Laura Pausini nella Mecca della musica mondiale
[MUSICA]
NEW YORK- Per chi non lo sapesse, a Manhattan, New York, esistono interi quartieri in cui l’inglese è bandito e si parla solo spagnolo. I sudamericani sono davvero tantissimi. Latita anche l’hip hop, dai negozi e dalle macchine si sentono solo note di salsa e qualche volta sui marciapiedi si balla la samba. Ma in questi giorni se si passeggia in queste zone, un pezzo d’Italia ha fatto capolinea qui, grazie a Laura Pausini e alla sua voce protagonista assoluta. Tutte le canzoni sono in spagnolo ovviamente. E anche per chi non la ama, sarebbe impossibile non riconoscere l’attacco de “La Solitudine” o di “Strani amori”. Si capisce subito che la Divina, come viene chiamata, sta per arrivare a New York. Se i manifesti e la pubblicità online non fosse bastata, a ricordarmelo e’ una simpatica signora coreana che lavora in un salone estetico a predominanza domenicana nel quartiere di Washington high (la punta estrema a nord di Manhattan). “Laula– mi dice in inglese con accento coreano e quindi incapace di pronunciare bene la r- il 16 ottobre sarà in concerto qui. Noi l’amiamo, così come piace ai nostri clienti. Ci piace anche ascoltare Pavarotti , ma lui non c’è più purtroppo”.
E all’estero la Pausini ha davvero preso il posto di Pavarotti, come ambasciatrice della musica italiana. E’ la cantante nostrana più conosciuta. Persino Phil Collins ha scritto una canzone per lei, “Looking for angel”.
Ha vinto due Latin Grammy Award, uno con l’album Eschuca. è la prima donna italiana in assoluto a vincere un Grammy. Non a caso il Presidente della Repubblica nel 2006 l’ha insignita della carica di Commendatore della Repubblica Italiana, per il suo contributo fondamentale nell’esportazione della nostra cultura.
Osannata più all’estero che nel nostro Paese, a marzo è iniziata la sua ennesima Tournée mondiale, registrando il più delle volte il tutto esaurito.
A New York canterà al Lincoln Center, mecca della musica internazionale, davanti a migliaia di persone. Si esibirà in inglese, spagnolo e forse italiano. E’ proprio questo che distingue i suoi concerti da quelli di altri artisti italiani all’estero. Il pubblico solo in parte parla la sua stessa lingua. Gli altri, la maggior parte, saranno latini e americani. “Nella Grande Mela Laura si sente a casa, la riconoscono tutti– ci racconta David Lapointe, membro dello staff organizzativo della tournee- Il successo sarà assicurato. Sarà una standing ovation”. La sua ovazione in fondo Laura l’ha avuta già il 28 agosto scorso sempre a New York, dove si e’ esibita come ospite speciale, insieme a molti altri artisti del calibro di Paulina Rubio, al Madison Square Garden, altro grande punto di riferimento dello sport e della musica mondiale, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni di Polito Vega, veterano del canale radio CBS. Gli applausi sono stati tutti per lei.
Ma la musica non è solo Pausini. Il mese di ottobre vedrà anche altre esibizioni importanti di artisti italiani oltreoceano. Fra qualche giorno toccherà a Tiziano Ferro. ll 1 ottobre invece è previsto il concerto di Pino Daniele all’Apollo Theatre, sul quale palco ha mosso i primi passi un giovanissimo Michael Jackson. Poi Franco Battiato il 19 ottobre al Le poisson Rouge, storico locale newyorchese. Ma per loro l’attesa è tutta e soltanto italiana. Ci potrebbe essere il tutto esaurito, come per la Pausini. Ma per Laura e’ certo che sarà un sold out davvero internazionale.
Donatella Mulvoni
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