La finalissima…. in breve!
Un ultimo appuntamento ricco al MArteLive. Un programma ben concertato, che ha visto sul palco artisti di provenienze totalmente differenti. |
Tra gli invitati per la sezione “Big”, gli Eva Mon Amour, che un tempo conoscevamo come Cappello a Cilindro, Drigo-Mac dei Negrita con F. Botti, H. E. R., Angelo Elle, Moebius Brain e Pixel.
I concerti sono iniziati un pò più tardi del previsto per lasciare spazio alla partita di calcio della nazionale italiana, mandata in onda in un maxischermo piazzato nella sala big. Un finale di stagione un po’anomalo quindi, anche dovuto all’importante incontro della nazionale, ma che ha accolto come sempre un gran numero di persone e che ci ha saputo regalare dei bei momenti.
H. E. R. ha cantato con una voce bassa che a volte ricorda quella di Mina, altre quella di un soprano lirico, per poi prendere in certi momenti una timbrica quasi maschile. La sua voce ha sicuramente il merito di avere una grande estensione ed adattabilità. Si è esibita da sola con il suo violino che ha suonato con una grande foga. Tra un brano e l’altro si è spesso dovuta fermare per ripulire il suo archetto dai crini che rompeva con la sua forza durante le canzoni. Ci ha mostrato di avere una grande preparazione classica (suggellata tra l’altro da un Diploma al Conservatorio), che ha messo al servizio delle sue sperimentazioni.
Gli Eva Mon Amour ci hanno proposto la loro nuova formazione dal sound molto rockeggiante che lascia un po’ spiazzato chi li conosceva in passato. Un cambio radicale, segnato da grintose chitarre elettriche che hanno sostituito i fiati che caratterizzavano questa band agli esordi. Tra i pezzi proposti, quelli della vecchia formazione, ma in un’interpretazione molto più “dura”, quelli dell’ultimo singolo (Indie più le bonus track See you soon e Sempre più spesso) e qualche cover.
Drigo-Mac, chitarrista dei Negrita, ci ha proposto un’esibizione quasi teatrale, Rock Notes, accompagnato dalla voce narrante dell’attore Francesco Botti. Il loro spettacolo ha preso spunto dal libro di Drigo, che racconta in forma diaristica le vicende del chitarrista, tra cui l’incontro con Cesare e Pau dei Negrita.
Angelo Elle ha suonato delle musiche allegre, festaiole, che hanno a che vedere col reggae, col folk-rock, con il pop. I testi sono graffianti, ma allo stesso tempo anche molto ironici. La formazione minimalista (chitarra, basso e batteria) ha prodotto sonorità semplici, ma accattivanti e pregne di una giusta dose di freschezza musicale, il che non guasta mai.
I Moebius Brain si sono fatti notare per il loro rock impreziosito da buoni assolo di chitarra. Come in ogni rock band che si rispetti, chitarra e basso sono molto melodici e anche ben distorti all’occorrenza. Hanno proposto canzoni sia in italiano che in inglese.
Per concludere, il rock industriale dei Pixel, caratterizzato da suoni molto distorti, una voce tirata ed energia da vendere. E se queste sono sensazioni che si provano dall’ascolto degli album, c’è da dire che la band sa esaltarsi al massimo nella dimensione live.
Una bella serata, che conclude una stagione sicuramente ben riuscita e che, ancora una volta ci ha ricordato l’importanza della dimensione Live, soprattutto in ambito artistico. Ora non ci resta che aspettare l’edizione 2009 per poter godere di nuovo di spettacoli come questo, spettacoli che rimangono sempre alla portata di tutte le tasche!
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