Levia Gravia_ Il Contributo
CD MUSICA- L’album d’esordio dei ” rispecchia i più alti principi della musica italiana. Dieci tracce evocative e concrete rivelano l’essenza della band salernitana che sapientemente mescola elementi del passato, come il costante sottofondo di fisarmonica, e del presente, soprattutto nelle influenze etniche e soft jazz.
L’ascolto de “Il Contributo” è interessante: l’album parte con il brano “Cinque Soldati”, vincitore nel 2006 del “Premio Ecoradio” per la canzone più vicina ai temi della pace e della solidarietà, una marcia scandita a ritmo di chitarre pizzicate e un lento levare che arriva all’epilogo finale accompagnato da un sottile flauto.
I Levia Gravia, Alfonso De Chiara, Fabio Raiola, Pasquale Lancuba, Antonello Altieri, Domenico Andria e Franco Gregorio hanno concepito un album ricco di sonorità cangianti e simmetriche che accompagnano testi impegnati ma allo stesso tempo liberi da schemi, quello che risulta subito evidente dall’ascolto è la totale mancanza di rigidità, di comparazioni statiche se non di paragoni a cantautori italiani come Ivano Fossati.
La seconda traccia “Dalla Finestra di Villa Quiete” è un’esplosione di sensazioni solitarie espresse in crescendo e movimento di pianoforte, intensa e romantica ha la classica forma poetica in quartine e rime, una traccia che emoziona, più moderna delle altre. Più spensierata “Niente di veramente blu” “…Una tonalità sospesa…” come canta De Chiara, una vera ode al colore del cielo. “Troppo Tempo”, il brano che mi ha colpito di più sia per l’intensità delle parole che per la melodia, un’intro di piano per quattro minuti e mezzo di una romantica canzone da ascoltare appoggiati a un soffice cuscino. Un tango per la quinta traccia “Un Lunedì al Sole”, “…Respirare sul mare calmo del mio ozio con il mio orgoglio che sta zitto anche lui disteso qui ad aspettare di respirare…” un ritornello accompagnato dalla fisarmonica di Pasquale Lancuba, che ci porta come in un sogno in riva al mare, distesi ad aspettare le onde . Mare e blu, colori e scenari che ricorrono spesso nell’album dei “Levia Gravia” enfatizzati dal suono di sax e fisarmonica. Più gitano “Ferito a Morte”, pezzo con atmosfera da duello arricchito da un bellissimo assolo di chitarra acustica, nato dalle mani di Fabio Raiola e una splendida conclusione di fisarmonica e batteria. Non si può attribuire un unico stile ai Levia Gravia, ogni canzone si accosta a un diverso genere musicale, mi verrebbe da definire etno-swing quello de “La Vittima Attraente”, allegra e imprevedibile storia d’amore. Atmosfere più rilassate per l’ottava traccia “Il Fiore D’Inchiostro” una ballata perfetta per la pre conclusione dell’album, dove il fiore d’inchiostro rispecchia la creatività dell’autore, quando la scrittura di una canzone diventa un lasciapassare dei sogni. Anche in “Cera Bruciata” e “Disamore” i Levia Gravia dimostrano il loro talento e la particolare cura del suono e delle atmosfere, prodotti dalla Otium Records il loro album di debutto “Il Contributo” lascia stupiti per l’ottima interpretazione delle canzoni.
Un nuovo spiraglio di qualità nel mercato discografico italiano.
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