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Alice nella Città, tutti i premi della 17esima edizione

Molti la considerano una costola della Festa del Cinema dedicata ai ragazzi, ma in verità Alice nella Città nasce tre anni prima e, con la sua 17esima edizione, è ormai prossima alla maggiore età. Anche quest’anno il festival ha selezionato decine di film e organizzato numerosi eventi per promuovere il cinema alle nuove generazioni, opere pensate per un pubblico di ragazzi ma non per questo prive di tematiche attuali e di spessore, tra le quali spiccano ovviamente quelle legate al mondo degli adolescenti. Seppure si tratti per la maggior parte di film indipendenti, di registi giovani se non esordienti, la qualità delle opere selezionate stupisce ancora una volta, offrendo uno spettro di conoscenza del reale ampissimo. Film di nicchia e artisti giovani si mescolano a grandi star internazionali, per una kermesse  che è stata premiata dal pubblico con un incremento delle visite del ben 26%.

In chiusura del festival, sabato 26 ottobre, la giovane giuria ha assegnato i premi dopo una valutazione tutt’altro che scontata. Il premio Miglior Film è andato The Dazzled dell’esordiente Sarah Suco, un film complessa ambientazione delle comunità religiose.  Il premio Speciale della Giuria va a invece Son-Mother della regista iraniana Mahnaz Mohammadi, capace di affrontare con intensità e gusto la difficile condizione di una giovane vedova in Iran costretta ad affrontare difficoltà economiche e pregiudizi per salvare la propria famiglia. Tra tutti, però, il film che torna a casa con più riconoscimenti è Cleo di Eva Cools, che dopo avere vinto il premio di MyMovies, vince anche il premio Tim Vision e il premio DO Rising Star per l’attrice protagonista Jager Yolanda Moreau, eccezionale nell’interpretare la diciassettenne Cleo nel suo difficile percorso di elaborazione del lutto.

la famosa notte degli orsi in sicilia

Poi c’è Lorenzo Mattotti, celebre fumettista e illustratore, che a 65 anni e al suo primo lungometraggio da regista si aggiudica il premio per la Miglior Regia per il fantastico film animato tratto dal romanzo di Dino Buzzati La famosa invasione degli Orsi in Sicilia. Mattotti, oltre ad essere l’unico autore maturo in questa lista è anche l’unico uomo ad essere stato premiato, segno di una nuova generazione di cineasti in cui finalmente viene dato ampio spazio alle voci femminili. Infine da segnalare il premio Raffaella Fioretta per il cinema italiano a Buio di Emanuela Rossi, il premio per i giovani talenti a Nora Stassi per la sua interpretazione in L’Agnello di Mario Piredda e il premio RG Casting a Beatrice Grannò per il ruolo in Mi chiedo quando ti mancherò di Francesco Fei.

Si conclude così Alice nella Città 2019, una 17sima edizione da record che prepara a un futuro ricco di possibilità. Chissà cosa potrà fare Alice una volta diventata maggiorenne. Non vediamo l’ora di scoprirlo!

Daniele Silvestri in Tour nei palasport ma “senza palco”

Un allestimento scenografico spettacolare e “senza palco”, una grande band con 2 batterie e 9 musicisti, tanti ospiti e una scaletta che contiene 25 anni di successi: il prossimo live di Daniele Silvestri “La Terra dal vivo sotto i piedi”, il suo primo tour nei Palasport di tutta Italia, partirà il prossimo 25 e 26 ottobre da Roma e si preannuncia come un mega show.

Silvestri torna a sorprendere portando in scena il primo concerto senza palco, in cui, insieme ai musicisti, non si esibirà su un normale palcoscenico ma sopra un gigantesco cumulo di terra (richiamo al titolo dell’album) al centro del palasport, mentre un imponente ledwall e un gioco di luci particolarissimo comporranno il resto della scenografia.

Con “la terra sotto i piedi”, insieme a Silvestri, ci sarà una super band di 9 musicisti, formata dalle due batterie di Fabio Rondanini e Piero Monterisi, dal basso di Gabriele Lazzarotti, dalle tastiere e sintetizzatori di Gianluca Misiti, dalle chitarre di Adriano Viterbini e Daniele Fiaschi, dal fagotto e tromba di Marco Santoro, dalla tromba e percussioni di Jose Ramon Caraballo Armas e dalle tastiere di Duilio Galioto.

Oltre a loro, ospite fisso del tour sarà Rancore. Il rapper, già con Silvestri su Argentovivo, sarà presente in tutte le date con innesti a sorpresa del suo labirintico mondo visionario.

La scaletta, nata durante le lunghe prove che hanno tenuto Silvestri e la sua band per un intero mese all’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini di Roma, alternerà momenti elettronici tiratissimi, a set più acustici e dilatati, mentre una parte centrale sarà dedicata ai festeggiamenti di questi 25 anni di musica con un vero ‘concerto nel concerto’: un viaggio nel tempo rigorosamente cronologico dal 1994 ad oggi, con una carrellata senza sosta dei brani iconici e rappresentativi della sua carriera.

Entrato nella storia della musica italiana per essere il primo artista a vincere con una sola canzone il Premio della Critica, il Premio per il Miglior Testo e il Premio della Sala Stampa Radio Tv a Sanremo e anche il Premio Tenco con la penetrante Argentovivo, Silvestri abbandona i fili sospesi di Acrobati, e torna sulla scena live con una produzione dai grandi spazi, in cui il suono si mescolerà alle luci in una parabola musicale e visuale potente e d’impatto, curata in ogni minimo dettaglio, che porta la firma di Giancarlo Sforza alla direzione e progettazione scenografica e quelle di Giorgio Testi e Filippo Rossi alla regia video, mentre un outfit esclusivo per tutta la band è stato pensato ad hoc dalla stylist Maria Vittoria Castegnaro.

Ci sono voluti 50 anni di vita e 25 di carriera per trovare non tanto il coraggio, quanto la voglia di decidere di fare un tour nei palasport. Ho sempre amato gli spazi più raccolti, o la magia dei teatri..e continuerò a farlo. Ma ho anche sempre avuto voglia di cimentarmi con sfide diverse, e a quanto pare le nuove canzoni sembrano spingermi in questa direzione” aveva presentato così Daniele il nuovo tour sui social, il primo nei palasport dopo il memorabile successo in trio con Max Gazzè e Niccolò Fabi nel progetto “Il Padrone della Festa” e dopo lo spettacolare concerto-evento tenuto lo scorso anno con Manuel Agnelli, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Max Gazzè, Niccolò Fabi e Diodato, tutti suoi ospiti nelle oltre 3 ore di musica live “Le cose in comune”, che aveva entusiasmato il Forum di Milano.

Le prevendite per “La Terra dal vivo sotto i piedi”, prodotto e organizzato da Francesco Barbaro per OTR, sono disponibili su ticketone.it e in tutti i punti vendita abituali.

Si partirà da Roma con una doppia data, il 25 e 26 ottobre al Palazzo dello Sport. Le altre tappe sono: 08 novembre 2019 Padova (Kioene Arena), 09 novembre 2019 Rimini (RDS Stadium), 15 novembre 2019 Bari (Palaflorio), 16 novembre 2019 Napoli (Palapartenope), 22 novembre 2019 Milano (Mediolanum Forum), 23 novembre 2019 Torino (Pala Alpitour). Data zero: 19 ottobre 2019 Roseto degli Abruzzi (Pala Remo Maggetti).

Gabriele Marconi diventa “Il medico dei sani” al Piccolo Teatro San Paolo

Uno studio sanitario è condiviso a giorni alterni da due medici: il dottor Omar Coni (Gabriele Marconi) e la naturopata Tonina Mela (Maria Chiara Cimini). Vari pazienti lo frequentano: il maresciallo Troncone, in cura per problemi sessuali; Lara, che soffre di attacchi di panico; Arianna, con il complesso di Peter Pan; Angelica, novizia francescana in perenne stato d’ansia, accompagnata dalla simpatica suor Matilde. Il successo della terapia proposta dal dottor Omar, a base di fialette coloratissime, induce alcuni pazienti a lasciare la naturopata per passare all’ingombrante collega. La dottoressa, insospettita, decide di indagare in prima persona, sottoponendosi in incognito a una visita dal dottor Omar.

Parte da qui, con un crescendo di equivoci e trovate comiche, la trama de “Il medico dei Sani”, commedia in cartellone al Piccolo Teatro San Paolo di Roma (Via Ostiense, 190) dal 16 al 27 ottobre. Si riconferma il sodalizio tra Paolo Mellucci, alla regia, e gli autori Sergio Iovane e Mario Moretti: portano in scena un ventaglio di personaggi solo apparentemente basici, ma in cui frivolezza e inquietudine combaciano. Al viavai di dialoghi, ingenui e talvolta strampalati, partecipa anche Priscilla, segretaria svampita, l’amico Sor Cesare, indomito vetero-comunista, e il figlio Rocco, rapper metropolitano incompreso. L’intreccio è congegnato per creare aspettativa: nello studio medico, i pazienti offrono man mano uno spaccato di umanità fatto di malattie per lo più immaginarie; il malessere, espressione della ricerca di ciascuno di un posto nel mondo, è stereotipato e utilizzato come spunto comico; il motivetto “Glu Glu Glu” arriva prontamente a sdrammatizzare. La banda dei “sani” è manipolata da Gabriele Marconi, nel ruolo chiave del medico cinico e cialtrone, affiancato dalla brava Maria Chiara Cimini. Le coreografie sono curate da Valeria Palmacci. Il risultato è una commedia spassosa, dal ritmo vivace e dal sapore dissacrante. Il finale premia gli spettatori con l’immancabile sorpresa. Si esce più leggeri, con il sorriso, e qualche pillola, opss, “fialetta” di verità.

Prenotazioni: 351.5554875

Da mercoledì a venerdì: ore 21.00; sabato: ore 17:30 e ore 21:00; domenica ore 17:30

Umanità in marcia: a 10 anni dalla morte, il 5° Memorial Stefano Cucchi

«Dieci anni senza Stefano. Umanità in marcia»: è questo il titolo del 5° Memorial Stefano Cucchi, in programma il 12 e 13 ottobre a Roma, a dieci anni dalla sua morte. 

La morte di Stefano Cucchi è entrata nella Storia del Paese. Quanto accaduto dieci anni fa ha oltrepassato le mura delle carceri e le aule processuali. È diventato oggetto di dibattito pubblico, fatto politico, giornalistico e, insieme, motivo di risveglio della coscienza civile di un Paese intero.

Il 5° Memorial Stefano Cucchi è una manifestazione culturale e sportiva importante. «Umanità in marcia» è il messaggio pensato per ricordare la sofferenza di Stefano, la sua morte, la battaglia collettiva urgente per affermare la necessità di un mondo in cui i diritti umani, civili, sociali di tutti e tutte tornino al centro dell’attenzione pubblica. Per questo anniversario abbiamo pensato di organizzare due giornate di incontri sportivi e culturali insieme a quella società civile che in questi anni si è stretta intorno alla famiglia e ha condotto nelle proprie sfere di intervento azioni di avanzamento dei diritti e di promozione della dignità umana.

L’appuntamento è il 12 e il 13 ottobre, per continuare a chiedere verità e giustizia e per i diritti di tutti e tutte.

  

Qui di seguito il programma della due giorni dedicata alla memoria di Stefano Cucchi.

Sabato 12 ottobre 2019 alle ore 18.30 Musica e Diritti presso l’Angelo Mai (Viale delle Terme di Caracalla 55)

La serata si aprirà con un momento di dibattito intorno ai temi dei diritti umani, civili e sociali. Parteciperanno oltre a Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo, il Direttore de L’Espresso Marco Damilano e Luigi Manconi. Nel corso della serata è previsto anche il contributo del fotoreporter Francesco Zizzola.

Seguiranno interventi artistici e musicali di Giancane, Il Muro del Canto, Riccardo Sinigallia, la Rappresentante di Lista, Lucio Leoni, MaTeMusik Band & Crew, Nada Malanima e Piotta.

Domenica 13 ottobre 2019 alle ore 9.00 Maratona, Sport per il sociale e Cittadella dei diritti presso il Parco di Torre del Fiscale (Via di Torre Branca) – Linea metro A, fermata Porta Furba

Oltre alla tradizionale Maratona «Corri con Stefano», il programma della giornata comprende Sport per il sociale e la Cittadella dei diritti che vedrà la partecipazione di numerose realtà e associazioni romane e nazionali. Una grande manifestazione che si compone di attività sportive gratuite, esposizioni, mostre, laboratori per bambini, interventi e incursioni musicali, spettacoli e contributi di esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, del sindacato e delle istituzioni. Una giornata di grande partecipazione civica e civile, con tutte le associazioni e le realtà che si impegnano intorno al tema dei diritti.

Promuovono il 5° Memorial Stefano Cucchi: Associazione Stefano Cucchi – Onlus, Uisp Roma, Comitato Promotore Memorial Stefano Cucchi, Associazione Comunitaria. 

“Natura Molta” – dal 25 ottobre il nuovo doppio album di Gio Evan

È disponibile da oggi in preorder in vinile a questo link   “Natura Molta” (1Day/Artist First), il nuovo doppio album di Gio Evan in uscita il 25 ottobre.
Dal 14 ottobre sarà disponibile anche in presave e preorder digitale al questo link.

Il nuovo lavoro racchiude un disco di 10 canzoni – 7 inediti, oltre ai singoli “Himalaya Cocktail”, “Amazzonia” e “Scudo” che hanno anticipato l’uscita dell’album, e 10 poesie.

In “Natura Molta” confluiscono tutte le doti di cantautore, poeta e performer di Gio Evan, che fanno di lui un artista unico nel panorama italiano.

All’uscita del disco seguirà la nuova tournée nei club “Natura Molta Tour” che prenderà il via il 27 novembre dai Magazzini Generali di Milano. Il tour è una produzione Massimo Levantini per Baobab Music & Ethics; per tutte le info e gli aggiornamenti di calendario: www.baobabmusic.it

Gio Evan, all’anagrafe Giovanni Giancaspro, è un artista poliedrico, scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada. Con oltre 700.000 follower è il poeta vivente più seguito in Italia. 

 NATURA MOLTA TOUR
27 novembre – Magazzini Generali (Milano)
28 novembre – Monk (Roma)
30 novembre – Common Ground (Napoli)
6 dicembre – Viper (Firenze)
13 dicembre – Fuori Orario (Taneto di Gattatico – RE)
14 dicembre – Vidia (Cesena)
28 dicembre – Casa delle Arti (Conversano – BA)
11 gennaio – Latteria Molloy (Brescia)
16 gennaio – Locomotiv (Bologna)
17 gennaio – New Age (Roncade – TV)
18 gennaio – The Cage (Livorno)
25 gennaio -Teatro della Concordia (Venaria Reale – To)

In 30mila per il Buskers In Town 2019 a Centocelle

MArtePress

Il più grande festival buskers metropolitano è terminato con un grande successo. Si parla di oltre 30.000 presenze per il Buskers InTown 2019, la sesta edizione, tenutasi dal 27 al 29 settembre. Ormai habitué del quartiere di Centocelle a Roma, il festival ha ospitato decine di artisti, buskers e musicisti che hanno dato vita a circa 50 tra spettacoli, concerti e laboratori per i più piccoli, tutto rigorosamente in piazza e gratuito. Il riscontro del pubblico è stato come di consueto molto positivo, per une evento adatto a target di qualunque tipo: dalle famiglie con bambini, ai giovani, fino ad arrivare a toccare gli appassionati di musica, arte e teatro.

Due le piazze che sono diventate palcoscenico dell’iniziativa: Piazzale Gardenie e Piazza dei Mirti. Due luoghi di ritrovo abituali per agli abitanti di Centocelle, perfettamente adatti per performance di questo tipo. Oltre al pubblico che tutte le sere dalle 21 si è dato appuntamento per farsi stupire dai buskers, si sono aggiunti numerosissimi passanti che, usciti magari per una cena con gli amici o in famiglia, si sono ritrovati immersi in un’atmosfera festivaliera che li ha attirati a suon di musica, divertimento e grandi emozioni. L’apice del festival si è toccato, ovviamente sabato 28 settembre con entrambe le piazze che letteralmente strabordavano di spettatori alla ricerca della posizione migliore per ammirare gli artisti: i bimbi seduti a terra in prima fila, gli adulti in cerchio tutt’attorno, qualcuno in piedi sulle panchine altri sulle spalle di amici. Tutto per partecipare alla magia di un evento che ha visto giocolieri, clown, musicisti e artisti di strada di ogni tipo.

Buskers In Town è stato l’evento di chiusura di un’estate che ha visto numerosi festival di strada animare la provincia e la periferia laziale: Tolfa, Carpineto, Segni, Corviale e molti altri. L’elemento in comune di tutti questi festival è stato il collettivo artistico Scuderie MarteLive, il più grande d’Italia, che ha curato la direzione artistica, l’organizzazione e la promozione di tutti questi eventi. Con il festival di Centocelle si entra ufficialmente nell’autunno, in attesa della prossima estate piena di colori, luci e buskers.

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La passione di Giovanna D’arco musicato da Corrado Nuccini e Xabier Iriondo a Inkiostro

Corrado Nuccini e Xabier Iriondo porteranno la loro sonorizzazione dal vivo di “La passione di Giovanna D’Arco”, capolavoro del cinema muto del regista Dreyer, in un’imperdibile cine-concerto.

Venerdì 18 Ottobre, presso la Chiesa S. Oliva di Cori, Corrado Nuccini e Xabier Iriondo presenteranno il cine-concerto “La passione di Giovanna D’Arco” (1928) all’interno di InKiostro – Rassegna di musica e scrittura, che per l’occasione tornerà ad essere Rassegna di musica buona e giusta.

Per la prima volta la Chiesa S. Oliva diverrà una sala cinematografica con la proiezione del capolavoro del cinema muto “La passione di Giovanna D’Arco” che Corrado Nuccini e Xabier Iriondo sonorizzeranno dal vivo in una complessa revisione musicale: una rappresentazione intensa e drammatica che alterna melodia, silenzi e rumore.

Durante InKiostro – Rassegna di Musica e Scrittura sono saliti sull’altare della Chiesa di Sant’Oliva a Cori Dellera (Afterhours), Emidio Clementi (Massimo Volume) e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Paolo Benvegnù, Guido Maria Grillo, Giulio Casale, Emanuele Colandrea (Eva Mon Amour/Cappello a Cilindro) e Rival Karma (dagli UK), che hanno registrato sempre il tutto esaurito.

La rassegna è nata con lo scopo di valorizzare esperienze musicali nazionali e internazionali di qualità, contraddistinte da un significativo tasso di sperimentazione e una forte autorialità. La proposta artistica è resa più affascinante dalle location particolarmente suggestive che ne potenziano l’impatto emotivo; protagonista degli appuntamenti della rassegna non è solo la musica in quanto tale, ma il connubio creativo con i preziosi spazi (teatri, chiese, palazzetti storici…) del territorio e la sacralità della stessa.

Un valore aggiunto della rassegna è senza dubbio la Chiesa di Sant’Oliva. Il complesso è stato costruito nel XII secolo sui resti di un tempio romano. Nella volta è presente un bellissimo ciclo pittorico risalente al XVI secolo con immagini dell’Antico e Nuovo Testamento e del Giudizio Universale.

Prima e dopo i concerti l’azienda agricola “Le Quattro Vasche” e il Ristorante “Caffè del Cardinale” offriranno la possibilità di degustare i loro prodotti presso Palazzetto Luciani (antistante la chiesa di Sant’Oliva).

InKiostro Rassegna di Musica e Scrittura ha il patrocinio del Comune di Cori e della Regione Lazio, in collaborazione con:

Ukizero.com – Le Quattro Vasche – Caffè del Cardinale – Vinileria – The Parallel Vision – Il circo della farfalla onlus.

INFORMAZIONI

ore 20:00 apertura porte Chiesa S.Oliva

ore 20:00 inizio degustazioni a Palazzetto Luciani

ore 21:00 inizio concerto (le degustazioni riprenderanno a fine concerto)

https://inkiostro.eu/

BIGLIETTI

10 euro

Prenotazione: 340 6411717 (sms/whatsapp) – inkiostrorassegna@gmail.com// info@inkiostro.eu

I prossimi appuntamenti di Inkiostro:

Domenica 10 NOVEMBRE alle 18:00
Way to Blue | Roberto Angelini & Rodrigo D’Erasmo

***

La Passione di Giovanna d’Arco

(C.T. Dreyer, 1928)

110 minuti 

Il mondo interiore di Giovanna d’Arco raccontato dalla musica di Xabier Iriondo e Corrado Nuccini, per la prima volta insieme sul palco per sonorizzare live uno dei capolavori del cinema muto: “La Passione di Giovanna d’Arco” del regista danese Carl Theodor Dreyer. La pellicola, del 1928, racconta il processo alla Pucelle d’Orléans nel castello di Rouen, avvenuto nella sola giornata del 30 maggio 1431, ed è passata alla storia per la scelta di Dreyer di utilizzare quasi esclusivamente primi e primissimi piani,  attraverso i quali descrive la complessità morale dei protagonisti, sondando le profondità spirituali della fede, dell’amore e della morte. 

Sin dall’inizio del film Giovanna D’Arco mette in scena una serie infinita di sguardi ed espressioni come rapita in uno “stato di grazia” che la rende più vicina a Dio che agli uomini. La partitura musicale descrive il mondo “bordeline” della protagonista, sospesa tra l’abisso e il cielo, tra il rogo e le braccia di Dio.  Corrado Nuccini e Xabier Iriondo si esibiscono in una complessa revisione musicale della pellicola che va oltre il senso stesso di cineconcocerto, è una rappresentazione intensa e drammatica, che alterna momenti di melodia a silenzi e rumore, prendendo ispirazione da linguaggi musicali che vanno dall’ambient alla musica sciamanica e tribale, dal neoclassicismo al rumorismo di matrice novecentesca.  In questa performance, Iriondo suona il mahai metak, un cordofono a dieci corde di sua invenzione e realizzazione, la chitarra elettrica ed alcuni effetti di sua progettazione. Nuccini suona i sintetizzatori, la drum machine, le programmazioni elettroniche e la chitarra elettrica. 

La Passione di Giovanna d’Arco” di Dreyer diventa un cult ancora prima di uscire nelle sale. Vengono spesi sette milioni di franchi per ricostruire, nella periferia parigina, il Castello di Rouen: le pareti degli interni sono dipinte di rosa per ottenere il tono grigio sulla pellicola in bianco e nero ed Hermann Warm, scenografo de “Il gabinetto del dottor Caligari“, progetta dettagliati modellini in miniatura delle diverse location del film. Con disappunto dei produttori, Dreyer, mostra l’apparato scenico solo dopo 50 minuti e mai nell’interezza. L’accuratezza della scenografia hanno per Dreyer la funzione di rendere l’ambiente adeguato all’immedesimazione degli attori. Inoltre, resta memorabile l’interpretazione di Renée Falconetti, i cui occhi riescono a parlare, a urlare, a sorridere e ci restituiscono il più grande poema cinematografico sul volto umano e sull’eroismo. 

Xabier Iriondo – è un musicista di origini basche, chitarrista  degli “Afterhours” dove entra a far parte nel 1992, diventandone a tutti gli effetti l’anima più creativa e sperimentale. Con la band milanese partecipa alla realizzazione di album che hanno segnato un’epoca nella musica alternativa italiana (“Germi” e “Hai paura del buio” solo per citarne due), prima della temporanea uscita dal gruppo nel 2002. Tornerà a suonare con Manuel Agnelli e soci nel 2010. Attualmente, è spesso ospite della trasmissione “Ossigeno” su RaiTre. 

Corrado Nuccini – Fondatore, voce e chitarra dei Giardini di Mirò con cui ha realizzato 5 album in studio con sonorità contemporanee vicine al post rock. Ha collaborato alla stesura di numerose colonne sonore di film, (“Sangue” di Libero di Rienzo, “Prendimi e portami via” di Tonino Zangardi e “Un gioco da ragazze” di Matteo Rovere) oltre ad aver sonorizzato diverse pellicole per conto del Museo del Cinema di Torino e nel 2018 e, in occasione del Seeyousound Festival di Torino, ha rimusicato dal vivo con Enrico Gabrielli e “Iosonouncane”,  “Ingeborg Holm”, film muto del 1913. Cura per conto del Centro Musica dal 2012 il corso Soundtracks.

InKiostro – Rassegna di Musica e Scrittura è una rassegna musicale nata con lo scopo di valorizzare esperienze musicali nazionali ed internazionali di qualità, contraddistinte da un significativo tasso di sperimentazione e una forte autorialità. La proposta artistica è resa più affascinante dalle location particolarmente suggestive che ne potenziano l’impatto emotivo; protagonista degli appuntamenti della rassegna non è solo la musica in quanto tale, ma il connubio creativo con i preziosi spazi (teatri, chiese, palazzetti storici…) del territorio e la sacralità della stessa.

InKiostro in pillole.
InKiostro è stata ideata nel 2014 da Sofia Bucci, fotografa, rilegatrice di libri e libraia, classe 1991, residente a Giulianello (LT).
InKiostro è una rassegna artistica itinerante che ha l’obiettivo generale di valorizzare e far vivere tutti quei luoghi che abbiano una elevata rilevanza storico-artistica ma che sono solitamente chiusi al pubblico o poco valorizzati; per questo collabora con collettivi, associazioni e tutti coloro che operano nei campi della musica e della scrittura.
Nei 5 anni di attività, InKiostro ha aperto le porte del Complesso Monumentale di Sant’Oliva (Cori), Villa Bernabei (Velletri) e Palazzo Salviati (Giulianello), ospitando artisti tra cui Dellera (Afterhours), Emidio Clementi e Corrado Nuccini, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Paolo Benvegnù, Guido Maria Grillo, Daniele Celona, gaLoni, Emanuele Colandrea (Eva Mon Amour/Cappello a Cilindro), Pino Marino, Rival Karma (da UK), Valentina Lupi.
Inoltre InKiostro si è fatta da subito promotrice della nascita, nell’area latinense e romana, di una rete di giovani creativi, che ha sviluppato dal basso un impianto stabile di artisti che collaborano ad un ampio scambio di idee, lavori artistici e prodotti artigianali. 

SPRING ATTITUDE – Una primavera lunga 10 anni

Una primavera lunga 10 anni.

Il 2019 per Spring Attitude è l’anno dei traguardi importanti: iI Festival Internazionale di Musica Elettronica e Cultura Contemporanea compie due lustri di vita e per festeggiare si prepara a un’edizione speciale, chiamando a raccolta grandi artisti internazionali e i talenti di casa nostra, con un occhio di riguardo, come sempre, alle nuove sonorità e alle nuove tendenze generazionali. Tre giorni di suoni urbaniritmi globali, improvvise accelerazioni verso mondi che verranno. Visioni neo-psichedeliche e performance multimediali in grado di modificare percezioni e immaginari. Ma anche caloroso nu soulnuovo cantautorato e contaminazioni world.

Dal 10 al 12 ottobre lX edizione di Spring Attitude – realizzata con il contributo della Regione Lazio grazie al prezioso patrocinio delComune di Roma e al sostegno di SIAE  –  animerà la Capitale con artisti da tutto il mondo in due luoghi simbolo dell’arte e della cultura contemporanea, fra i più frequentati dai cittadini romani e dai tanti turisti in visita: il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, cuore pulsante del festival, e l’ex Caserma Guido Reni, sede temporanea di Videocittà – Festival della Visione che ospita l’anteprima a ingresso gratuito di Spring Attitude, con gli assaggi di futuro proposti dal live di Shigeto, dall’immersione nella realtà virtuale proposta da Spime.im, dai pattern distorti di Arssalendo e dal dj set di casa, SA Soundsystem.

L’11 e 12 ottobre fra le futuristiche geometrie del MAXXI firmate da Zaha Hadid, si alterneranno i nomi più acclamati e interessanti della scena elettronica internazionale e della nuova onda italiana, senza limiti di genere o categorizzazione: dai sovrani incontrastati della consolle Laurent Garnier ed Ellen Allien e dal leggendario Andrew Weatherall al rap senza filtri di Massimo Pericolo, dalle sofisticate rime introspettive diRancore all’intenso cantautorato di Giorgio Poi, dal travolgente party elettronico di IVREATRONIC alla Regina della notte M¥SS KETA. E poi ancora:  l’elettronica cinematografica in salsa horror di Dressel Amorosi e il grande omaggio di Massimo Martellotta (Calibro35) al compianto Mark Hollis dei Talk Talk; le incursioni audiovideo in un oscuro Sud Italia di Mai Mai Mai e le sonorità afro-mediterranee arricchite dall’arte contemporanea di C’Mon Tigre; il talento cristallino di Elena Colombi e il nuovo fenomeno Spotify Il Tre; l’essenziale synth pop di Altarboy e il pop queer della poliedrica Planningtorock; le contaminazioni funk-jazz di Elephantides e la techno prismatica di Zenker Brothers. Come se non bastasse, a completare il programma di un’edizione che si preannuncia imperdibile ci penserà il songwriting intimo condito di calore soul di Venerus and his orchestra, il trip hop di classe di Weval e i nuovi esponenti della scena romana Darrn.

Tre i palchi realizzati al MAXXI a disposizione degli artisti: il Molinari Stage, dedicato ai grandi protagonisti della scena elettronica internazionale; il Nastro Azzurro live Stage che dà spazio invece a grandi conferme e giovani promesse della musica italiana; e l’Auditoriumdel MAXXI, che ospita le performance più eclettiche e sperimentali.

La X edizione di Spring Attitude, realizzata grazie ai main sponsor Molinari e Nastro Azzurro, inaugura inoltre la nuova collaborazione con il centro di alta formazione Quasar Institute for Advanced Design: gli allievi dell’istituto presenteranno al festival una serie di installazioni, opere video e progetti di realtà virtuale ad arricchire ulteriormente il palinsesto. In materia di mobilità sostenibile, Spring Attitude quest’anno si lega a Cityscoot, start-up francese di scooter sharing ad emissioni zero, arrivata a Roma nell’estate 2019, che si propone di promuovere una valida ed ecosostenibile alternativa al trasporto privato.

Netflix​ è content partner di Spring Attitude Festival 2019 per il lancio di “El Camino”, il film ufficiale della serie cult “Breaking Bad”. Sabato 12 ottobre nel pomeriggio Spring Attitude sarà infatti presente con un DJ set a un evento esclusivo  che si terrà a Roma presso le Fonderie (ex Caserma Guido Reni) e all’interno del quale i fan potranno ripercorrere l’intera saga di Breaking Bad in maniera interattiva.

Media partner di questa edizione i punti di riferimento del settore (e non solo) come La Repubblica XL, Zero, Soundwall, Radio Sonica, Sentireascoltare, Ondarock,  Dlso e Romeing.

IL PROGRAMMA

Giovedì 10 ottobre grande opening a ingresso gratuito all’ex Caserma Guido Reni in collaborazione con Videocittà 2019 – Festival della Visione: ad aprire le danze ci pensa il dj set di SA Soundsystem. A seguire, l’elettronica dotata di anima dell’americano Shigeto, al secolo Zachary Shigeto Saginaw: uno di quei rari musicisti capace di combinare produzione elettronica e altissima competenza tecnica da strumentista, con tanto di studi jazz. A stupire ulteriormente il pubblico trasportandolo direttamente nel futuro ci penserà il collettivo artisticospime.im con EXALAND, performance interattiva in realtà virtuale 360° per dispositivi mobili che mescola noise, ambient destrutturata, ritmi alieni e uno spessore concettuale sci-fi di altissimo livello. In chiusura, Arssalendo e i suoi ensemble digitali che destrutturano linee melodiche e beat  creando pattern distorti e ritmiche bipolari.

Venerdì 11 ottobre ci si sposta al MAXXI dove sul Molinari Stage si comincia con una leggenda vivente: Andrew Weatherall. Un artista del suono, geniale e visionario, capace di muoversi con disinvoltura tra contaminazioni brit-pop, rave culture, retro-futurismo, post-punk e cantautorato, così disinteressato alle tendenze da – paradossalmente – influenzare generazioni di musicisti e conquistare il pubblico. Non è un caso se nel 2011 il suo remix di Soon dei My Bloody Valentine è stato votato dai lettori NME come il miglior remix di tutti i tempi.

Dopo di lui, un pioniere della scena della musica dance, artista poliedrico (tra le varie cose, ha scritto il libro Electrochoc e sta per uscire con un docu-film su di sé) che fa ballare il pianeta da quasi 30 anni: Laurent Garnier. L’artista francese ha disegnato la club culture così come la conosciamo, ed è fin dagli anni 90  il “dj dei dj”: la sua mostruosa abilità tecnica, la sua rabbiosa passione e inestinguibile curiosità rendono ogni suo dj set un’esperienza indimenticabile.

Se Garnier è un Re, la Regina non può che essere Ellen Allien, icona di un’intera generazione di musica elettronica, fresca dell’uscita del suo ottavo album solista Alientronic (maggio 2019). Una visionaria che ha intriso il mondo di musica techno e dance, selettrice dinamica che ha suonato in tutti i principali club e festival del circuito mondiale. I visual del suo travolgente show romano saranno curati da Pfadfinderei.

Il Nastro Azzurro Live Stage ospita invece DARRN, collettivo romano fresco di pubblicazione del debut Ep Musica da camera, uscito lo scorso luglio per Asian Fake. Muovendosi tra pop ed elettronica, tra canzone e vibrazioni aeree e lunari, sotto la direzione creativa del maestro della glitch-art Giacomo Carmagnola, DARRN crea distorsioni, echi e alterazioni sia per la vista che per l’ascolto, in una fusione perfetta tra musica ed estetica. Talentuoso, coraggioso, atipico: Venerus, complice anche il suo ultimo EP Love Anthem uscito a giugno sempre per Asian Fake, è una delle scommesse musicali più interessanti in circolazione. Il suo è un songwriting intimo eppure caloroso, pieno di soul ma al tempo stesso leggero, delicato e “futurista”.

E poi la voce inconfondibile di Giorgio Poi, polistrumentista, paroliere e produttore che fin dal suo esordio solista con Fa niente (2018) ha conquistato tutta l’Italia e non solo: i Phoenix lo hanno voluto con loro in molte date del loro tour, da New York a Los Angeles. Con il suo ultimo album Smog (2019) ha fatto innamorare di nuovo pubblico e critica che lo ha seguito nel tour fra i migliori festival della penisola.

Travolgente, dissacrante, eccessiva, radicalmente underground e, al tempo stesso, divinamente pop: in una parola, PAZZESKA. Torna dai suoi adorati lupacchiotti anche M¥SS KETA, l’angelo dell’occhiale da sera, la misteriosa performer mascherata e rapper dall’attitudine punk. Reduce da un tour estivo che l’ha vista esibirsi sui migliori palcoscenici italiani ed europei a colpi di sold out, accompagnata sul palco dalle inseparabili Ragazze di Porta Venezia, l’artista più al centro dell’attenzione dei media italiani ed europei aizzerà ancora una volta il pubblico inaugurando proprio a Spring Attitude 2019 le nuove date autunnali del PAPRIKA tour.

L’ Auditorium del MAXXI si fa invece palcoscenico per uno dei più apprezzati session man italiani e colonna di una delle più belle realtà della musica italiana, i Calibro 35Massimo Martellotta, che porta a Spring Attitude Postcards To: Mark Hollis. Uno show speciale, coadiuvato da visual generati in tempo reale, che rende omaggio a una delle personalità musicali più influenti del 900. Non un concerto di cover, ma materiale originale che vive e respira dello spirito, della dolorosa classe e del meraviglioso tocco del compianto Hollis, leader dei Talk Talk ma anche autore, in solitaria, di alcuni dei momenti più densi, onirici e intensi la musica pop abbia mai avuto.

Se l’industria cinematografica horror italiana, tranne rari casi, può non esserci più, la sua musica sopravvive: a dimostrarlo sarà la performace a/v di Dressel Amorosi, unione artistica di Heinrich Dressel (fondatore della leggendaria label Minimal Rome) e il maestro del basso progressive Federico Amorosi (Claudio Simonetti’s Goblin, Daemonia).  Il loro album di debutto DeathMetha (2018) fonde elettronica e prog rock, rileggendo quei suoni onirici, evocativi e ansiogeni che hanno contribuito a definire quel genere di film.

Elephantides, al secolo Daniele Sciolla e Sergio Tentella, è invece l’anello di congiunzione tra il jazz contemporaneo e la musica classica e l’elettronica. Geometrie oblique, treni funk e vertigini electro si assemblano attraverso continui cambi metrici che sfasano la percezione ritmico/sonora e creano un mondo musicale nuovo, ancora oggi ampiamente inesplorato. Infine, MAI MAI MAI con il suo nuovo album Nel Sud (maggio 2019 – La Tempesta International). Moniker di Toni Cutrone, è uno degli esponenti più affascinanti e riconosciuti a livello internazionale della scena italiana (tant’è che Gucci lo ha scelto per la colonna sonora della sua sfilata ai Musei Capitolini), capace di muoversi tra post-punk, ambient, industrial e apocalisse.  Il suo è un viaggio oscuro nella tradizione e nel folclore dell’Italia meridionale, affiancato dalle potenti immagini di registi che hanno fatto la storia del documentario etnografico italiano (Luigi Di Gianni, Gianfranco Mingozzi, Vittorio De Seta e Cecilia Mangini) manipolate in tempo reale dal video-artista Simone Donadoni.

Sabato 12 ottobre, sempre al MAXXI, il Molinari Stage accoglie il talento cristallino di Elena Colombi, italiana ormai londinese, che nei suoi set, diventati subito un culto assoluto, fa incontrare electro e techno, house e imprevedibili citazioni colte, cupezza industrial e improvvise stilose virate di humour. A seguire il collettivo elettronico più celebre d’Italia, uno degli act più sorprendenti, agguerriti e affilati emersi dalla scena clubbing, in grado di trasformare una piccola cittadina come Ivrea in un tempio della nuova musica:  IVREATRONIC con i suoi fondatori e resident dj Cosmo, il cantante e producer che gira l’Italia a colpi di sold out sulla scia del suo ultimo successo Cosmotronic (uscito nel 2018 per 42 Records), Splendore, le cui influenze spaziano dalla house anni Novanta al garage britannico e all’hip hop, Enea Pascal, il cui approccio naif alla produzione rende il suo sound imprevedibile, e Foresta, ex percussionista ora votato al turntablismo, raffinato selezionatore e abile dj. In chiusura, il suono ibrido, unico e avvolgente degli Zenker Brothers. Figli dell’elettronica “made in Munich”, i fratelli Dario e Marco sono due DJ e produttori il cui background abbraccia l’eredità sonora di Monaco e tanto altro, dalla techno di Detroit alla house, ma anche hip hop, dub, rap e breakbeats.

Il Nastro Azzurro Live Stage si apre con Il Tre, alias Florian Sehr Gola, una delle voci più interessanti del nuovo rap di scuola soprattutto romana che con il suo ultimo singolo L’ Importante ha raggiunto quasi il milione di stream su Spotify in un mese. A seguire, una vera e propria bomba a orologeria: Massimo Pericolo, pseudonimo che nel 2014, dal carcere dove era detenuto, fa rinascere Alessandro Vanetti a nuova vita rap. Un talento purissimo e oltre ogni catalogazione, intenso feroce e immediato, come dimostra lo straordinario successo del suo primo disco Scialla Semper (nome dell’operazione anti-spaccio che ha portato al suo arresto). Infine, reduce dalla trionfale partecipazione a Sanremo insieme a Daniele Silvestri con il brano Argentovivo (vincitore di diversi riconoscimenti, tra cui la Targa Tenco 2019 come Miglior Canzone), il rapper romano  Rancore porta a Spring Attitude il suo ultimo lavoro Musica per bambini.

Nell’Auditorium invece si comincia con il live di AltarboyAttilio Tucci e Sergio Picciaredda  – tra gli autori della colonna sonora della serie tvNetflix Baby – sono fautori di un sound onirico, intriso del loro background culturale che parte dallo sci-fi anni ’80 fatto di videogame pionieristici e synth pop sognante.

Attesissimo il misterioso collettivo C’mon Tigre con il loro Racines: un nuovo lavoro meticcio, cosmopolita, che afferma ancora una volta l’attitudine libera del loro suono, fatto di commistioni con il jazz, l’afro-jazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la discomusic anni Settanta e in costante dialogo con il cinema e l’arte contemporanea. I testi dei loro brani rimandano esplicitamente ai generi del grande cinema americano, dal noir alla fantascienza, e, dopo l’esperienza dello spettacolare film musicale Federation Tunisienne de Football (nato dalla collaborazione con l’artista Gianluigi Toccafondo), i C’Mon Tigre hanno coinvolto nell’ultimo disco artisti di fama mondiale come Danijel Žeželj,Ericailcane, Boogie, Mode 2 e Shigekiyuriko Yamane, che hanno realizzato per loro un volume.

E poi Weval, il duo olandese che plasma una musica elettronica accattivante, incredibilmente dinamica ed emotiva, capace di fondere un approccio intimo e rarefatto all’energia del dancefloor. In chiusura la prismatica Janine “Jam” Rostron, da sempre dietro al nomePlanningtorock. Violinista, cantante, performer, pittrice, dj e producer berlinese di adozione, amata da artisti del calibro di The Knife e LCD Soundsystem, con il suo ultimo disco Powerhouse (2018) ha consolidato definitivamente il suo ruolo nel pop queer.

Buskers In Town 2019, il festival d’arte di strada più atteso di Roma torna a Centocelle

MArtePress

A Centocelle è atteso come l’evento dell’anno, un festival che dal 2017 anima il quartiere della periferia romana con decine di spettacoli e concerti grautiti: si tratta di Buskers In Town 2019, giunto ormai alla sua VI edizione, e che quest’anno prenderà vita dal 27 al 29 settembre. Buskers In Town è il primo festival d’arte di strada metropolitano, il più importante a Roma, un’esperienza magica e stimolante per lo spettatore che viene accompagnato in un percorso sensoriale di spettacoli capace di coinvolgere ogni tipologia di pubblico, dagli adulti ai bambini senza distinzione, per tre giornate all’insegna della socialità. “L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Procult ed è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE

La maggior parte del programma è dedicato agli evocativi spettacoli di circo contemporaneo: il Duo Tobarich, un duo di ginnasti e acrobati cileni in cerca dell’equilibrio attraverso la forza e la flessibilità, Giuliana Randazzo con il suo spettacolo di Danza e Cerchio aereo, i suggestivi spettacoli di danza e fuoco di Lucignolo, di Creme & Bruleè e di Bamboom Art Studio, Ivan Peretto e il suo concerto di bolle di sapone, l’esilarante teatro circo di Smisu Rato, il palo cinese di Mauricio Villaroe, la ruota di Francisco Rojas, i trampoli di Piccola Grande Aurora, le bolle di La nuvola girovaga, la comicità senza freni del duo clownesco Chien Barbu Mal Rase, i tessuti di Irene Croce la giocoleria di Sara Cambi, di Warner Circus e quella di The Juggler, India Baretto con il suo spettacolo di Teatro Circo con hoola hop e, infine, lo spettacolo di poesia e fuoco L’uomo di carta pesta di Fokoloco. Spazio alla poesia con i MEP movimento di emancipazione della poesia (inonderanno Centocelle di poesia).

Lucignolo e Giulian Giuliana3

Ci sarà spazio anche per la musica con i concerti di Keet & More, Matteo Cappella e Nicolàs Aldo Parente senza dimenticare le percussioni di Drumbo e alcuni “intrusi” per il teatro con Edoardo Ricciardelli e lo spettacolo di musica, teatro e varietà di Mirkaccio.
Gli eventi inizieranno alle ore 21 a Piazza Gardenie e a Piazza dei Mirti, dove già dalle ore 16 i bambini potranno partecipare a dei laboratori pensati apposta per loro da Irene Croce, Catapulta e dalla Scuola di circo Big Up.
Infine Carlo Infante con Urban Experience condurrà una serie di walkabout-esplorazioni partecipate radio nomadi tese a produrre uno storytelling urbano che coinvolgerà sia i cittadini del serpentone, sia alcuni degli artisti protagonisti.

Keet More

Buskers In Town è un format ideato da Peppe Casa, realizzato e sperimentato per la prima volta a Roma nel 2014 nell’ ambito della Biennale MArteLive e organizzato dall’Associazione Culturale Procult con la direzione artistica di Peppe Casa e il coordinamento artistico di Linda Fiocco, da due anni è diventato itinerante in diverse città Italiane. Buskers in Town è un format a disposizione dei piccoli centri storici italiani che vogliano realizzare uno spettacolo di qualità anche in contesti logisticamente difficili. Buskers in Town si pone l’obiettivo di diventare un laboratorio permanente per l’arte di strada destinato a ripetersi negli anni nelle città dove sarà realizzato. Forte dell’esperienza maturata con i festival di TolfArte, Carpineto Romano Buskers Festival, Arte In Strada a Mirabello, Arte In Signia a Segni e grazie alla direzione artistica di ScuderieMArteLive di Peppe Casa, con Buskers in Town l’”arte DI strada” diventa “arte IN strada” evolvendosi grazie alla qualità e quantità artistica dell’offerta di spettacolo proposta, che può spaziare tra fire performance, danza e acrobatica, giocoleria, contorsionismo, equilibrismo, teatro e arti visive, sempre accompagnata dalla giusta musica da strada, dal cantautorato al folk, dal popolare alla street band, a cui si aggiungono i laboratori didattici dedicati ai bambini, momenti di gioco e libera creatività studiati per stimolare la crescita, l’istinto e la personalità.

Teatro Argot Studio, la decima stagione per gli argonauti Panici e Frangipane con Marchioni, Germano e Arvigo

MArtePress

Nascosto in un condominio di via Natale del Grande a Trastevere, da 35 anni il Teatro Argot Studio indaga le profondità della scena teatrale contemporanea. Negli ultimi 10 a tenere il timone sono stati il figlio d’arte Tiziano Panici (nato e cresciuto sotto l’ala del padre Maurizio, fondatore dell’Argot) e Francesco Frangipane. I due direttori artistici hanno tenuto a galla il piccolo teatro nonostante le difficoltà, 50 spettatori alla volta, senza mai arrendersi, e continuano a stupire con una programmazione di grandissima qualità che tiene sempre desta l’attenzione del pubblico e degli operatori.

Per questa decima avventura, decidono di tornare alle origini, intitolando la stagione 2019/2020 “Argon(t)nautiche – Cronache del mondo sommerso”, sottolineando in questo modo il viaggio impervio e senza sosta che contraddistingue l’Argot: un viaggio difficile, a volte disperato, ma che ha come obbiettivo quell’introvabile Vello d’oro capace di guarire ogni tipo di ferita.

La stagione si contraddistingue per la capacità di alternare nomi di spicco e d’esperienza della realtà teatrale romana, come Vinicio Marchioni, Elena Arvigo, Elio Germano, Umberto Marino e Paolo Zuccari, a giovani proposte di sicura prospettiva che trovano nell’Argot un luogo ideale in cui farsi le ossa.

L’inizio di queste Argonautiche alza subito l’asticella: dal 3 al 6 e dal 10 al 13 ottobre prende vita il progetto della Trilogia dell’Essenziale: tre monologhi, indipendenti l’uno dall’altro, di drammaturgia contemporanea, scritti da Valentina Diana e diretti da Vinicio Marchioni, nell’interpretazione di Marco Vergani, con le idee sceniche, i costumi e la direzione artistica di Milena Mancini.

Harrogate min

Dal 30 ottobre al 3 novembre, va in scena Il dolore: diari della guerra, di e con Elena Arvigo, spettacolo tratto da Il DoloreQuaderni della guerra e altri testi di Marguerite Duras e da L’istruttoria di Peter Weiss. Si prosegue dal 5 al 17 novembre, con Harrogate di Al Smith, interpretato da Marco Quaglia e Alice Spisa, con la regia di Stefano Patti. Dal 19 novembre all’1 dicembre, si rinnova la storica collaborazione con il drammaturgo e regista Umberto Marino, autore di Molto prima di domani.

Continua nel migliore dei modi la programmazione con Settanta volte sette, spettacolo vincitore Teatri del Sacro 2019, di Controcanto Collettivo, in scena dal 5 al 8 dicembre, che affronta il tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane. Un appuntamento imperdibile per approfondire i percorsi della nuova drammaturgia under 35, che precede un altro lavoro di pari valore e dello stesso filone di ricerca: Sciaboletta, la piccola storia di un piccolo Re, monologo scritto diretto e interpretato da Alessandro Blasioli, a partire dalle grottesche vicende di Vittorio Emanuele III all’indomani dell’armistizio della Seconda Guerra Mondiale. Ad Argot dal 13 al 15 dicembre. Chiude il dicembre teatrale, L’indifferenza, di Pablo Solari con Luca Mammoli, Woody Neri e Valeria Perdonò in scena dal 19 al 21 dicembre.

Si riprende la programmazione nel 2020 con un progetto speciale: dal 4 al 16 febbraio Elio Germano e Omar Rashid presentano Segnale d’allarme | La mia battaglia In VR, trasposizione in realtà virtuale de La mia Battaglia, opera diretta e interpretata da Elio Germano e scritta con Chiara Lagani, regista e drammaturga della compagnia Fanny & Alexander. Immerso in una dimensione altra senza attori né scenografia, lo spettatore, attraverso e grazie le potenzialità del VR, sarà portato a piccoli passi a confondere immaginario e reale, in un racconto appassionato e appassionante dell’epoca storica in cui viviamo.

ELIO GERMANO

Dal 20 al 23 febbraio, Piccola Patria prosegue il sodalizio artistico di Lucia Franchi e Luca Ricci (compagnia CapoTrave) con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori, interpreti di una pièce che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di comprendere le reali necessità dei cittadini.

Dal 25 febbraio all’1 marzo si continua con un progetto di Teatrodilina, scritto e diretto da Francesco Lagi, Il bambino dalle orecchie grandi, con Leonardo Maddalena e Anna Bellato. Paolo Zuccari scrive, dirige e interpreta Toni, spettacolo in scena dal 3 all’8 marzo. Dal testo teatrale di Yasmine Reza, nasce Art di Riccardo Festa, dal 17 al 22 marzo. Michele Cesari, Marco Palange e lo stesso Riccardo Festa sono gli attori di una messinscena che ruota attorno ad un quadro – un’opera di arte contemporanea, concettuale. Si prosegue, dal 27 al 29 marzo, con My Place, un progetto di Qui e Ora Residenza Teatrale, con la regia di Silvia Gribaudi, in scena Francesca Albanese, Silvia Baldini, Silvia Gribaudi e Laura Valli.

La stagione chiude la sua programmazione, dal 7 al 10 e dal 14 al 17 maggio, con OVER – rassegna di teatro emergente, targata Argot Produzioni e Dominio Pubblico. Dopo il successo della scorsa edizione, la rassegna è animata da giovani talenti della scena ancora inesplorati, nuove intelligenze su cui scommettere per dare rinnovata vitalità al sistema del teatro italiano.

E poi ancora laboratori, festival e premi, per una stagione ricca di stimoli, in cui offrire agli artisti un luogo sicuro e familiare in cui crescere e sperimentare. Ancora una volta, dunque, il Teatro Argot Studio vuole essere protagonista, offrendo, nel suo piccolo, un punto di vista sempre fresco e interessante. Il viaggio nel mondo sommerso del teatro contemporaneo sta per cominciare.