Eclettica-mente… bordello!
[TEATRO]
ROMA- Un cielo scintillante di stelle, un casale medievale, griglie fumanti, fiumi di birra e soprattutto musica, teatro energia e… “bordello”! Sono stati questi gli ingredienti principali che si sono mescolati come in una paella spagnola, senza aggiunta di condimenti vari, e che hanno animato la sesta serata di Eclettica.
Evento multiartistico, giunto alla sua V edizione e che proseguirà fino al 21 giugno, trae la sua origine dall’unione di tre associazioni (Kollatino Underground, Artempo, Confluenze Urbane) con il municipio V e Insieme per l’ Aniene, che ha dato e continua a dare voce e forma alle IDEE IN FERMENTO, così come definito l’evento da loro stessi.
Saporito e piccante è stato il fantasioso spettacolo teatrale di Luciano Melchionna in collaborazione con il format di Cianchini che ha portato in scena Dignità autonome di prostituzione in cui venti attori protagonisti hanno interpretato travestiti e prostitute in una casa chiusa.
E sono state proprio queste prostitute ad accogliere festosamente e calorosamente il loro pubblico nel Casale della Cervelletta (adibito a spazio teatrale, dove si è svolta l’intera serata) gioioso a sua volta di ricevere attenzioni varie e che ha riservato “rapporti ” speciali nelle sue varie stanze.
L’inizio della serata è stato caratterizzato da un clima di mercificazione: un vero e proprio bordello! E’ stata questa infatti la chiave d’accesso e parola ricorrente della serata.
Donne e uomini truccattissimi e sciantosi, coloratissimi ed “eclettici” -per rimanere in tema- hanno fatto cabarèt dal primo istante divertendo tutti. Ciò che li ha differenziati dalla realtà è che queste meretrici e pseudo-donne hanno venduto la loro arte, non il loro corpo. Ognuna delle prostitute aveva un numero di clienti limitato, e ogni cliente- spettatore aveva a disposizione dei dollari per scegliere la sua donna- tra le venti a disposizione- e pagarla per ricevere in cambio la sua prestazione. Quale? Dipendeva ovviamente dalla scelta! La “mejo de’ niente” la “1004” e tante altre. E ognuna riservava un tete-à-tete con pochi spettatori.
Tutto questo è stato ideato e creato per fare in modo che tra l’attore e lo spettatore si creasse un rapporto di intimità. E chi meglio di una casa chiusa poteva rappresentare questo? “L’obiettivo è stato quello di creare un ciclo di performance teatrali al prezzo contrattato tra le due parti: l’attore che si prostituisce pur di far vedere la sua arte e lo spettatore- cliente che sceglie cosa e come farne”.
Questa è stata la performance principale su cui ha ruotato la serata, ma tra i presenti e non meno evidenti ci sono stati i Ministri, band musicale milanese che ci ha folgorato sonoramente con il suo rock fuori dagli schemi, che è scivolato più volte nella melodia.
E poi ancora MOMO, accompagnata da Luca Venitucci al piano, ha collaborato con la sua arte innata, a riempire con la sua vocalità le stanze del casale.
La notte è stata lunga, soddisfacente e divertente.
E per chi avesse voglia di partecipare come protagonista a questo evento, per vivere una nuova sensazione e un nuovo rapporto con l’arte, può farlo raggiungendo il Casale della Cervelletta, in via di Tor Cervara a Roma, fino al 21 giugno.
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