Traslochi ad arte: nudo?
[ARTI VISIVE]
Tra un’aperitivo “dance” e un bicchier di vino,
tra una spallata al vicino e un’occhiata al piattino,
tra uno sguardo intrigante e un invito galante,
abbiam vissuto il Beige in un’atmosfera calda e penetrante.
E seguendo la scia del ponentino
siamo giunti in questo locale trasteverino
E Uranusmoon il 20 gennaio scorso
ha tracciato con varie arti il suo percorso.
Il fiato all ‘oboe di Lea Mencaroni
ha dato vita a soavi e allietanti suoni.
Affiancata dal violoncello di Mariaclara Verdelli
che ha scandito i ritmi più belli.
Tutto questo è stato condito
dai piedi nudi di un live con lo spartito.
E Fabio Imperiale prendendone atto
in quattro e quattro otto, ha fatto loro un ritratto.
Il nudo è stato il tema della serata
stile di vita, arte o scelta forzata?
Artisti itineranti protagonisti,
con un pubblico che ha messo “a nudo” i propri gusti.
E riconoscendosi nelle trame degli attori vaganti,
gli occhi son diventati davvero partecipanti.
Il pubblico pur essendo coi guanti trattato
si è sentito invece dalle parole denudato.
Negli specchi i propri riflessi,
ma provate mai a guardare dentro voi stessi?
Nella quotidianità tutto sembra normalità
ma “dietro le quinte” che ci sta?
Federico Cinti ha suonato la chitarra
accompagnando le performance di Sonia Scorti “senza sbarra”
che simulando un orgasmo quasi reale
ha fatto crollare l’idea di paradiso non artificiale.
Simone Alessandria e Daria Mariotti
gli altri compagni di Sonia Scorti.
Alessandro Bernabei e Agostino Terranova
con Linda Sessa, i componenti restanti di quest’arte nova.
Di bianco vestito ogni singolo teatrante
girovagava tra la gente con “a capo” il clown narrante.
Si è “parlato” dell’incontro- scontro di ciò che siamo
che vorremmo essere e che appariamo.
E grazie alla regia di Patrizia Bollini,
sulla scena, sono stati tutti dei figurini.
Con l’intervento di Valeria Patrizi pittrice per passione,
che con tratti di china e acrilico, emerge nella confusione.
Eleonora Gianfermi con i suoi pennelli e
i colori rosso e blu, intonati come stornelli,
ha realizzato un quadro eloquente
su un corpo vivente.
Il bodypainting è la tecnica da lei utilizzata
che ha reso originale e colorita tutta la serata.
Non solo le gambe della modella sono state la sua tela
perchè la sua mano fluida scorreva come una barca a vela.
Maurizio Terlizzi con i suoi scatti professionali
anche se in bianco e nero abbagliavano come fanali.
E Roberto Viccaro con le sue lampade variegate
ha creato un gioco di luce e di forme svariate.
E nell’architettura labirintica del locale
tutto ha preso forma in maniera differente, ma universale.
“In scena” tutti contemporaneamente
con Marianna Pisanu organizzatrice competente.
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