MILANO- Chi siamo? Da dove veniamo? Ma soprattutto, dove stiamo andando? Sono domande esistenziali che prima o poi ognuno di noi si pone. Ma sono anche domande che andrebbero correlate ad un tema, quello del lavoro, molto dibattuto.
In un periodo in cui si definiscono imprenditori illuminati persone capaci solo di lasciar buchi di bilancio o di prender parte a cordate a basso rischio, lo spettacolo scritto da Gabriele Vacis e Laura Curino, in scena la Piccolo Teatro Studio di Milano, rappresenta un vero toccasana: Camillo Olivetti, alle radici del sogno è infatti una vera e propria biografia del fondatore dell’omonima azienda torinese, ricca di aneddoti utili ad avvicinare il pubblico ad una figura forse meno nota rispetto a quella del figlio Adriano, ma altrettanto geniale ed innovatrice. Inoltre ha l’indubbio pregio di consentire al pubblico di fare i dovuti raffronti con gli attuali imprenditori italiani.
In un periodo in cui si definiscono imprenditori illuminati persone capaci solo di lasciar buchi di bilancio o di prender parte a cordate a basso rischio, lo spettacolo scritto da Gabriele Vacis e Laura Curino, in scena la Piccolo Teatro Studio di Milano, rappresenta un vero toccasana: Camillo Olivetti, alle radici del sogno è infatti una vera e propria biografia del fondatore dell’omonima azienda torinese, ricca di aneddoti utili ad avvicinare il pubblico ad una figura forse meno nota rispetto a quella del figlio Adriano, ma altrettanto geniale ed innovatrice. Inoltre ha l’indubbio pregio di consentire al pubblico di fare i dovuti raffronti con gli attuali imprenditori italiani.