalla narrazione alla creazione dei personaggi, alle ambientazioni, alla sceneggiatura stessa della storia.

Le tue tavole spaziano da scenari fantascientifici ad aule scolastiche. In quale genere ti senti più a tuo agio?
Mi piace provare di tutto, ma prediligo principalmente il genere fantasy e la fantascienza perché lascia, a mio avviso, molto più spazio alla creatività: inventare dal nulla scenari fantasy, creare atmosfere e situazioni surreali, è l’allenamento ideale per la mia mano e la mia fantasia.  

Spiegaci allora il tuo modo di lavorare, i tempi che ti occorrono per realizzare una tavola, e gli strumenti che usi…
Solitamente, inizio a creare i personaggi e le scenografie varie. Faccio diversi “bozzetti” a matita, accennando del colore con gli acquarelli per capire che tipo di risultato voglio ottenere: insomma, mi diverto un mondo a fare questi schizzi che piano piano prendono poi forma. Dallo studio dei personaggi e degli ambienti passo alla progettazione delle tavole da realizzare, partendo dagli story-board per poi iniziare a realizzare le tavole a matita, e successivamente passo all’inchiostrazione (tavole in bianco e nero), usando il pennello per le figure umane o comunque figure dalle linee morbide e i pennarelli con diversa numerazione per le parti architettoniche. Per le tavole a colori utilizzo le ecoline, un inchiostro colorato. I baloon li inserisco tramite Photoshop, dopo aver ripulito per bene ogni tavola. E comunque mi piace sperimentare di tutto!

Quali sono le tue influenze nel campo del fumetto, ed in generale dell’arte?
Sin da bambina ho sempre guardato moltissimi cartoni animati, spaziando dalla Disney agli Anime giapponesi, come Cowboy Bebop, Ghost in the Shell, Gasaraki, Neon Genesis Evangelion.
Leggo poi moltissimi fumetti, dai manga ai fumetti di autori francesi fino ai supereroi americani:
Enki Bilal, Adam Hughes, Alan More, Canepa e Barbucci, Frezzato, Frank Miller, Buscema,
solo per citarne alcuni…

Hai in mente qualche idea da trasformare in un fumetto in questo periodo?
Eh si! Ho un progetto nel cassetto che vorrei realizzare e che mi porto dietro ormai da diversi anni, però è un progetto decisamente troppo ambizioso al momento…ogni tanto lo riprendo e vado avanti…chissà, piano piano…

Ed invece progetti già in corso o futuri da anticiparci?
Diciamo che sto cercando di darmi da fare dopo la finale del MArteLive. Ho iniziato a disegnare un episodio per il terzo volume del fumetto intitolato Madadh, di Tommaso De Stefanis e Michele Bertilorenzi. Verrà presentato durante la manifestazione del Mantova Comics and Games 2010.
Intanto Sabato 31 Ottobre andrò a Lucca per il Lucca Comics and Games 2009: speriamo di fare ottimi incontri. Per il futuro si vedrà, ma mai arrendersi!

Scegli un autore con cui ti piacerebbe lavorare e un fumetto sul quale farlo, e, ovviamente, spiegaci anche perché…
Al momento non saprei proprio su quale fumetto poter lavorare, ma mi è sempre piaciuto e mi piacerebbe avere una collaborazione con Alessandro Barbucci. Quando uscì Sky Doll me ne sono innamorata; mi piace moltissimo lo stile di Barbucci ed i colori di Canepa. Ecco, vorrei poter realizzare un prodotto simile.

Qual è invece l’ultimo bel fumetto che hai letto e che consiglieresti ai lettori del MArteMagazine?
Madadh! Così vi incito tutti ad acquistarlo. Il terzo volume è composto da 6 episodi disegnati da 6 disegnatori differenti, ed è in bianco e nero. Leggetelo tutti!

Diego Ciorra

Diego Ciorra, fumetto, Intervista, martelive, martemagazine, Simona Di Gianfelice

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