Voce del Mediterraneo
[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]
Trent’anni fa, il 13 giugno 1979 si spegneva una delle voci e delle menti più interessanti del panorama musicale non solo italiano: Demetrio Stratos. Nato ad Alessandria d’Egitto, ma da genitori greco-ortodossi, Stratos visse a cavallo di due mondi, quello europeo e quello arabo, che seppe usare per sapienti contaminazioni.
Dopo aver frequentato il Conservatoire National d’Athènes ad Alessandria, per studiare fisarmonica e pianoforte, Efstratios Demetriou (in greco) si trasferisce a Nicosia (Cipro) dove studia al collegio cattolico di Terrasanta.
Come i poeti e cantori greci suoi predecessori, la sua è una voce unica, capace di cambiare registro in modo sorprendente, capace di toccare corde molto diverse tra loro.
Stratos è stato un incredibile studioso e sperimentatore. Le sue sonorità riecheggiano dei canti religiosi bizantini, che ascoltava da piccolo a Nicosia, ma anche delle musiche arabe di Alessandria e di rock’n’roll.
Per questo è un tipico figlio della sua terra. La Grecia è da sempre considerata “la culla” della nostra civiltà. Il mix di culture che ha ospitato ne hanno fatto uno dei primi e più fecondi melting pot del mondo. Sono uscite da qui la nostra filosofia, la letteratura, la storiografia, ma anche la medicina e tanti geni della matematica. Perché è dove le cose si mischiano che salta fuori qualcosa di geniale.
La Grecia, per conformazione geografica, non è certo un territorio accogliente. Tuttavia, l’insieme di isole e i tratti ospitali di costa sono stati uno stimolo per la circolazione di persone e idee.
Il modo migliore per vivere la Grecia è prendere un bel sacco a pelo, una tenda e girarsela (possibilmente non in agosto: troppo caldo e troppi turisti) a piedi, magari affittando uno scooter, saltando di isola in isola. I vari arcipelaghi che popolano il mar Egeo sono culturalmente in bilico tra Grecia e Turchia, tra oriente e occidente. Si passa dalle Cicladi e dalle Sporadi, celebri per le loro case bianche, alle Isole del Dodecanneso, di fronte alla costa turca, dove il mix di culture è più evidente e si trovano persino tracce di architettura del periodo fascista, accanto ai monumenti risalenti al periodo medievale, durante il quale l’area divenne presidio dei Cavalieri di Rodi.
Rispetto al continente, le isole generalmente godono di un clima migliore: il vento che soffia dal mare mitiga la tenacia del sole, che diventa impietoso, soprattutto verso fine luglio e agosto, sulla cosiddetta terraferma. Le cicale sono la colonna sonora dell’estate greca. Instancabili, inarrestabili, invisibili… le si sente frinire con impegno soprattutto nelle ore più afose, quando, un po’ rimbambiti dalla calura, si cerca magari riparo sotto gli alberi.
La sera, invece di andare a fare quattro salti nella solita discoteca del luogo (ce l’avete anche a casa e la musica è la stessa…), provate a cercare uno spettacolo di danze tradizionali (per inciso il Sirtaki non lo è nel senso stretto della parola: fu creato appositamente nel 1964 per il film Zorba il Greco, interpretato da Anthony Quinn!), o una festa locale. I greci non perdono occasione per ballare. Il ritmo parte sempre lento, per poi accelerare ipnotico e con esso i movimenti dei danzatori. L’orchestra è composita generalmente da: lira, violino, clarinetto, flauto, mandolino e bouzouki.
E quando tornate a casa magari andate a cercare Demetrio Stratos su YouTube: ascoltate la sua voce e la sua musica. Ci sentirete dentro tutta la Grecia. E molto altro.
INFO COME ARRIVARE E DOVE ANDARE
Via nave di solito di arriva via Patrasso o via Igoumenitsa, partendo dai porti italiani, tipo Brindisi o Bari, ma anche Venezia e Ancona. Per informazioni date un’occhiata ai siti www.traghetti-grecia.it e www.traghettigrecia.com.
Per quanto riguarda invece i voli aerei, durante l’estate vengono organizzati numerosi voli charter, che si vanno ad aggiungere a quelli operati da diverse compagnie durante l’anno. Cercate su www.skyscanner.it e troverete quello che fa al caso vostro.
Se volete avere maggiori indicazioni per organizzare un viaggio fai-da-te, cercate sul sito dell’Ente del Turismo www.ente-turismoellenico.com, o anche su www.greciaturismo.com e www.grecia.cc.
Per maggiori informazioni su Demetrio Stratos c’è il sito www.demetriostratos.it. Mentre Auditorium Edizioni (www.auditoriumedizioni.it) ha recentemente pubblicato un bel volume in memoria dell’artista, dal titolo DEMETRIO STRATOS. Alla ricerca della voce-musica, scritto da Janete El Haouli.
Foto:
Copertina del libro dedicato a Demetrio Stratos edito da Auditorium Edizioni
Isola di Ios, di François F.-Dubois
La porta di Afrodite a Naxos, di Heiko Gorski
(entrambi i file sono stati rilasciati secondo GNU Free Documentation License, Versione 1.2 o successive pubblicata dalla Free Software Foundation; senza alcuna sezione non modificabile, senza testo di copertina e senza testo di quarta di copertina. Una copia della licenza è inclusa nella sezione intitolata “Testo della GNU Free Documentation License”)
Amanda Ronzoni