Zibba: anime libere per musica calda
ROMA- Giovedì in una serata non troppo fredda di novembre, arriviamo al The Place, uno storico locale romano in cui si sono esibiti artisti del calibro di Pino Daniele e Micheal Bublè. La sala è semibuia e solo i pochi ad avere un tavolo possono godere della luce di una candela finta, quando arrivano Zibba & Gli Almalibre con “La Fine Di Un Se” a rischiarare gli occhi, e soprattutto le orecchie, di tutti coloro che non hanno voluto perdersi il concerto del gruppo ligure.
Dopo aver rotto il ghiaccio con la musica un emozionato Zibba esprime la sua gioia dicendo: ‹‹ I sogni dei cantautori sono sempre molto piccoli rispetto ai sogni di chi fa alta musica, per noi venire al The Place era un sogno da un po’ di tempo perché è un club rinomato per la musica italiana, d’autore, per il jazz, per chi fa musica suonata e cantata bene. Se siamo qui vuol dire che ce lo siamo meritato quindi grazie per aver fatto sì che prima o poi arrivasse il nostro momento di venire al The Place!››.
Zibba introduce il secondo pezzo ,”La Notte Che Verrà”, raccontandone la nascita: ‹‹Volevo scrivere una canzone su cosa non mi piace del mondo ma avevo paura di scrivere una canzone tremendamente banale, per cui mandai un messaggio a mia sorella, che all’epoca aveva circa 18 anni e viveva un momento particolarmente duro della sua vita. Le chiesi “Secondo te qual è il problema nel mondo?” E lei mi rispose “Secondo me semplicemente la gente non si vuole abbastanza bene!” E io su questo pensiero ho costruito questa canzone e parte del mio pensiero quotidiano e gliela dedico con tutto il cuore››.
Il concerto continua alternando sapientemente brani allegri, come “Ammami” e “Bon Voyage”,a brani più intimisti, tra cui “In Una Notte Con Solo Due Stelle” e “Anche Se Oggi Piove”, tratto da Senza Smettere Di Far Rumore del 2007.
Quando Zibba presenta un pezzo è spesso accompagnato da Fabio Biale col suo violino, in una perfomance in bilico tra l’ironia e il romanticismo. In realtà Fabio è il secondo protagonista del concerto: vera bestia da palcoscenico non si ferma un attimo e oltre a suonare il suo violino trasforma dei cucchiai in strumenti musicali, balla e salta, si accosta a Zibba con fare giocoso e stabilisce splendidi scambi col sassofono di Stefano Riggi. Anche gli altri musicisti hanno modo di esprimersi nel corso dello show: pulsa nei cuori la batteria di Andrea Balestrieri,detto il Bale, il basso di Stefano Cecchi e l’assolo di chitarra di Daniele Franchi.
Tra il pubblico anche un ospite speciale, Federico Zampaglione, leader e cantante dei Tiromancino che preferisce godersi anche il brano a cui ha partecipato, “Una Parte Di Te”, tra il pubblico e che applaude forte gridando “Grande Zibba!” quando quest’ultimo gli dedica “Soffia leggero”, brano tratto dal suo ultimo lavoro, Una Cura Per Il Freddo.
Il pubblico partecipa felice anche se non c’è abbastanza spazio per muoversi al ritmo della musica, come nota Zibba stesso quando invita a “ballicchiare”, per quanto è possibile da seduti, “Una Parola Illumina”, canzone contenuta in Una Cura Per Il Freddo e che hanno reinterpretato insieme a Bunna, leader degli Africa Unite.
Una serata in cui le note hanno fatto vibrare le corde più profonde di ognuno degli spettatori, in cui la risata si è alternata alla commozione, in cui i presenti sono apparsi tutti collegati tra loro e con gli artisti sul palco da un filo invisibile: effetti che solo la musica, quella fatta bene, sa avere.
Giuditta Danzi
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