Chiara Ceccarelli, La finestra viola A+C
LIBRI- Alla sua prima pubblicazione Chiara Ceccarelli ci offre un romanzo intimista e di riflessione, in cui la vicenda della protagonista annulla il tempo e lo spazio portandoci in un continuum temporale tra passato e presente. La finestra viola è un racconto di amicizia, di amore, di dolore, di tristezza, di voglia di recuperare e vivere ed è un’opera prima interessante e curiosamente costruita sulla capacità tutta umana di costruire la vita sui sensi di colpa.
Un banale graffito sul muro di un bagno riporta Claudia, una donna ormai matura, sposata, divorziata e con una figlia adolescente, a ripercorrere una parte della sua infanzia, in particolare quella che la lega ad Alessia, una cara amica morta tragicamente e che sente di aver tradito, non riuscendo a starle vicino come forse avrebbe dovuto. E’ così che la sua vita passata, la storia della sua adolescenza si intrecciano con il presente, con la maturità, insomma con un’altra Claudia che però ancora non è riuscita a perdonarsi il comportamento che ha avuto con l’adorata amica. I sensi di colpa diventano per questo elementi fondamentali del racconto, tanto da venire personificati dalla protagonista e trasformati in personaggi da fronteggiare.
Un flusso di coscienza davvero particolare caratterizza questa narrazione che spiazza il lettore e lo conduce nei meandri della psiche di una donna incredibilmente sensibile, in grado di affrontare le parti buie del suo cuore con grande coraggio ed umiltà. Una sorta di tribunale immaginario accompagna la protagonista nel suo percorso di rimozione del dolore mai sopito, e coinvolge il lettore nel suo ruolo di giudicante e giudicato. Seppure con una sensazione di angoscia crescente e di ineluttabilità, che lo contagiano lasciandolo in balia della tristezza crescente e dei sensi di colpa, la storia risulta in qualche modo credibile. Forse è un po’ forzoso il ritmo alternato tra passato e presente, così come a volte viene lasciata un po’ troppo all’interpretazione del lettore la narrazione parallela della vicenda della figlia della protagonista, che avrebbe bisogno di indicazioni più precise e di nessi più evidenti, così da costruire ancora più fortemente l’intera vicenda. In ogni caso la storia è in grado di coinvolgere ed incuriosire il lettore e di fungere da richiamo intimo ad un dramma sociale di sempre più rilevante importanza ed attualità.
Chiara Ceccarelli, La finestra viola A+C, Il Filo Editore, pag. 72, € 13
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