In viaggio…tra le righe
[L’ILLETTERATA]
La letteratura di viaggio (e non da viaggio che è tutta un’altra cosa) è sempre stata una porzione del settore che ha interessato principalmente i viaggiatori indefessi, o i sognatori: coloro che non potendo permettersi di mollare tutto e andarsene in giro per il mondo, riescono a costruirsi i loro viaggi, volando con la fantasia, laddove i piedi o il portafoglio non possono arrivare.
Altra cosa le guide turistiche, unico mezzo di sopravvivenza nei luoghi lontani.
Eppure bisognerebbe ascrivere alle categorie sopra menzionate, un altro tipo ancora di letteratura di viaggio: quella dove il viaggio avviene più o meno dichiaratamente tra le righe, dove la cronaca è quella del viaggio personale, dove le esperienze raccontate sono quelle di vita vissuta dall’autore stesso.
Mi sono capitati tra le mani proprio due libri, nell’ultimo periodo, che mi hanno fatto riflettere proprio su questa tipologia alternativa di letteratura di viaggio.
Il primo, Cronache da Siviglia di Federico Di Vita, è edito da Round Robin, è una cronaca disordinata e folle di un Erasmus in Spagna, nell’Andalusia, con storie sbilenche e struggenti, dolci e piene di vita di un’esperienza indimenticabile, che per quanto finita continua nel tempo a propagarsi: tra il Portogallo e i vicoli di Calle Verde e la luce radiosa di Siviglia.
Cronache da Siviglia è un libro per tutti, per chi ama il viaggio, per chi ama la compagnia, anche per chi ama il calcio, ma soprattutto per chi ama profondamente la letteratura, tanto da indurre il lettore a credere che il viaggio dell’autore sia anche un po’ un viaggio alla ricerca di sé, o quanto meno alla ricerca di un luogo magico dove parole scritte a caso assumono, armonicamente disposte, una sagoma compiuta, proprio come in altri tempi ed altri luoghi facevano i Trovatori.
Amarsi a Roma. Guida per cuori sbandati, di Roberto Carvelli, edito dalla Ponte Sisto, invece, è una sorta di guida pseudo romantica dei luoghi di Roma, una mappa spensierata di passeggiate adatte ad innamorati o a cuori solitari, attraverso racconti e memorie dell’autore, che utilizza i classici della letteratura romantica o anche le interviste a tutti quegli scrittori che hanno dipinto Roma come una città da vivere per amare. Carvelli racconta la città con gli occhi di chi l’amore l’ha trovato, di chi l’ha appena perso e di chi continua a cercarlo, senza mai darsi per vinto. Le strade e i vecchi palazzi, i giardini e le cabine telefoniche, i vicoli e le terrazze, tutto disegna una mappa della città che accompagna il lettore nella scoperta di una Roma nuova. Questo volume inaugura, inoltre, la nuova collana FUORILUOGO della Ponte Sisto, diretta da Daniela D’Angelo e dallo stesso Carvelli: si tratta di guide insolite per perdersi nelle città italiane, tra percorsi inconsueti, luoghi noti e ignoti, spunto per meditazioni assorte e vagabonde, per riscoprirsi cittadini o anomali turisti, accompagnati dalle suggestioni e dai ricordi degli stessi autori.
Due personaggi estremamente diversi a confronto quindi: Federico Di Vita, è un giovane studente romano che ha saputo convertire, con spontaneità e leggerezza, un viaggio Erasmus nella sua prima, riuscitissima, fatica letteraria; mentre Roberto Carvelli ha già vissuto diverse esperienze letterarie, mantenendo sempre molto alto l’ironia di raccontare con una narrazione semiseria e divertente. Due tipi diversi di narrativa del viaggio, dove il viaggio è quell’evento tra mistico ed ideale dove l’anima ritrova se stessa e le sue aspirazioni più nascoste.
Da leggere… con la leggerezza di chi è consapevole che gli insegnamenti maggiori e la propria evoluzione nascono sempre e comunque dalle contaminazioni che si celano nei viaggi, veri o anche solo immaginari.
Federico Di Vita, Cronache di Siviglia, Round Robin, pag. 157, € 12
Roberto Carvelli, Amarsi a Roma. Guida per cuori sbandati, Ponte Sisto, pag. 165, € 14