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Elias di Brando Bartoleschi votato il miglior corto a MArteLiveLazio2018 dai Ragazzi del Cinema America

Brando Bartoleschi
Brando Bartoleschi

Nell’ambito della rassegna “Il Cinema In Piazza” giovedì 27 giugno a Piazza San Cosimato (Roma) sarà proiettato il cortometraggio “Elias” di Brando Bartoleschi, finalista MArteLive 2018 e vincitore del Premio Speciale Piccolo Cinema America.

 

Il Cinema in Piazza

Il Piccolo America torna ad animare di luce e di vita le notti estive romane con il proprio progetto nato a Trastevere e oggi allargato a tutta l’area metropolitana di Roma: “Il Cinema in Piazza”. Tre arene in tre luoghi della città distanti fra loro che entrano in comunicazione generando sinergie e nuove relazioni.  Trastevere, Tor Sapienza e Ostia, per un totale di 104 serate di proiezioni con 104 film differenti, dibattiti con registi, attori, sceneggiatori e maestranze, retrospettive, grandi classici del patrimonio nazionale e internazionale, nonché film dedicati ai più piccoli. Tre schermi con 8.200 metri quadri di superficie dedicati alla platea. Non è casuale la scelta dei luoghi, che intende superare il dualismo tra centro e periferia: una piazza pubblica del centro storico; il Porto Turistico di Roma sottoposto dal luglio 2016 a sequestro preventivo e gestito dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione – attraverso un amministratore giudiziario per ripristinarne la legalità e dare vita a un progetto di rilancio; il Parco Casale della Cervelletta gestito dall’Ente regionale RomaNatura, un’area verde di importanza storica da rigenerare per valorizzare il tessuto urbano della città.

“Dalla periferia siamo partiti e in periferia torniamo. Chi ci è nato e cresciuto, come quasi tutti noi, lo sa. Sa cosa significa macinare chilometri sui mezzi pubblici per raggiungere una libreria, un cinema, un teatro, un museo, o, più banalmente, un posto dove incontrarsi la sera con gli amici. E sa cosa significa sentirsi stretti in un quartiere tanto grande e popolato, eppure così povero di spazi di socialità e cultura. Così anche noi abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e sostituire al vuoto e al silenzio la partecipazione. L’esperienza degli scorsi anni ha dimostrato come l’attività culturale e sociale non si ferma alla sola programmazione cinematografica di un’arena o di una sala, ma è in grado di rappresentare e promuovere una crescita, anche economica, di tutte le attività di un quartiere.

Vogliamo che questo progetto dia vita a luoghi in cui trovino cittadinanza diverse idee di città e nuove espressioni culturali, dove ci si possa porre delle domande attraverso le quali costruire nuove prospettive, dove si possa discutere e riflettere sul futuro delle città, del ruolo delle sale e dell’esercizio cinematografico, delle politiche sociali, culturali e giovanili, dell’integrazione e dell’inclusione, della lotta alla criminalità, delle periferie urbane dentro e ai margini delle città. Questa è la nostra idea di attività culturale e sociale, capace di stimolare la riflessione sul ruolo stesso della cultura nel processo di crescita educativa, formativa e lavorativa dei giovani, che venga fondata su una progettualità partecipata, attenta alle esigenze di tutti, su un ‘conoscere facendo’ i cui frutti crescano nel tempo”.

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