Il teatro Off al tempo del Covid: la risposta dell’Argot Studio
Una cinquantina di posti nel cuore di Trastevere in una sala che negli ultimi trent’anni ha ospitato i più importanti esponenti del teatro contemporaneo. L’Argot Studio è uno dei tanti luoghi di sperimentazione e creatività costretto a reinventarsi a causa dell’emergenza da Covid-19. Scopriamo come questo spazio storico ha accolto questa sfida epocale dalle parole dei direttori artistici Francesco Frangipane e Tiziano Panici.
Ripartire? Non ci convince molto l’idea di riprendere da dove avevamo lasciato, come se in mezzo non fosse successo nulla. Il tempo che abbiamo vissuto in questi tre mesi è stato solo in apparenza “sospeso”. Ci sembra più appropriato parlare di un “nuovo inizio”. Così, oggi, riapriamo con la consapevolezza che non sarà possibile riprendere la stessa routine di prima: il mondo è cambiato e noi siamo cambiati. Gli spettatori che potranno assistere agli spettacoli nella nostra sala saranno soltanto 20, forse addirittura 15. Situazione pressoché incompatibile per qualsiasi artista o compagnia che voglia andare in scena nel nostro teatro, così come, in queste condizioni, sarà insostenibile la gestione economica dello spazio.
Cosa significa questo? Che al momento per il Teatro Argot Studio non sarà possibile pianificare una programmazione teatrale che consenta l’ospitalità di compagnie esterne, almeno finché le regole comportamentali e le precauzioni sanitarie che siamo giustamente chiamati a osservare non cambieranno.
Come abbiamo intenzione di andare avanti? Semplice. Un passo alla volta esplorando il nuovo mondo che ci troviamo davanti dopo il lockdown dovuto all’emergenza Covid 19. In questi mesi abbiamo ricevuto tantissime mail di progetti e proposte per “Il Teatro di Domani” che ora stiamo studiando con grande entusiasmo: sono il segnale che anche gli artisti non hanno intenzione di essere dimenticati e di starsene con le mani in mano.
L’Argot è da sempre uno spazio teatrale che ospita e programma teatro sperimentale ma è anche una compagnia di produzione: dal 22 giugno 2020 gli uffici di Via Natale del Grande saranno nuovamente aperti e attivi e vi si potrà accedere su appuntamento. In questo senso l’Argot tornerà a essere uno spazio di produzione per gli spettacoli della nostra compagnia. Inoltre sarà in grado di offrire servizi, dotazione tecnica e una sala perfettamente attrezzata per tutte le produzioni che saranno in cerca di uno spazio teatrale dove poter realizzare prove, allestimenti o registrazioni audiovisive. Abbiamo deciso di sacrificare del tutto la tribuna con le sedute destinate agli spettatori, garantendo così uno spazio scenico di 10 x 7,50 metri che consentirà ad attori e registi di lavorare in piena sicurezza. Inoltre abbiamo trasformato anche uno dei nostri uffici in uno spazio adeguato per letture a tavolino e scrittura scenica.
Questo per noi è al momento il dato più importante: poter riprendere l’attività di produzione e garantire ai nostri collaboratori il lavoro. Già da quest’estate quindi ospiteremo le residenze di 4 nuovi progetti firmati Argot e il riallestimento di altre due produzioni. Possiamo fare solo qualche piccola anticipazione ma dalla fine del mese la sala tornerà ad essere abitata ospitando: le prove di un nuovo progetto, firmato dalla penna di Lucia Calamaro e interpretato da Isabella Ragonese, che debutterà a settembre a Riccione; Chiara Francini, già ospite di Argot per lo spettacolo di “Coppia aperta, quasi spalancata”, che torna per allestire un nuovo progetto stavolta curato dalla compagnia Fanny e Alexander, che debutterà al festival shakespeariano di Verona insieme a una versione molto particolare del Re Lear immaginata e scritta da Melania G. Mazzucco con Vanessa Scalera diretta da Francesco Frangipane. Infine Roberto Ciufoli sarà in prova con la regia di Maurizio Panici, accompagnato dalle musiche di Papa DJ, per il testo di un giovane autore inglese.
Per fortuna, grazie alla riapertura, ripartono anche alcune grandi stagione estive che permetteranno agli spettacoli di tornare a girare. Per questo motivo ospiteremo il riallestimento di Taddrarite, opera contemporanea per tre donne scritta da Luana Rondinelli, in programma al Napoli Teatro Festival a luglio e di Souvenir di cui è protagonista Francesca Reggiani.
Tutto questo è possibile grazie anche alla collaborazione di Argot con Infinito di Pierfrancesco Pisani, che assieme a Francesco Frangipane e a Tiziano Panici, segna il nuovo corso dello spazio, sempre più dedicato alla produzione e alla ricerca delle arti sceniche contemporanee.
Inoltre Argot sarà presente anche nella programmazione estiva del MAXXI Museo di Arte Contemporanea di Roma, che aprirà i suoi spazi esterni per ospitare molti progetti teatrali e cinematografici ed artisti di vitale importanza per la città. Si tratta sempre di una produzione firmata Argot e curata da Tiziano Panici su un testo inedito di Luca Archibugi.
Se tutto questo non bastasse, abbiamo comunque deciso di non rinunciare alla possibilità di dare spettacolo anche nel nostro spazio: a settembre l’Argot Studio inaugurerà un nuovo progetto annuale, a cui stiamo attualmente lavorando, che prevede oltre agli eventi dal vivo, anche la possibilità di trasmetterli in diretta streaming, strumento che non abbiamo intenzione di utilizzare per “sopperire allo spettacolo dal vivo” ma piuttosto per amplificarne la potenza: questo lockdown ci è servito per mettere a punto e sperimentare azioni di formazione a distanza, webinar, incontri e approfondimenti in diretta con buona parte del mondo dello spettacolo e con gli spettatori che non hanno smesso di seguirci nemmeno in questa enorme crisi generale.
Tutto questo verrà realizzato anche grazie al sostegno di Theatron 2.0 che collabora con Argot curandone tutti i servizi di comunicazione. Forti di questa sinergia, desideriamo rendere il teatro fruibile a migliaia di persone.
Un evento speciale inaugurerà questa nuova stagione di Argot: si tratta di OVER, premio dedicato alle emergenze teatrali che verrà realizzato in collaborazione con il NEST – Napoli Est Teatro, spazio gemello e affine a noi per missione e direzione e con la collaborazione di Dominio Pubblico, progetto nato tra le nostre mura e diventato un esempio di eccellenza italiana nel campo dell’audience development dedicato ai giovani.
Uno dei compiti principali dell’Argot consiste nel dare spazio e voce ai giovani talenti, offrendo la possibilità di ricercare nel campo dell’arte. Un’esperienza che molti considerano un privilegio per pochi quando in realtà è la speranza di tutte le persone che considerano l’arte e la creatività come un nutrimento necessario. Il nostro nuovo progetto vuole basarsi sempre più sui rapporti e su un lavoro di networking e collaborazione che non abbiamo mai interrotto nel corso di questi anni. La rete è da sempre l’unico mezzo reale di tutela per gli artisti e i lavoratori dello spettacolo. Proprio per questo è necessario parlare di nuovo inizio. Ci teniamo a ricordare che la storia di Argot va avanti ormai da 35 anni, grazie alla forza di volontà delle persone che lo hanno creato e che ci hanno creduto. Lo spazio, oggi, viene gestito da una nuova generazione che ha raccolto l’esperienza e la visione di Maurizio Panici che ne è stato il fondatore. Gli ultimi dieci anni di questa esperienza appartengono a Tiziano Panici e a Francesco Frangipane, oggi responsabili di Argot Produzioni, che stanno portando avanti questa “fabbrica dei sogni” dove si mettono alla prova il cuore e il coraggio di chi ha scelto l’arte come proprio lavoro e percorso di vita.