Apre il FabLab Diffuso (e gratuito) della Regione Lazio
Sono entrati a pieno esercizio i tre Fabrication Laboratory lanciati dalla Regione Lazio a Roma, Bracciano e Viterbo, presso le rispettive sedi di BIC Lazio, per promuovere l’innovazione tecnologica nei settori legati alle attività culturali a partire dalla fabbricazione digitale, dall’open source e dalla condivisione collettiva di esperienze e know-how.
La programmazione del nuovo FabLab Diffuso della Regione Lazio, ufficialmente attiva da questo mese, prevede attività di analisi, produzione e formazione nell’ambito dell’ICT, quali scanning, design, Arduino, modellazione e stampa 3D, laser cutting e prototipazione rapida, rivolte a studenti, creativi, inventori, artigiani e startup, con accesso gratuito e guidato agli spazi e alle tecnologie adatte a sviluppare progetti e sperimentazioni a basso costo.
Ciascun FabLab ospita 3 differenti aree di lavoro (Digital Lab, Interactive Lab e Training Lab) più uno spazio di Talent Working dedicato alla condivisione e alla coprogettazione, e si sviluppa intorno ad un indirizzo tematico specifico: per il FabLab Roma Casilino arti creative, moda, design, visual communication, cinema e new media; per il FabLab Bracciano agrifood, robotica applicata alla coltivazione e “customizzazione” degli alimenti; per il FabLab Viterbo tecnologia per il restauro, la sicurezza e la divulgazione dei beni culturali.
Il FabLab Diffuso, nato dal progetto “STAArt Up – Creazione di Fab Lab Regionali per Imprese Operanti nel Campo Culturale, Creativo e delle Arti Figurative” promosso dall’Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili della Regione Lazio e finanziato dal Piano Operativo Regionale 2007-2013, si avvale del supporto del network Roma Makers nella gestione del lancio e del primo periodo di avvio, e mira a sviluppare la nuova figura dell’artigiano digitale e a imporsi come centro di competenze e di sviluppo per il settore manifatturiero e artistico del territorio.
Lorenzo Savarese