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I weekend di NOSLAPPERS al Funnel

NoSlappers3
[MUSICA]

NoSlappers3ROMA- La musica originale, è cosa nota, soprattutto quella giovane e di qualità, non sempre riesce a trovare tutto lo spazio che meriterebbe, e le occasioni per farsi sentire da un pubblico che vada oltre il pur nutrito gruppo degli assidui frequentatori di locali, sono purtroppo sempre troppo poche.

NOSLAPPERS nasce da un’idea di Fernando Regaldo e Magnolia Golashi proprio per rispondere all’esigenza, avvertita dai gruppi emergenti romani, di avere uno spazio dedicato in cui poter suonare e far conoscere la propria musica; uno spazio nuovo, di incontro e scambio.
Recentemente costituitosi come associazione culturale, NOSLAPPERS offre ai gruppi tesserati la possibilità di esibirsi presso il Funnel, locale situato in via Ostiense a due passi dalla frequentatissima zona dei locali di Testaccio.

Le serate (tutte le domeniche a giugno, e tutti i sabato per il mese di luglio), sono suddivise in tre parti, ciascuna dedicata a un gruppo che ha la possibilità di esibirsi per circa quaranta minuti: un tempo sufficiente per proporre un buon numero di pezzi e fornire al pubblico presente un saggio del proprio repertorio.
La serata del 28 giugno ha visto sul palco tre band della Capitale: Kevlar Project, Zuma, Kantina. Ed è stata una serata speciale: «stasera si filma», annuncia Fernando prima dell’inizio dei concerti.

I Kevlar Project , prima della loro esibizione ringraziano il pubblico presente: è il loro primo live, eppure non si direbbe. Si apre con una intro strumentale, cui seguono alcuni pezzi di un rock caustico, un po’ grunge; l’impressione arriva sicuramente soprattutto dalle voci del chitarrista e del bassista, che si alternano a cantare nei vari pezzi, entrambe graffianti. Tra i brani proposti, colpisce per il testo “Il pollaio”.
Il locale è raccolto, ma l’acustica è davvero buona.
Il gruppo esegue anche una cover del celeberrimo pezzo di Brian Eno, “By this river”, rendendo chiari al pubblico i propri riferimenti.

Dopo i Kevlar Project, salgono sul palco del Funnel gli Zuma. Anche per loro, una quarantina di minuti di esibizione per sei pezzi di rock energico e autorale nello stesso tempo. Ciò che cattura l’attenzione, infatti, è certamente il lavoro fatto sia sulle melodie che sui testi: la voce della cantante – chiara e sporca a seguire l’onda emotiva della canzone – è il coronamento di questo lavoro, che arriva diretto all’ascoltatore attento.
Tra i brani proposti, risulta particolarmente emozionante “Parlare del tempo”, pezzo di chiusura per l’esibizione della band.

A seguire, chiudono la serata i Kantina, i cui sei componenti riempiono quasi del tutto il palco del Funnel. Si cambia di nuovo genere: i Kantina propongono brani di rock italiano classico, con un sound che sembra tuttavia ancora immaturo, lo stesso vale anche per i testi. Uno dei brani proposti sembra tuttavia più compiuto degli altri, “L’ultima volta”.
Ma lo spirito di NOSLAPPERS è anche questo: un laboratorio in cui far crescere talenti e aiutare i giovani musicisti a migliorare puntando sempre al massimo.

Chiara Macchiarulo

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