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Telefilmando: III parte

Alessia_Grassoi
[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiEd eccoci giunti all’ultimo incontro di Created By- La tv delle idee, la tv degli scrittori, organizzata dal S.A.C.T. (Scrittori Associati di cinema e televisione) e in collaborazione con il RomaFictionFest (6-11 Luglio). Siamo partiti da Ashley Pharoah, creatore della famosa serie televisiva Life on Mars per finire con la partecipazione di Frèderic Krivine che, con il suo Un Village Français, ha riportato in salita la popolarità della fiction Francese.

Il 15 Giugno è stato il turno dell’ultimo autore della rassegna televisiva, ovvero Paul Abbott: autore britannico e vincitore di numerosi premi, tra cui due BAFTA (The British Academy of Film and Television Arts ) e un Emmy Award, è stato osannato per aver creato la famosa serie di successo Shameless.
In più Abbott ha anche firmato la serie BBC in sei episodi, State of Play, tratto dall’omonimo film con Russel Crowe, di cui è anche produttore esecutivo.
Ma nell’episodio presentato di Shameless, giunto alla sua sesta stagione, notiamo il vero capolavoro dell’autore Abbott, che ci dona una serie televisiva ormai di culto, ricolma di humour nero.

Trasmesso da Channel 4 e in preparazione della sua settima stagione, Shameless porta decisamente il tratto autobiografico di Abbott, che ha voluto a modo suo (in maniera del tutto romanzata) riportare i suoi travagliati trascorsi familiari. Decisamente un passato burrascoso per un uomo che, prima di divenire sceneggiatore, ha dovuto subire non pochi traumi e aggressioni, che ovviamente l’hanno portato a dover attraversare la dura esperienza dell’internazione per malattie mentali. Ma all’età di ventidue anni, dopo aver vinto un concorso per un dramma radiofonico, Abbott cominciò a collaborare alla fase di scrittura della soap-opera Coronation Street. A  detta sua, non fu lui ad andare incontro alla scrittura, ma quest’ultima a sceglierlo, aprendogli un mondo di idee ed opportunità. Ed è bello sapere che è il destino a metterci sulla strada maestra, donandoci la possibilità di creare storie viste ed apprezzate, di persone comuni che, un po’ come nella realtà, si ritrovano a dover affrontare le dure esperienze della vita.

Shameless narra di una famiglia decisamente non convenzionale, di Manchester, ovvero i Gallangher, composti da Fiona (Anne-Marie Duff) la sorella maggiore di cinque fratelli e il padre, Frank (David Threlfall), ossessionato dall’alcool dopo la fuga prematura della moglie.
Tra guai e situazioni al limite del normale, i Gallangher si ritroveranno ad interagire con personaggi altrettanto irriverenti: la migliore amica di Fiona Veronica (Maxine Peake) ed il suo fidanzato nonché amico di Frank, Kev (Dean Lennox Kelly) ed infine uno straniero affascinante che sembra concquistare il cuore di Fiona, Steve (James McAvoy).
Lungo sei anni la serie è riuscita a conquistare il cuore degli inglesi, approdando in Italia sul canale Jimmy, soprattutto grazie al suo crudo linguaggio di strada, alle naturali riprese con la telecamera in mano e ai characters ben costruiti, che Abbott vuole sottolineare dicendo che: “Ci tengo a precisare però, che non si tratta solo di un rigurgitare di mie esperienze, ma è una cosa strutturata, costruita, scritta. Non è una storia sociale, ma una confezione per la televisione e sono molto soddisfatto di ciò che ho fatto“.
Inoltre, la serie è stato anche il trampolino di lancio del ben noto attore James McAvoy, conosciuto da molti per il suo ruolo ne L’ultimo Re di Scozia e di pellicole più recenti come Espiazione e Wanted, accanto alla conturbante Angelina Jolie.

Ma non solo, perché se da un lato Shameless ha donato a McAvoy l’ascesa nel mondo luccicante di Hollywood, dall’altro ha fatto da cupido per la sua attuale compagna Anne-Marie Duff, nel rispettivo ruolo di Fiona (ma in molti potranno anche ricordarla protagonista nel film Magdalene del 2002, di Peter Mullan).
C’è da dire che la serie è stata anche contornata da questi piccoli gossip, portandola all’attuale successo che fa da vanto alla rete Channel 4.
Dal canto suo, Abbott, gioca sorprendentemente con la miseria e la riporta a galla, ai nostri occhi, rassicurandoci sul futuro: pare che stia programmando da tempo un Live Action, sorto dall’unione di due idee differenti, dal nome Savages. Ma se già c’è in cantiere un nuovo goiellino britannico, in America c’è chi pensa al remake, commissionando la versione statunitense della vita dei Gallangher, per la rete americana HBO.

Con questo si conclude il ciclo di incontri alla Casa del Cinema, che avrà un suo seguito il 10 Luglio, per una conferenza finale durante il RomaFictionFest.
Proprio su quest’ultima notizia, ricordiamo l’appuntamento della manifestazione, che partirà dal 6 Luglio alla Multisala Adriano: nella lista degli invitati figurano già Eric Dane e Justin Chambers (colleghi medici della serie televisiva di culto Grey’s Anatomy), nonché l’attore-regista Kenneth Branagh, che giungerà per ritirare il Premio alla Carriera. Quindi, cosa state aspettando? La Stagione della Fiction è già cominciata!

Alessia Grasso, cinema, martelive, martemagazine, Rubriche

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