Farrell Spence ritorna in Italia
Incontro di voci, stili e culture quello che lo scorso mercoledì si è tenuto a Roma al Circolo Sociale Il Cantiere, nel cuore di Trastevere. Lo spettacolo, organizzato dall’Associazione Culturale I Controversi, ha proposto una scaletta fitta di esibizioni: ben sette gli artisti, nostrani e non, che si sono susseguiti in una serata ricca di emozioni. Guest star dell’evento la cantautrice canadese Farrell Spence, per la seconda volta in Italia.
Capelli biondi, vestito verde prateria, stivali marroni in tinta con la chitarra, l’artista d’oltreoceano ha fatto rivivere con la sua espressività e la sua voce quell’atmosfera tipica della miglior tradizione country americana. Il suo stile, imbevuto anche di folk e bluegrass, richiama le sconfinate pianure canadesi e si riallaccia al sound tipico di Neil Young, The Cowboy Junkies, Emmy- Lou Harris e Ricky Lee Jones.
Ad accompagnarla la violinista Linda Bull di origine australiana che ha dato un tocco singolare al botta e risposta tra voce e violino.
La folk singer canadese, attualmente residente in Irlanda, ha proposto alcuni brani tratti dal suo disco d’esordio A town called Hell inciso lo scorso anno insieme alla band The Widwmakers.
Ogni brano proposto portava con sé una piccola storia autobiografica che la cantautrice ha voluto illustrare rendendo ancora più confidenziale un ambiente già di per sé carico di empatia. Merito anche degli altri artisti che con le loro esibizioni hanno subito creato la complicità pubblico-musicisti che è stato poi filo conduttore di tutta la serata.
A fare gli onori di casa il trio Le romane che ha dato il benvenuto alla Spence attingendo dal repertorio tipico della canzone romana: la profonda e accattivante voce di Raffaella Misiti accompagnata da Anna Baldi alla chitarra e Ludovica Valori alla fisarmonica, si è confrontata con la lunga tradizione delle intramontabili serenate romane, piccoli bijou dall’immensurabile valore artistico.
Dalla musica trasteverina si è poi passati a quella della feconda Puglia con la coinvolgente performance del cantautore Luca De Nuzzo che, accompagnato da Federico Fernandino, ha regalato alla platea un profondo momento di incontro tra culture diverse, ma entrambe ricche di tradizione.
E sempre sotto il segno del folclore si è svolta l’esibizione della cantautrice francese Sylvie Genovese che si è cimentata nell’esecuzione di un’originalissima tarantella. Un vero e proprio virtuosismo musicale intriso di magia: «Nel medioevo la tarantella veniva utilizzata per le sue proprietà soprannaturali – ha detto la stessa chanteuse – e sono convinta che ancora oggi la musica, grazie al suo potere miracoloso, possa guarirci dal mal de vivre».
A seguire la voce profonda e seducente di Awa Ly che, nata e cresciuta in Francia, ha deciso di trasferirsi in Italia dove da anni riscuote grande successo cantando nei locali più famosi della Capitale.
Infine due componenti del Collettivo Angelo Mai, entrambi autori di colonne sonore per il teatro: Massimo Gian Grande, al suo debutto discografico con l’album Apnea e Francesco Forni attualmente in tournée con Gomorra. E proprio Forni ha accompagnato con la sua chitarra l’esibizione di Farrell Spence nella sua seconda tappa romana: sabato 11 ottobre al Punto G di Pigneto, prima che la vocalist, pronta a riprendere il tour in Irlanda, lasciasse il nostro Paese con la promessa di tornarvi presto.
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