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F. Casati, La grande ombra

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coverlagrandeombraLIBRI- “Non lo so, Peter. Però sono sempre più convinta che nella vita, l’unica cosa in cui si possa ragionevolmente credere è nel mistero“…
Un libro assolutamente fuori dagli schemi, quest’opera prima di Francesca Casati, sceneggiatrice ed editor. A tratti ricorda una favola che ha come morale la ricerca assoluta dell’accettazione e dei buoni sentimenti, il tutto condito da una forte componente animalistica neanche troppo di fondo.

Eppure a raccontarlo così, un libro come La grande ombra, rischia di sembrare davvero riduttivo. C’è molto di più sotto. Ad aprire le prime pagine del libro, sembra di cadere dritti dritti in una storia per bambini, salvo poi rendersi conto, cammin facendo, che invece la storia è aperta ad interpretazioni che si posizionano su livelli di comprensione differenti.

Si parte da un’amicizia impossibile, quella tra un gorilla e un bambino che lo libera dallo zoo, lo zoo di una cittadina qualunque, abitata da gente qualunque. Peter libera il gorilla senza alcuna difficoltà, a dispetto del guardiano troppo “chiuso” ed insoddisfatto per poter capire, e finisce per essere ricercato dalla polizia in ogni dove, solo perché considera il gorilla vittima di un misunderstanding giuridico che lo ha messo dietro le sbarre (in fondo anche gli zoo con le loro gabbie sono come delle prigioni, no?). Tra funamboliche fughe, corse nei boschi, viaggi sui treni, i due incontrano due personaggi ben particolari: la ballerina Clarissa, che quando danza affascina il mondo rendendo gli uomini migliori (“la sua danza era solo il passaggio segreto per addentrarsi nel mondo della bellezza e di mistero da cui lei proveniva“) e il cieco  Leon (“- Ma chi è, Leon? Un mago?-. – Molto di più. E’ un illusionista-. […] – Che significa?domandò Peter.Significa che Leon può cambiare gli scenari della nostra vita. Può trasformare il mondo in cui viviamo nel mondo in cui avremmo voluto vivere-). Finiranno per arrivare a lavorare in un circo, saranno testimoni feriti di una rapina in banca, si ritroveranno, loro malgrado, a combattere la vivisezione in un ospedale. Fino ad arrivare ad un finale a sorpresa, dove il sogno trionfa e il gorilla tornerà ad essere davvero libero, e per sempre.

La grande ombra è una storia che racconta la diffidenza del mondo rispetto a qualsiasi diversità, l’indifferenza degli adulti, la loro paura di sognare. Ma racconta anche del rispetto e dell’empatia che dovrebbe legare tutti coloro che abitano questo pianeta. E’ un invito ad ascoltare i reali bisogni della natura, dell’ambiente, degli animali, ma anche delle persone stesse, che vi sono indissolubilmente legate e ad imparare di nuovo a vedere la vita con gli occhi puri e semplici dei bambini: senza costruzioni fittizie ed inutili: “esiste un altro mondo anche in questo. Il mondo è quello che noi vogliamo vedere“.

Francesca Casati, La grande ombra, Sideral Edizioni, pag. 108, € 12

Edyth Cristofaro, F. Casati, La grande ombra, libri, martelive, martemagazine, Recensioni

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