Per farla breve: Cortoons
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]
Uscendo dal Teatro Palladium di Roma a notte inoltrata, dopo essermi goduto le prime ore di proiezione dei corti d’animazione in concorso a Cortoons, in mente facevo considerazioni sugli aspetti positivi di una rassegna del genere, come il fatto che restando in sala tre ore avevo potuto scoprire decine e decine di artisti diversi, con stili distanti tra loro, ed appassionarmi seppur per una manciata di minuti ogni volta, a storie e personaggi sempre diversi.
Quando la mattina dopo sfogliando il giornale, ho più volte letto riferimenti a Twitter, l’ultima social-moda di internet, un microblog in cui si lanciano Ansa su se stessi di massimo 140 caratteri, la mente è di nuovo volata al Festival Internazionale di Cortometraggi d’Animazione a cui avevo partecipato: messaggi corti, animazioni corte. Non poteva essere una coincidenza.
Era come se tutti dicessero “corto è bello!“, alla faccia di chi sghignazza pensando ad altro. Evidentemente la nuova strada percorsa dalla comunicazione in tutti i campi è la brevità, la capacità di sintesi, di condensare storie e sensazioni nel minor spazio-tempo possibile. E mi sono visto, per un secondo, io con il mio modo di scrivere articolato, subordinato, insomma lungo, come il dinosauro che osserva il meteorite avvicinarsi. Inesorabilmente spacciato per incapacità di adattarsi alle forme di espressione 2.0.
E ho ripensato a Twitter, e che forse facevo ancora in tempo a procrastinare l’estinzione, almeno di un’altra settimana; ecco quindi 10 cose che avrei voluto dirvi su Cortoons, scritte alla maniera di Twitter, cioè in massimo 140 caratteri!
Il premio al miglior corto italiano è andato ad About love, cinica analisi in stop motion delle dinamiche di coppia attraverso calamite animate.
Il pubblico, fedele al modello Pixar, ha scelto Ex-ET, storia di un bimbo alieno troppo diverso dai suoi simili. Tecnica eccelsa ed humor poliglotta.
La critica invece ha premiato Operator, animazione inglese che ruota intorno ad una paradossale telefonata a Dio. Applausi più lunghi del corto.
3D, rotoscoping, computer grafica ma anche disegno a mano. Sullo schermo si è vista ogni forma d’animazione, tradizionale e d’avanguardia.
Erano in gara corti di ogni provenienza, l’Italia è ancora marginale mentre attualmente il paese con la miglior scuola d’animazione è la Germania.
Perciò è stato dedicato uno spazio speciale alla Filmakademie Baden-Wurttemberg e al Trickfilm Festival, in collaborazione con il Goethe Institute.
Tema di questa 6° edizione era la libertà, intesa soprattutto come accesso ai software liberi, decisivi nello sviluppo tecnico sociale ed economico.
I seminari affrontavano dunque questa materia, sia concettualmente sia con lo studio di applicativi free nel cinema d’animazione come Blender.
Nostalgia ma anche ammirazione per gli appuntamenti vintage, che hanno celebrato pioneri e maestri come Tex Avery e i fratelli Fleischer.
Strings di Klarlund è stata davvero una proiezione speciale: lungometraggio con marionette così rivolto al passato da essere anni avanti nel futuro.
L’altra proiezione speciale, Idiots and angels di Plympton, è risultata indigesta al pubblico in sala. Lento e ripetitivo ma osannato dai critici.
Tra gli ospiti di Cortoons è spiccato Gipi che, altro che timido, ha scaldato la platea con inaspettata vis istrionica, interpretando tavole di LMVDM.
Nato e cresciuto senza sostegno pubblico, il Festival si nutre di sponsor privati ma innanzitutto della passione degli organizzatori, viva ed encomiabile!
Se fate attenzione, potete trovare in giro per la città i semi di Cortoons, ad esempio sugli schermi della metropolitana, con alcuni dei corti selezionati.
Secondo me, 140 caratteri non bastano ad essere esaustivi, voi intanto visitate il sito ufficiale www.cortoons.it, passate parola e attendete la 7°edizione del Festival…