In Tournèe nei Centri Anziani
[TEATRO]
“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto” o almeno, secondo il vecchio adagio, dovrebbe farlo. Tuttavia, il mondo del teatro trascura spesso – e colpevolmente – tutta quella vasta fascia di pubblico che, per ragioni di natura economica o culturale, resta fatalmente estromessa dalla sua fruizione.
Le sale teatrali sembrano destinate a restare appannaggio esclusivo di èlite privilegiate, almeno fino a quando non interviene un progetto dirompente ad invertire questa rotta, portando coraggiosamente lo spettacolo dal vivo fuori dai suoi angusti “luoghi deputati”.
È questo il caso dell’iniziativa Non andare, rimani! che si pone come un’insolita tournèe – gratuita e aperta a tutti – volta a proporre, con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, due rappresentazioni “professionali” nei Centri Anziani di Aguzzano, Casal Bertone e Settecamini.
La manifestazione nasce dalla collaborazione tra gli Uffici Cultura e Territorio del IV e V Municipio e la volontà di Riccardo Belli e Massimo Lombardo – responsabili della sezione Arti Sceniche dell’Associazione Confine Variabile – che concludono così una Trilogia della Marginalità iniziata esattamente dieci anni fa.
La prima tappa del progetto, Malati di Teatro, aveva portato la formazione ad operare all’interno di sei importanti nosocomi romani con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e le istituzioni rispetto alle esigenze dei degenti. Il secondo capitolo, Tutti giù…a teatro, ha condotto ad una capillare esplorazione delle periferie capitoline, trasformando le scuole, le Case del Popolo ed i centri culturali in altrettanti palcoscenici improvvisati. Il momento conclusivo del percorso – che raccoglie l’eredità del migliore teatro itinerante degli anni ’60 – approda nel multiforme universo dei circoli ricreativi per over 65, presenza peculiare della geografia sociale della città.
La realizzazione degli spettacoli – rappresentati a rotazione dal 18 maggio al 6 giugno nei tre centri selezionati – è affidata alla compagnia dell’Associazione Teatrale Il Palcoscenico con la regia di Roberto Bencivenga, che ha scelto per l’occasione due commedie contemporanee.
La prima, Due dozzine di rose scarlatte, è un classico del teatro d’evasione del secolo scorso, scritto nel 1936 da Aldo De Benedetti per Vittorio De Sica e Giuditta Rissone. Occasionato da una divertente trama da commedia degli equivoci, il testo può contare su una macchina scenica puntuale e raffinata che sfrutta gli echi pirandelliani propri della sua epoca. La seconda drammaturgia, scritta dallo stesso Roberto Bencivenga nel 1984, si intitola Folli sempre folli fortissimamente folli e si dipana come un giallo paradossale ambientato all’interno di una casa di cura per malattie mentali.
Tra applausi e risate, dunque, il teatro torna a riscoprire il proprio valore civile dimostrandosi uno strumento ancora capace di valorizzare la condivisione umana senza alcuna esclusione.
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