Josè Saramago: Il potere della parola
[LETTERATURA]
ROMA- Mercoledì 14 ottobre al teatro Quirino Vittorio Gasmann in Roma, Josè Saramago, Premio Nobel per la Letteratura, ha presentato il suo ultimo progetto: Il Quaderno. Un lavoro che raccoglie interventi toccanti, critici ed appassionati, pubblicati nel suo blog tra il settembre 2008 e il marzo 2009.
Saramago attraversa gli ultimi anni del mandato di George W. Bush, fino ad arrivare alla storia italiana dei nostri giorni, senza indugiare nelle critiche e negli attacchi nei confronti del nostro Presidente del Consiglio. Un libro pubblicato dalla Bollati Boringhieri, dopo esser stato scartato da un’altra importante casa editrice italiana, che desidera aprire gli occhi al nostro popolo sull’esigenza, mai come in questo momento attuale, di appellarsi al libero pensiero e alla critica.
Un testo che desidera raccogliere pensieri di un uomo illuminato e militante, ma che vuole soprattutto riportare alla luce il potere della parola. Una parola che spesso assume doppie valenze in base a chi la utilizza. Un parola, un modo di parlare, che per Saramago si riflette spesso in due diverse facce della stessa storia. Due nomi: Silvio Berlusconi e Rita Levi Montalcini, che Saramago ci invoglia a guardare come i due volti di un’Italia a metà. L’uno il simbolo dell’Italia corrotta, del modello sbagliato dal quale discostarsi, l’altra simbolo di quell’avvenire che ci auguriamo, dell’Italia colta e capace, esempio del grande valore della nostra tradizione culturale.
Ma c’è anche un’altra Italia che l’autore ci ha voluto ricordare, l’Italia di Roberto Saviano, un uomo che in tempi difficili è riuscito ad opporsi, a dire la sua, a far appello a qual diritto insindacabile dell’uomo che è la libertà. La libertà d’opinione, la libertà di esprimersi contro e a favore di qualcosa, la libertà di ricordare e ricordarsi cosa significa, o cosa dovrebbe significare, essere italiani.
Un incontro emozionante, nonostante si scorgesse negli occhi di Saramago la stanchezza per il tour che proprio ieri a Roma si è concluso, in cui amore, esperienze di vita, morte e politica sono stati attraversati con quell’amabile ironia e forza che caratterizzano lo stile del grande scrittore.
Tra le personalità intervenute all’incontro, Giacomo Marramao, filosofo e docente dell’università Roma Tre, la professoressa Giulia Lanciani e Geppy Gleijeses che con grande bravura ci ha condotto tra le pagine de Il Quaderno.
Importante è ricordare, così come durante la presentazione ha fatto l’adorata moglie di Saramago, Pilar, la Fondazione Josè Saramago, che vuole essere uno spazio in cui il libero pensiero e la ricerca intellettuale e cultuale, dovranno e devono convogliarsi con le pratiche sociali, in cui uomini e donne di ogni età, illuminati dal vivere e dalla ricerca del grande autore dal quale è stata ispirata, trovino un spazio in cui realizzarsi e permettere agli altri di fare lo stesso.
Josè Saramago, Il Quaderno, Bollati Boringhieri, pag 176, € 15
Daniela Cutolo
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